Inviti.

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"Si può tranquillamente pensare che la difesa contro le arti oscure sia un insegnamento vecchio, anacronistico per i nostri tempi, ma non è così. Il male, l'invidia e la dominanza del più forte sono qualcosa che mutano, che non muoiono, che possono nascondersi sotto sembianze allettanti e seducenti; che trascinano verso il fondo, da dove non si potrà più risalire. Le arti oscure di ogni regno vengono tenute segrete. Ciò che  le accomuna sono gli scopi per i quali vengono utilizzate: esse, infatti, hanno origine dai peggiori impulsi della natura umana e da essa traggono profondamente il loro potere. Analizzandole con occhio critico, senza pregiudizi e con il timore reverenziale che meritano, si potrebbero considerare le Arti Oscure, per quanto immorali e malvagie, come un aspetto oscuro ma interessante da analizzare in sé. Perché secondo voi, ogni regno ha bisogno di emergere sopra un altro?" La professoressa Lee era l'insegnante di difesa contro le arti oscure. Troppo giovane, dicevano alcuni, per insegnare quel tipo di materia. 
Rimase in piedi, poggiandosi alla cattedra. Prima di essere una prof era una principessa, così come tutti gli insegnati delle materie specifiche, doveva portare rigore ed esempio ai suoi studenti e studentesse. Per le materie in comune alle altre casate i professori potevano variare.

Una ragazza alzò la mano con decisione, sembrava sicura di quello che stesse per dire. Quando la donna la indicò lei fu ponta a rispondere. "Per la dominanza del più forte, questo accade perché siamo tre regni completamente diversi, con regole e storie diverse."

"Esatto." le sorrise la prof. "E invece, per quanto riguarda l'etica?"

Jungkook alzò la mano. Era uno studente diligente e con ottimi voti, ma di solito non prendeva mai parte durante la lezione di quell'insegnamento. Si trovava nel mezzo, la ripudiava e non era d'accordo in questo tipo di pratica. Ma la professoressa non gli aveva mai rimproverato niente. Jeon era uno studente mezzosangue, sarebbe stato strano se non ci fosse stata quella reazione. Proprio per quello, in realtà, non rimase così sorpresa nel vedere la sua mano all'aria. Gli aveva servito quella domanda su un piatto d'argento.

"Jeon." disse.

Il corvino abbassò la mano. "L'etica è la stessa per tutti, invece. Possiamo avere storie diverse, scopi diversi e culture diverse ma i nostri cuori battono tutti nello stesso modo."

 La donna sorrise a quelle parole. "L'esistenza di questa materia insegna che, se si é disposti a lasciare da parte la propria coscienza, si può spingere la forza sino al suo limite estremo, ottenendo risultati tanto stupefacenti quanto terribili. Fortunatamente solo una ristretta minoranza é affascinato dal male sino al punto da dimenticare l'amore per la vita e il rispetto per il prossimo. Jeon, se mi posso permettere, lei è la rappresentazione della modernità." A quelle parole tutti si voltarono verso il ragazzo. Lui arrossì sentendosi in soggezione. "Le casate dei tuoi genitori sono ancora oggi molto diverse e in competizione. Guardando in faccia la realtà e storicamente parlando i Bluereal e i Blackreal sono ancora molto in conflitto, ma è un conflitto di orgoglio, no?"

"Qui se c'è qualcuno che può scatenare nuovamente una guerra sono quei dannatissimi Blackreal." disse un ragazzo mettendo le braccia conserte. "Jeon parla solo perché è un mezzosagnue."

"Ti sbagli." il corvino si voltò verso il ragazzo. "Ho avuto modo di conoscere un Blackreal e fidati, è uno stronzo con i fiocchi, ma non per questo devi generalizzare in questo modo."

La professoressa improvvisamente sbatté la mano sulla cattedra, facendo sussultare gli studenti. "Lo scopo di questa accademia è quello di unire e fraternizzare con le altre casate. Dovreste conoscere le regole." Lei sapeva benissimo quello che accadeva tutti i giorni. I Yellowreal erano nel mezzo delle questioni. Ma lei, in quanto figura professionale era tenuta a riferire ben altro. "Il prossimo che si azzarda anche solo minimamente ad affermare una cosa del genere lo spedisco nel cogito."
Il cogito era un luogo, all'ultimo piano dell'accademia, dove gli studenti che non rispettavano le regole venivano spediti per pensare ai loro errori e dunque pentirsene. 

Dark Academy. (Jikook)Where stories live. Discover now