CAPITOLO 12 🔞HOT🔞

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AVVERTENZE. QUESTO CAPITOLO CONTINUE SCENE SOFT HOT E SARÀ A DOPPIO POV.

Pov Wine

Entro in doccia. Il vapore dell'acqua calda mi avvolge in una nebbia piacevole. L'acqua scende sul mio corpo, infondendomi benessere; chiudo gli occhi per insaponarmi e, quando li riapro, una lunga fitta bruciante mi colpisce ancora le tempie. Sono stati due giorni pesanti. Sospiro cacciando via quei pensieri che mi stanno mandando troppo stress al cervello.

"Minute..."

Si è preoccupato per me. Quel ragazzo mi sta stupendo ogni giorno che passa. Non si rende nemmeno conto di quanto sia stupido, bello e stupido.
Rido appena pensando a quando l'ho visto battere la testa alla mia porta.
"Che idiota." sorrido ancora.
Esco dal box prendendo l'asciugamano per coprirmi. Mi avvicino al lavandino, con la mano pulisco il grande specchio velato di vapore.

"Sei un idiota, Minute."

Mi concentro per alcuni secondi appoggiando le mani sul lavandino guardando il mio riflesso allo specchio e sorrido ancora.
Mi infilo i pantaloni della tuta, appoggio l'asciugamano sulla spalla ed esco dal bagno. Non mi dirigo subito verso il letto. Prendo l'asciugamano e mi strofino la testa per asciugarmi i capelli. Quando mi avvicino al letto lo vedo lì, seduto, che fissa davanti a sé.

"Sei ancora qui?"

Si gira velocemente, spalanca gli occhi, trattiene il respiro, deglutisce a vuoto. "Io... Ecco. Io..."

"Dovresti andare a dormire, è tardi."
Mi sposto di qualche passo, appoggio l'asciugamano e mi dirigo verso il lato destro del letto.

Minute si alza di scatto, sembra scioccato per qualcosa. È agitato, irrequieto. Stasera non ho voglia di stuzzicarlo, voglio solo dormire e dimenticare questi due giorni. Alzo le coperte e mi infilo a letto. Lui è ancora fermo, in piedi.
"Chiudi la porta quando esci."
Spengo la luce. Mi metto con la schiena girata verso di lui e chiudo gli occhi. Dopo pochi minuti, sento la porta chiudersi.

Se n'è andato.

Mi tiro la coperta più in su, ma poi sento il materasso dall'altro lato, abbassarsi e le coperte alzarsi.
Apro gli occhi, ma non mi volto. Nel buio della stanza, sento il suo respiro forte dietro di me.

"Va bene." dice interrompendo il silenzio "Quelle persone preoccupate ero io."

"Perché?"

"Perché non lo so okay? Tu continui a confondermi, mi fai arrabbiare, sei così fastidio che non ti sopporto, ti odio così tanto che mi fai battere forte il cuore..." si ferma per prendere fiato "anche se ti odio, non faccio altro che pensare ai tuoi baci e mi fa male la testa per questo. Poi sei sparito e ho iniziato a preoccuparmi e non so nemmeno perché. Non so nemmeno perché ora sono nel tuo letto. Cioè, non è normale questa cosa..." sospira "mi sono infilato nel letto del nemico... Cosa c è di normale il questo?"

Sta dicendo un sacco di cose senza senso senza prendere fiato.

"Dovrei andarmene invece sono qui perché eri triste e, anche se ti odio, non mi piace vederti triste. Io odio vedere le persone tristi non sopporto vedere nessuno triste e..."

Mi giro e con la mano lo avvicino a me mettendolo sotto di me.

"Co-cosa..." deglutisce molte volte non riuscendo più a dire altro.

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