CHAPTER 3

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POV Gianluca

Siamo appena atterrati in un aeroporto molto… desolato. Ci sono una piccola pista di atterraggio e soltanto due aerei “parcheggiati” fuori, il nostro compreso. Se va bene in quest’aeroporto non c’è nemmeno l’ufficio informazioni. All’orizzonte vedo solo alberi. “Bello”. Personalmente trovo questa situazione molto insensata. Non bastavano due guardie del corpo? Ci hanno dovuto mandare in un posto sperduto e la bella notizia è che ci hanno pure vietato di usare i nostri cellulari e computer per paura che ci “rintracciassero”. Ma quanta sfiga abbiamo avuto a trovarci nel posto sbagliato al momento sbagliato? Mi sento in un episodio di Totally Spies. E il problema sono le “Spies”. Mi chiedo chi le abbia reclutate come agenti. Hanno passato metà del volo ad acconciarsi nemmeno arrivate dovessero partecipare a Miss America. Ora stanno facendo un sacco di strane telefonate, con dei telefoni che sarebbero tecnologia del Paleolitico anche per nonno Ernesto. Parlano in una lingua in codice. Non sapevo le spie avessero una loro lingua. Come si chiama, lo “spiese”?

Arriva un furgoncino bianco e Menodora ci invita a salire. Siamo partiti e stiamo lasciando l’aeroporto, sempre che tale si possa chiamare. Guardo fuori dal finestrino e le uniche cose che riesco a vedere sono staccionate, cavalli e mucche. Oddio! Ma dove ci hanno portato?! Dopo una mezz’oretta di viaggio agli alberi si sostituiscono le praterie.

“State apprezzando il paesaggio del Minnesota?” chiede Lavinia.

“MINNECOOOOSA?” – urlo in preda al panico.

POV Cirilla

Merda! Dopo quest’urlo mi toccherà consultare un ottorino e dubito che qui ce ne sia uno.

“Ehm, si. Siamo in Minnesota, a confine con il Canada. Il compito che ci è stato dato è di portarvi in un posto sperduto in modo che l’uomo che ha ucciso il presidente non vi trovi in quanto unici testimoni. L’omicida, infatti, è stato riconosciuto come un killer molto pericoloso e intelligente, tanto da rendere questa l’unica soluzione per salvarvi. Dovete quindi stare in questo posto fino alla cattura dell’uomo e noi saremo le vostre guardie.”  WO! Per una volta ho fatto un discorso che sembrava pure serio e coinciso!

Decido di concludere con una battuta per rallegrare gli animi. Cosa necessaria. Il volto dei tre era un misto di stupore, disapprovazione e chissà che altro di negativo.

POV PIERO

 “Circa quanto ci potrebbe volere per la cattura del killer?” chiedo io.

“ Dipende. Possono catturarlo domani come tra un anno, viste le abilità di questo e la quantità di prove a nostra disposizione trovo sia probabile richieda tempo. Comunque è tutto da vedere.” Risponde Lavinia.

“Vedete il lato positivo. Meglio qui che morti.” Dice Cirilla.

A questo punto non ne ho proprio idea. I miei pensieri sono confermati dallo sguardo di Ignazio, molto simile a quello di un bambino a cui vengono rubate delle caramelle.

“Almeno a me piacciono le mucche” dice Gianluca guardando fuori dal finestrino con aria incantata. Nemmeno arrivati e l’abbiamo già perso.

Dopo circa un’ora e mezza di viaggio l’auto si ferma alla fine di una strada sterrata. Davanti a noi c’è una solo una villa abbastanza grande a due piani in stile molto campagnolo. Fin troppo. Ha le pareti bianche mentre il tetto, le persiane e la porta d’ingresso sono in legno. Intorno c’è solo verde. E odore di mucche. Gianluca sarà contento.

POV Cirilla

Questo posto sembra carino. Un po’ sperduto ma carino. Siamo appena entrati. L’interno ha le pareti color bianco. Odio le pareti bianche. Assolutamente devo fare qualcosa.  All’entrata c’è un salotto, con due divani in pelle, un tavolino, una credenza e dei quadri appesi al muro raffiguranti cavalli e mucche. Anche quelli necessitano di una modifica. A destra c’è un'altra stanza, che crea tipo un open space con una cucina e un’isola, tutto in legno mogano. A sinistra invece ci sono due stanze vuote e un bagno. Con delle scalette si arriva al piano di sopra, dove ci sono sei stanze adibite a camere. Senza troppe risse ognuno se ne accaparra una.  La mia ha un letto di dubbia età, un armadio spazioso e un comodino di legno. C’è una lampada, ma probabilmente funziona ancora ad olio. Fortunatamente c’è un bagno. Visti i miei tempi di preparazione era fondamentale avere il bagno in camera.
Per la pesante giornata decidiamo di andare tutti a dormire.

Hidden HolidaysWhere stories live. Discover now