{Mister Malik.} Parte uno.

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Zayn's Pov:

QueenVi: Se prendi il primo volo, ti aspetto sotto la torre Eiffel.

"Ci andrai?" Mi chiese Styles. Mi stava un tantino innervosendo. Faceva domande su domande. "Ci andrai?" Mi chiese per una seconda volta. Io fissavo il messaggio di Weed, poi guardai il riccio. Sorrisi, sorrisi soddisfatto dalla situazione. "Ci andrò!" Risposi diretto. "Ci andrai?" Con tono confuso mi chiese per la terza volta, nonostante la mia risposta. "Ci andrò!" Risposi nuovamente, guardandolo. "Ci andrai?" Lui spalancò gli occhi. Aveva fatto, anzi, stava facendo quella domanda troppe volte.

Non lo risposi più.
Alzai un sopracciglio nel guardarlo. Cercai di fargli capire l'espressione di chi stava per perdere la pazienza.

"Ho detto, ci andrai?" Chiese ancora una volta. Tirai un respiro rumoroso, cercando realmente di non perdere la pazienza. "Styles, ci andrò! Andrò a Parigi, smettila di chiedermelo!" Esclamai poco paziente per la situazione.

Lui schiuse le labbra, ero sicuro al cento per cento che stava per rifarmi la stessa domanda, ma non la fece. Sgranò gli occhi, guardandomi.

"E...in che modo pensi di presentarti da lei?" Cambiò finalmente domanda. Quella però era un'ottima domanda. Non potevo presentarmi da Weed, così, come se nulla mai fosse accaduto.

Io le avevo rovinato la vita, ma lei, lei aveva mandato a puttane la mia.

Un anno prima:

~Déjà-vù~

"Ti amo ed ho bisogno di andare via."

~end déjà-vù~

Questo era tutto ciò che quella mattina riuscivo a ricordare. Avevo frammenti di ricordi legati a lei. Sentivo il suo profumo sulla mia pelle. Avevo come la sensazione di aver passato la notte con lei, ed inconsciamente aver mandato tutto a puttane.

Il mio cuore sapeva, io sapevo perfettamente che lei era andata via. Weed era andata via da me, via da tutto, via da New York.

Quando al risveglio, nella camera da letto, c'era Marie, avevo già capito tutto. Avevo quella sensazione che tutto fosse andato a rotoli. Per colpa mia, per colpa di Marie, per colpa di mia moglie.

Mi alzai dal letto quasi di scatto. Mi vestii velocemente e corsi via da casa di Weed. Una casa vuota senza di lei.

Volevo cercarla, volevo riportarla da me. Volevo, anzi, ero disposto a sparire dalla sua vita purché lei non abbandonasse la sua di vita.

Furono pensieri e tentativi inutili. Potevano essere passate ore ed io non sapevo dove cercarla. Una volta uscito di casa, mi diressi alla mia auto, ferma fuori dalla strada e, di tutta fretta la misi in moto, sfrecciando come un pazzo per le strade di New York.

Qualcosa dentro di me, mi diceva di andare all'aeroporto. Come se il mio subconscio stesse cercando delle risposte che lei mi aveva dato la sera precedente, ma che io non riuscivo a ricordare.

Correvo per le strade, fregandomene della altre auto, quando, di colpo, suonò il mio cellulare.

Era l'arrivo di un messaggio. Io, come uno stupido, pensando potesse essere lei, lo sfilai dalla tasca dei miei pantaloni.

Call me Daddy 3.Where stories live. Discover now