CHAPTER 7

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POV Cirilla:

“Ragazzi mi hanno appena contattato dall’agenzia, ci forniranno tutti i documenti falsi e i dispositivi elettronici criptati così che potremo nuovamente usarli!” annuncia Menodora a tavola. Un sorriso compare sulle facce di tutti meno quella di Gianluca, evidentemente ancora sconvolto dal tentato omicidio o almeno così come l’ha chiamato lui, scoppiando a piangere e correndo verso casa. Non è stato facile farlo uscire da camera, se non che Ignazio ha avuto la geniale idea di dirgli che davanti a casa c’era una mucca.
“Cosa ti hanno detto in proposito?” chiede Lavinia.
“Arriverà un’agente con tutto e ci spiegherà come usare le apparecchiature. Pare che stia anche qualche giorno qui con noi, visto che al momento non ha casi da risolvere e i voli dal Minnesota non sono molto frequenti”.
“Bello” penso io. Normalmente so come vanno queste cose. Visto che non sono compiti di grande portata arrivano quegli agenti sfigatelli che non si ostinano a mandare in pensione. Sono quasi sempre ultra sessantenni. Che noia… Nemmeno un bel ragazzo.
“L’agente 0394 arriverà domani mattina all’aeroporto, dobbiamo quindi andarlo a prendere. Vai tu Cirilla?” domanda Menodora.
“Se proprio devo…”

IL GIORNO DOPO

Sono le 6.30 e mi sto dirigendo verso l’aeroporto. Sempre a me toccano queste cose. Bah se il volo è pure in ritardo giuro che m’infurio con l’agenzia. Parcheggio, entro all’aeroporto e mi avvicino al gate di arrivo. Visto che siamo agenti non posso presentarmi con il solito fogliettino di carta con il nome. Quindi ci siamo messi d’accordo con il nostro capo che sarei stata riconoscibile attraverso una spilla verde floreale. Oh, ecco che arrivano delle persone. Un ragazzo si sta avvicinando… sarà sulla ventina.. No. Non è possibile. E’ pure bello… ma che dico bello, bellissimo! Ha i capelli neri e lisci, gli occhi a mandorla scuri e un fisico che potrebbe benissimo essere quello di un modello di Armani. Sto sognando. Non è possibile.
“sei tu l’agente 0049?”

“S…ss…siii. Ehm volevo dire, si. Sono io.”

“io sono l’agente 0394. Sono stato mandato da MR Stawsky.”

“TI STAVO ASPETTANDO (da una vita)”

Ci dirigiamo verso l’auto, sistemo la sua valigia nel bagagliaio e salgo al posto del guidatore. No. Non ce la posso fare. Ho davanti una divinità greca. Il Doriforo di Policleto in confronto è niente. Non posso guidare. Non ce la posso fare. Però devo.

Partiamo e ad ogni semaforo rosso mi giro a fissarlo. Merita. Non riesco proprio a spostare lo sguardo da lui. E’ bellissimo.

“Ehm, è verde.” Dice lui. Oops… imbarazzata premo l’acceleratore e partiamo con una sgommata. Arriviamo a casa e M e L sono sulla porta ad aspettarci. L’agente apre il bagagliaio per prendere la sua valigia ma lo fermo. Come può una creatura così bella dover fare tutta quella fatica?

“No lascia… Faccio IO!”

POV MENODORA:

E’ molto carino il nuovo agente e dallo sguardo di Cirilla direi che ne è già cotta. Peccato che sarà un amore di breve durata. “Prepara il cioccolato” mi dice Lavinia. Ha capito subito quello che stavo pensando.

Il ragazzo si avvicina a noi.

“Piacere, io sono Menodora e lei è Lavinia.” Faccio io.

“Io sono Lee Joon e spero di dover rimanere il meno possibile in questo letamaio.”

Ecco, già mi sta antipatico. Come si permette di chiamare questo posto letamaio?
Joon entra dentro e inizia a guardarsi intorno. “Ma, ditemi, chi ha scelto questo colore? Sembra di stare in una casa di riposo. “ commenta lui.
Questo non lo deve dire. Prevedo una Cirilla un po’ schizzata. Ma, a differenza delle mie aspettative lei concorda con lui, dicendogli anche che può darle una mano a scegliere un nuovo colore. Lui la guarda un po’ infastidita ma lei non fa caso. E’ proprio innamorata.
Scendono dalle scale Gianluca e Piero e salutano l’agente, che però li ignora e continua a fare i suoi apprezzamenti sulla stanza seguito da una Cirilla con occhi a cuoricino che annuisce. Così si svolge anche il resto della serata. Direi che abbiamo un problema. Io Lavinia decidiamo che è il caso di fare qualcosa e ci diamo appuntamento alle tre in cucina, quando tutti sono a dormire.

ALLE 3:

Sento Lavinia che scende le scale. Non è stato facile stare sveglia fino alle tre. Allo stesso tempo nessuna di noi due poteva mettere la sveglia, visto che Cirilla sarebbe in grado di svegliarsi per uno spostamento d’aria.

“Ce l’hai fatta” sussurro io.

“Si ma non è stato facile. Ho dovuto fare una maratona di film per non cadere nel sonno” risponde Lavinia. Idem. Iniziamo a discutere. Entrambe troviamo che questa situazione non vada bene. Lui è stronzo e Cirilla è troppo persa nei suoi sogni per rendersene conto. Quando ho sentito quella dei colori ho capito che la situazione è veramente seria.
Ad un certo punto sentiamo un rumore e smettiamo entrambe di parlare. Vediamo Piero comparire con un pigiama raffigurante delle paperelle che fanno il bagno.

“ Anche voi non riuscite a dormire?” chiede lui.

“Più che altro siamo preoccupate. Non so se hai fatto caso a Cirilla” risponde Lavinia.

“Effettivamente si . Mi è sembrata persa di quel tipo, che a dirla tutta trovo stronzo e maleducato.”

Questa cosa mi rassicura. Non siamo solo noi ad averlo notato.

“Dobbiamo assolutamente parlarle.” Dico io.

IL GIORNO DOPO:

POV: PIERO

Le tre ragazze stanno parlando con quel Joon. Lui sta dando loro dei documenti e dei telefoni. Cirilla sorride. Non capisco cosa ci trovi in quel ragazzo. E’ stronzo, punto.
“Bene, da oggi questi sono i vostri telefoni, mentre questi sono i vostri documenti” dice Menodora e passa a ciascuno di noi dei passaporti, carte di identità e telefoni.
“Ma senti Joon, quando hai il volo di ritorno?” chiede Cirilla.
“Tra alcuni giorni, ma suppongo passeranno stile eternità” dice lui sbuffando.
“Se dovesse sembrare un’ eternità, bene,  perché la vorrò passare solo con te” risponde Cirilla.

O mio Dio- si è appena mangiata un’enciclopedia di frasi d’amore?

“Cirilla, perché non vieni con noi in cantina a prendere…ehm… della legna per il camino?” chiede Lavinia.

“Ma è estate.” Risponde lei.

“VIENI E PUNTO” ordina Menodora. Cirilla la segue e fa segno anche a me di andare. Quando ci troviamo in cantina M inizia con il suo discorso: “Senti Cirilla, io lo so che sei una persona dall’innamoramento facile e che… beh… Joon è veramente bello…” “ma cosa bello, Lui è un’autentica divinità.” “ ehm si, come vuoi tu. Però non credi di stare esagerando leggermente?”

“Infatti, Cirilla pendi dalle labbra di quel tipo. Ti ha pure criticato il colore del muro e tu non hai reagito! “ continuo io.

“Beh, se non ho reagito vuol dire che ha ragione, non pensi? Non mi ero resa conto prima d’ora quanto quel colore fosse antico (è un rosa antico u.u). Però voi non me l’avete fatto notare a differenza sua. Comunque non sono persa per quel ragazzo, mi sto solo comportando come deve fare una persona quando ha una creatura simile davanti.”

“Veramente sia io che Gianluca abbiamo insistito sul farti cambiare colore, ma eri troppo decisa.” Rispondo io.

“Cirilla, è un bel ragazzo ma niente di più, guarda che se ti fissi troppo poi rimarrai delusa.” risponde Lavinia.

“Siete voi che come al solito non capite niente. Se mi avete chiamato solo per questo potevate benissimo non farlo. Ora se volete scusarmi vado da l’unica persona decente in questa casa che non perde tempo a criticare la personalità e i gusti degli altri. Ciao.”

Hidden HolidaysWhere stories live. Discover now