Starboy.

440 42 18
                                    

Taehyung rimase dispiacevolmente sorpreso udendo quella notizia da Seokjin. Il principe azzurro era immediatamente corso verso di lui non appena portarono via Jungkook. Sicuramente la notizia si sarebbe diffusa a macchia d'olio per tutta l'accademia. 

"Falsa testimonianza?" domandò il moro stringendo i pugni. "Ma che fa? Non è da lui mentire alle guardie del regno, perché avrebbe dovuto farlo?" poggiò la schiena al muro sospirando.

Seokjin lo aveva raggiunto nei corridoi comuni. La prima lezione del lunedì per Taehyung era "Astrologia". Sul muro dove il suo amico si era poggiato erano dipinte tutte le costellazioni e le mappe stellari. Quello era uno dei corridoi più belli di tutto l'istituto. "Ci sarà un errore sicuramente." continuò il più grande. "Non è possibile. La pena non è neanche minima, gli hanno dato ben cinque ore da passare lì dentro"

Il moro ci pensò mettendo due dita sotto il mento. Le sue dita accarezzarono la pelle liscia del suo mento. "Saltiamo lezione, andiamo da lui. Chissà come sarà in quel posto... ho sentito delle cose macabre." staccò la schiena dal muro. "Ti fanno rimanere in quella cella buia senza acqua e senza il permesso per andare in bagno. Un principe non dovrebbe essere trattato così! Inoltre molto spesso capita che partano delle discussioni  tra gli studenti, e se lui si dovesse trovare lì dentro?" Ovviamente quelle parole erano frutto di leggende tramandate da chi nel cogito non ci aveva mai messo piede.

Seokjin inarcò un sopracciglio. "Ti ricordo che anche se Jungkook è carino e dolce, la sua prestanza fisica è nettamente in contrasto, quindi deduco che in caso si sappia difendere benissimo da solo..." a lui non era mai andato giù questo comportamento iperprotettivo di Taehyung nei confronti di Jungkook.

"Mah, quello non ucciderebbe neanche una mosca, lui è troppo puro. Per questo è sospetto che abbia fatto una cosa del genere. Le cose son due: o l'hanno incastrato oppure semplicemente ha sbagliato. Alla fine capita a tutti di sbagliare." Taehyung, in ogni caso, tendeva sempre a giustificare i comportamenti di Jungkook, qualsiasi cosa lui facesse. 

"Andiamo a chiederlo allora, non perdiamo altro tempo."

----------

Jungkook semplicemente non disse nulla dopo le parole del Blackreal. Non sapeva cosa avrebbe dovuto rispondergli. 
Il silenzio che si andò a creare, nonostante non potessero guardarsi, fu imbarazzante. 
Sfogliò un'altra pagina del libro di letteratura classica, leggendo distrattamente. Il libro era consumato, sicuramente era lì da un sacco d'anni. Sfogliò le pagine con delicatezza per paura di poterle rovinare. Molto spesso era costretto a rileggere i paragrafi un paio di volte prima di capirci qualcosa. In realtà Jimin in quel momento era l'ultimo dei suoi problemi, prima di tutto avrebbe dovuto vedersela con i suoi amici. 
Pressò le labbra tra di loro, spostando lo sguardo dalle righe nere del libro per poter guardare il muro davanti a sé. 

"Accesso consentito." non appena sentì quelle parole il suo sguardò si spostò sulle sbarre della cella. Chiuse il libro, buttandolo con poca cura sul divano, alzandosi. Velocemente si avvicinò alle sbarre, controllando chi fosse arrivato. Ci poggiò le mani sul ferro ghiacciato. La polvere su di esse era percepibile sia visivamente che come percezione olfattiva. 
Quando vide quel viso però, sorrise. Allora la voce era arrivata immediatamente anche a lui.

"Jungkook... in che guaio ti sei cacciato?" scosse la testa, non sembrava sorpreso però. Si avvicinò alle sbarre guardandolo dritto negli occhi. 

Jimin quando sentì quelle parole immediatamente si mise sull'attenti. Qualcuno era già andato a fargli visita.

"Namjoon..." abbassò lo sguardo. "C'è stato un malinteso, io-"

"Mettiamo le cose in chiaro." lo interruppe, cercò di mettere una mano su quella dell'altro, entrambi stringendo la sbarra in ferro. Jungkook aveva bisogno di rassicurazioni e Namjoon lo sapeva. "Io so quello che sta succedendo, posso immaginare il motivo per cui tu ti trovi qui in questo momento." parlò dolcemente. La delicatezza della sua voce arrivò alle orecchie del mezzosangue. 

Dark Academy. (Jikook)Where stories live. Discover now