Capitolo 18

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Pov Minute

"Pronto?"

"Ciao Minute. Sono Kanya."

"Kanya? Come mai mi chiami?"

"Me lo ha dato Noi."

"Noi?"

"Sì, mi ha detto che mi potresti aiutare."

"Dimmi, cosa ti serve?"

"Ho bisogno di lezioni ho un esame tra due settimane e non mi sento pronta."

Sbuffo. "Un'altra volta, Kanya?"

"Ti prego, ti prego, ti prego. Ti pagherò. Farò tutto quello che vorrai."
"L'ultima volta non seguivi le mie lezioni..."

"Hai ragione... Ma ora sarà diverso. Sono disperata! "

"Dovrei crederti?"

"Te lo giuro. Se non passo questo esame, i miei genitori mi puniranno. Ti prego Minute, aiutami."

"Va bene. Lo faccio solo perché mi fido di Noi."

"Grazie grazie grazie. Non te ne pentirai te lo prometto. "
"Lo spero. Ci vediamo al Rony Cafe alle 14."

"Ci sarò."

"Kanya, se non ti comporterai bene, non ti aiuterò mai più."

"Lo so..."

Riattacco e mi appoggio allo schienale della sedia. Ci mancava solo lei.
Kanya è, come posso dire... Una ragazza esuberante. La conosco da due anni e mi ha provocato un sacco di problemi l'anno scorso.
Lei non studia nella mia università ma spesso mi ha chiesto di aiutarla con delle lezioni private di matematica.

La maggior parte delle volte non si presentava o si presentava con il suo ragazzo e faceva tutt'altro che studiare.

Ho fatto di tutto per evitarla in questi mesi, ma a quanto pare è veramente disperata e se Noi le ha detto di chiamarmi, nonostante lui sappia quello che penso di lei, vuol dire che è messa veramente male.
Diciamo che lo faccio per lui...

Toc Toc.

"Avanti."
"Ciao." Wine entra "Ho detto a mia madre del regalo, mi ha detto che papà sarà contento."
"Bene." finisco di stampare dei fogli "sarà felice di questo." mi sposto appena per prendere i fogli "merda, sono quasi senza inchiostro."
Wine si avvicina alla stampante "Sì. Grazie a te che mi hai aiutato a trovare il regalo giusto." guarda i fogli "Non ha stampato molto bene. La mia è piena se vuoi." prende i fogli e me li passa.

"Grazie ma ho finito."
"Okay..."
Wine si china per guardare cosa sto facendo.
"È per la squadra di basket?"
"Sì."
"Sembrano interessanti questi schemi."
"Lo sono."

Si avvivina di più. Oggi ha un odore paradisiaco, un mix tra sapone e profumo sensuale.
Ormai riconosco anche il suo sapone. Non so cosa c'è che non vada in me...
Sollevo il capo per guardarlo in faccia ma vedo solo il suo profilo. I capelli castani gli cadono perfettamente sulla fronte, non avevo mai notato quanto fossero scuri e belli i suoi occhi, quei occhi che ora si girano e sono fissi solo e soltanto su di me.

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