CHAPTER 9

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Pov MENODORA:

Perfetto! E anche l’ultimo residuo d’inchiostro di pennarello è andato via dal forno! Mi chiedo se Gianluca abbia usato quelli indelebili… dubito comunque lo sapesse anche perché continuava a farneticare che fossero all’acqua. Se non ha la ragazza, probabilmente è perché l’ha avvelenata offrendole alcool etilico scambiandolo per succo di frutta alla fragola. Ma io mi chiedo, com’è potuto passare per la testa di Ignazio di farsi aiutare da Gianluca, cavolo! Dovrebbe conoscerlo oramai!
Vado in salotto e trovo un bigliettino sul tavolo, scritto con una penna verde mela glitterata.

PER MENODORA
Mi dispiace tantissimo per quello che è successo in cucina, tanto che per farmi perdonare ho deciso di chiamare quei tipi che hanno quella palla come quella nel video di Miley Cyrus per sistemare tutto. Spero veramente tu riesca a passarci sopra :D

P.S. Piero mi ha detto che in Minnesota i numeri di telefono si digitano al contrario!

GIANLUCA

 

E dopo aver letto questo, quel briciolo di pietà che mi era rimasto nei suoi confronti è svanito. Puff, nel nulla, come non fosse mai esistito. Corro su dalle scale come una furia e spalanco la porta di camera sua, finendo per trovarlo davanti allo specchio con i bigodini nel ciuffo intento a farsi un selfie.
“COME HAI POTUTO DISTRUGGERE LA CUCINA?” tuono io. “Beh, io non lo considererei distruggere, bensì danneggiare irreparabilmente e poi il forno era vecchio, sapevo sarebbe esploso da un momento all’altro, me lo sentivo proprio.”. “ Forse senza i tuoi pennarelli alla frutta sarebbe potuto durare ancora un giorno non trovi?” “ O magari sarebbe esploso mentre qualcuno si trovava nelle vicinanze e avrebbe potuto essere pericoloso. Io ho solo risolto il problema.”
Ditemi che non è vero… è più facile litigare con una mucca!
A causa della nostra discussione tutti gli altri sono affacciati alla porta con pop corn e noccioline a godersi lo spettacolo.
Presa dalla frustrazione decido che la cosa più razionale sia calmarsi, quindi esco per fare una passeggiata. Dopo pochi minuti scorgo una fattoria nelle vicinanze. Capisco che si tratta del ranch di Humbert, il cowboy dell’altra volta. Decido di avvicinarmi.
Si presenta con un grande cancello di ferro battuto con scritto “Little Farmer”, probabilmente il nome del ranch, penso. Ci sono poi tre edifici: uno sembra la casa del ragazzo, il secondo la scuderia e l’ultimo un campo da lavoro, il tutto completato da recinti pieni di cavalli.  Un ragazzo si avvicina a me e capisco subito che si tratta di Humbert.
“Alla fine sapevo saresti venuta” dice agitando la chioma al vento e improvvisando una posa da modello. Perfetto, mi allontano da un bambino di cinque anni e trovo un ragazzo ultra egocentrico. Sono proprio fortunata oggi.

“Permettimi di farti visitare il ranch”.
Mi porta a vedere le scuderie, mi fa conoscere i puledrini, mi fa vedere il toro e alla fine, mi rendo conto di essermi dimenticata del pasticcio successo in cucina. Forse non è stato poi così male finire in questo posto, penso io.
Infine il ragazzo mi propone di fare una passeggiata a cavallo. Per un momento decido di fregarmene di tutto e accetto.

Intanto…

POV GIANLUCA


E’ due ore che quella ragazza non si vede in giro. Se n’è uscita sbattendo la porta dopo avermi insultato. Io non la capisco. Non ha nemmeno apprezzato il mio pesce d’Aprile! “Gianluca siamo a Giugno.” Risponde Ignazio. Uffi! Perché nessuno coglie la mia comicità?!
Chissà che ne è di lei al momento! Non conosco questa zona. E se fosse pericolosa? Magari è stata azzannata da un lupo o rapita da un maniaco! Forse non dovevo fare tutto quel casino! Inizio seriamente a sentirmi in colpa.

“Ma se le fosse successo qualcosa?” chiedo io. “ E’ Menodora, uno dei migliori agenti, non le può succedere niente.” dice Cirilla. “Come mai tutta questa preoccupazione da parte tua?” chiede Ignazio. “ Ehm… IO? Preoccupato? No! Avete capito male! E’ solo che… visto che… beh, suppongo sia uscita per causa mia, no? In questo caso se le succedesse qualcosa sarebbe colpa mia ed io non voglio avere la coscienza sporca!” rispondo cercando di nascondere le goccioline di sudore freddo sulla fronte.  

Mi accosto alla finestra e quello che vedo è l’ultima cosa che mi sarei mai aspettato al mondo. Menodora a cavallo con… HUMBERT? Mentre si avvicinano avviso gli altri e ci catapultiamo fuori. I due intanto sono smontati davanti all’entrata. Menodora si gira, mi guarda e poi si volge verso Humbert: “Grazie mille per lo stupendo pomeriggio passato assieme!” “ Non c’è di che, ho sempre tempo per le belle ragazze”. Menodora arrossisce e inizia a sventolare una mano a mo’ di ventaglio. “Se mi dici così allora passerò più spesso!” sorride lei scendendo da cavallo e porgendo le briglie a Humbert. Dopo aver indirizzato uno sguardo gelido alla coppietta torno in camera mia senza spiccicare parola.

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N.a. Hola gente :D come va?
mi spiace essere un po' "apatica" ma non sono molto brava a scrivere i commenti dell'autrice, probabilmente infatti avrò impiegato più tempo a scrivere questo che il capitolo ahahah. Spero fino ad adesso abbiate gradito la storia. E' la prima ff a capitoli che scriviamo. Se avete qualche considerazione, consiglio o critica siete liberi di farne. Accettiamo volentieri ^.^

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