CHAPTER 12

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POV Lavinia:

Ok, devo ammettere che sono stupita. Ero sinceramente convinta che Ignazio fosse un essere inutile e fastidioso e invece (per fortuna) si sta rivelando quasi utile. Ieri a cena è stato imbarazzantissimo: M. non parla a "Ciuffo bruno" dalla faccenda della cucina e del cowboy e C. sta sfogando la sua rabbia con Piero dato che non può picchiare Lee Joon. O forse il povero ragazzo ha tentato di farla ragionare con scarso successo, diventando un capro espiatorio. In ogni caso non va affatto bene. Credo che Ignazio abbia provato a parlare con i due, con scarsi risultati, dato che stamattina si è presentato da me preoccupatissimo per dirmi che dovevo aiutarlo. Fosse sempre così gentile e senza schizofrenia sarebbe davvero forte...speriamo che duri e che non abbia una ricaduta di stronzaggine.

Per farla breve, l'idea è costringere gli altri quattro a parlarsi "...Esattamente come hanno fatto loro dopo che hai tentato di ammazzarmi alla lezione di autodifesa" strizza l'occhio con aria complottista. "Ragazzo, procediamo."

POV Gianluca:

Ok, ora sono stufo. È appena arrivata Lavinia con un'aria strana e mi ha detto di aspettarla in cucina perché vuole insegnarmi ad usare il microonde nuovo. Divertente, davvero. Se vuole sfottermi perché ho distrutto la cucina, che faccia pure, ma io il microonde lo so usare. Tsk, se non la piantano tutti quanti giuro che me ne vado. Mi manca casa mia e tutto il resto. Sono immerso nei miei pensieri, quindi non mi accorgo di Menodora finché non sento una porta sbattere. "Ma che cosa fai?" Sbotto. "Stupido, non vedi che mi hanno chiusa dentro?" "Tanto per cominciare smettila di darmi dello stupido. Non capisco dove stia il problema: Non ti senti bene finché non mi insulti?" Mi interrompe furiosa: "Guarda,  non mi sembra il momento per una scenata. Se non sei in grado di comportarti da adulto la colpa non è mia. Insomma ma ti vedi? Dai di matto se vedi un pipistrello, ti agiti per ogni cosa e sei imbranato come pochi, ho una cucina distrutta che lo testimonia. Adesso mi hai rotto." Menodora cerca di aprire la porta, ma ovviamente è chiusa: "Giuro che stavolta Lavinia me la paga...ha pensato bene di costringerci a fare pace chiudendoci nella stessa stanza." "Sono d'accordo su una cosa: stavolta  la paga. Quanto a te, non ho nessuna intenzione di fare pace. Ti ricordo che mi hai fatto morire di paura due volte: prima quando mi hai sparato addosso e dopo quando hai pensato bene di sparire per una giornata intera. Hai idea di quanto mi sia sentito in colpa? Stavo per venirti a cercare..." "Certo! Tutti lì a preoccuparvi per me, ma quando capirete che sono adulta? Tu, mio padre, le altre...fatevi semplicemente gli affari vostri. Non mi sembra di chiedere tanto, so cosa va bene per me stessa."

Adesso sta veramente esagerando: "Ascoltami bene Menodora, non mi pare di averti mai detto cosa è meglio per te e se hai problemi con le altre o cosa ne so io mi dispiace, ma non posso farci niente. Detto ciò non penso proprio di dovermi sentire in colpa soltanto perché mi sono preoccupato per te...ho soltanto avuto paura che te ne andassi, io non volevo tutto questo." Tanto non servirà a niente, non mi sta nemmeno ascoltando. Sta fissando il muro mordendosi le labbra...chissenefrega, già che ho iniziato voglio finire "...e anche quando me la sono presa quando sei tornata col cowboy, non intendevo giudicare il fatto che ti possa piacere o no..." ok devo sforzarmi "...perché non sono affari miei. È vero, non lo trovo affatto simpatico ma soltanto perché mi sembra che tratti tutti, compresa te, in modo sprezzante. E non voglio che lo faccia."

POV Menodora:

Per favore basta. Smettila, ti prego. Riesco soltanto a pensare che vorrei che Gianluca stesse zitto, non posso sopportare di ascoltarlo oltre. Non capisco perché le sue parole mi diano tanto fastidio, generalmente non mi importa dell'opinione di nessuno. Finalmente si ferma, lo sento mentre si siede sospirando. Perché ha il potere di farmi stare così male? Restiamo in silenzio per un tempo che mi sembra infinito. Piano piano ricomincio a respirare normalmente e ricaccio indietro le lacrime. Ho capito. Finalmente ci sono arrivata, fa così paura perché è la verità...Non è lui quello stupido, sono io, perché per tutto questo tempo ho finto con me stessa che il mio problema fossero gli altri, mentre sono soltanto io. "Senti, smettiamola una volta per tutte di discutere per ogni minima cosa. Non si può andare avanti così. Io ti prometto che la smetterò di darti dello stupido e ti prometti che starai attento a non farmi saltare i nervi, d'accordo?" Lui abbozza un sorriso e annuisce: "D'accordo. E ora vediamo di uscire."

POV Cirilla:

Oh no, vi prego no! Non possono averlo fatto davvero. In questo momento provo un odio puro, cristallino verso Ignazio e Lavinia. Mi hanno chiuso in sala con Piero. Giuro, devo uscire da qui o gli faccio del male. Non ho ancora nessuna voglia di scusarmi per il mio atteggiamento infantile anche se so che è questo che si aspettano Ignazio e la sua degna compare. Dovevo aspettarmi un tiro simile prima o poi. Ma mi vendicherò. Intanto però non posso fare nulla finché non esco da qui. "Senti Piero, dammi una mano, dobbiamo uscire di qui." "Si, questa cosa è imbarazzante. Cosa facciamo?"

Lo ringrazio col pensiero per non aver fatto riferimento al fatto che gli devo delle scuse. Ma dove la trova tutta questa pazienza?  "Dunque, se tiriamo qualcosa di pesante contro la porta forse la serratura cederà...il punto è: cosa?" "Allora, riflettiamo: potremmo usare una sedia..." "Bravo, ottima idea!" Non solo è paziente, ma anche collaborativo, il che in questa circostanza non guasta. Sollevo la sedia pronta a scagliarla contro la porta con tutta la furia accumulata in questi giorni...ma prima devo fare una cosa: "Ehm, senti, scusa per ieri, non volevo sclerare così. Sei stato gentile a cercare di farmi ragionare...però ora spostati, sto per tirare!"

POV Ignazio:

"Ehm, senti Lavinia, sto iniziando a preoccuparmi...sono stato a sentire fuori dalla porta della cucina e non mi sembrava affatto che M. e Gianluca abbiano deciso di seppellire l'ascia di guerra, anzi..." SBAANG! Un boato mi interrompe, cosa sarà successo? Faccio appena in tempo a vederla mentre si precipita fuori dalla porta esclamando "NO! Cirilla! Avrei dovuto pensarci prima!" Cirilla? Poi capisco: lei e Piero devono aver tirato giù la porta e noi siamo nei guai, guai mooolto seri temo. Nel frattempo sento L. che corre su per le scale: "Oooops! C. ha demolito la porta con una sedia! Ora tocca a noi chiuderci a chiave, non rispondo di ciò che potrebbero farci!"

Hidden HolidaysWhere stories live. Discover now