{Little red dress.} Parte due.

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Ero scesa dal taxi.
Il bar dove ero giunta, era stra pieno di ragazzini adolescenti, in cerca di uno shot da bere a poco prezzo.

L'espressione sul mio volto per la prima impressione di quel bar era chiara; di shock.

"Vi? Vi? Vi?" Sentii (fortunatamente) la voce di Rachel urlare tra la folla, tanto da farmi voltare verso l'entrata di quel locale.

"Ciao bellissima!" Sentii uno di quei ragazzini ubriachi aggiungermi, mentre camminavo, praticamente con la bava alla bocca. Lo guardai disgustata. "Parlami quando avrai compiuto diciotto anni!" Esclamai acida, allungando il passo per raggiungere l'entrata, dove, ad attendermi c'era Rachel.

"Ti ha infastidito quello?" Subito mi parlò Rachel con fare minaccioso, una volta giunta da lei, guardando male quel gruppetto di ragazzini che, imperterriti continuavano a fissarmi e a parlare tra di loro.

Cercai di non prolungare quell'orribile senso di fastidio dovuto a quegli occhi addosso e mi limitai a rispondere un no a Rachel, scostando il capo.

"Sicura?" Mi parlò sempre lei, mettendomi una mano sulla spalla. "A proposito, sei bellissima..." Mi continuò ed io mi sciolsi in un sorriso.

Avevo bisogno di sentirmelo dire, soprattutto dalla mia migliore amica.

"Il vestito ti piace?" Le chiesi turbata, facendo un giro su me stessa per farmi ammirare tutta. Lei si grattò sotto al mento, bagnandosi poi le labbra con la lingua. "Noël ti ha vista uscire così?" Mi chiese, ma poi mi guardò subito dopo con occhi spalancati. "Dov'è Noël?" Rachel tornò decisamente sul pianeta terra, rendendosi conto solo in quel momento che ero giunta al bar da sola.

"Ehm..." Iniziai ad essere vaga, cercando una giustificazione plausibile per non mettere Noël nei guai. "Arriverà a breve!" Mi sembrò la cosa più giusta da dire.

Rachel non la bevve.
Mi guardò letteralmente male, come se con lo sguardo mi stesse chiedendo la verità.

"Rachel?" Sentimmo urlare dall'interno del locale, ancora una volta, per mia grandissima fortuna. Io portai lo sguardo alle spalle di Rachel, cercando di capire da dove provenisse quella voce.

Rachel tutto ad un tratto sembrò imbarazzata e senza parole. Capii dalla sua reazione che quella voce era di Valerie.

"Cosa dici? Me la presenti?" Sorrisi in modo beffardo, facendo imbarazzare Rachel ancora di più. "Sì-sì, entriamo!" Balbettò nel parlarmi, facendomi segno di entrare prima di lei.

Il locale era molto affollato, anche all'interno, era praticamente impossibile trovare un posto dove sederci.
Mi voltai verso Rachel che era poco dietro di me e subito mi fece segno di avvicinarci al bancone.

La musica alta era il cuore pulsante del locale, i ragazzini mezzi ubriachi se la spassavano tra drink, shot e balli in pista. Era un bar, che di sera si trasformava in una vera e propria discoteca.

Non ero ancora riuscita ad inquadrare Valerie. Dietro al bancone vi erano molte ragazze e ragazzi che stavano lavorando senza sosta.

"Da questa parte, Vi!" Urlò Rachel per farsi sentire, prendendomi la mano e trascinandomi verso il bancone, dove miracolosamente si erano liberati due sgabelli.

Quasi corsi al passo di Rachel, occupando quel posto pochi istanti dopo.

Si avvicinò a noi, seduta stante, una bellissima ragazza. Una ragazza che se Rachel non mi avesse detto che fosse originaria di Parigi, avrei potuto scambiarla tranquillamente per una bellezza Latina.

Call me Daddy 3.Where stories live. Discover now