Minute è un ragazzo del college con un brillante futuro davanti a sé. Ha buoni voti, ha molti amici, ma soprattutto ha molti fan essendo il capitano della squadra di basket della sua università.
Non conosce l'amore perché pensa solo allo sport e all...
Ho perso... Non posso sempre perdere. Non voglio perdere. Ha le foto di Pom. Bacia me. Fa cose con me. E sta con Pom. Tocca me e poi lui. Bacia me e poi lui. O al contrario. Questa è la maledizione che mi cade addosso dopo tutte le ragazze, anche fidanzate, che mi sono fatto. È il karma che sta girando male verso di me. Lo odio... Non lo odio... Lo devo odiare... Non riesco ad odiarlo... Oggi lo voglio odiare! È un mio diritto! Maledizione! Sono ancora nella sua stanza. Non finirà così! Per nulla!
Mi avvicino a lui. Il mio volto è a pochi centimetri dal suo. Ho il cuore in gola perché lo vorrei baciare, ma, non lo faccio... Non lo farò mai più!!!
"Non hai vinto." dico serio. "Non vedo nulla nelle mie foto." bravo così, convinto "In compenso, Pom è venuto molto bene."
Sto mentendo spudoratamente.
"A no? Non vedi nulla?"
Chiudo il portatile "No."
Mi guarda in silenzio.
"Non te lo hanno insegnato che non si può sempre vincere? Rode perdere eh?"
Il mio sguardo di sfida diventa sempre più malvagio. Wine è imperturbabile, ma credo ci sia rimasto male.
"Sei un illuso." rincalo la dose e già mi sto pentendo. "Dovrai trovarti un altro schiavo."
Ma cosa dico? Lui non deve trovarsi nessun altro...
"Ho perso..." Wine sorride appena. "Va bene. È stato bello finché è durato."
Non capisco a cosa si stia riferendo. Mi sposto da lui, prendo la chiave della mia porta.
"Ora devo andare." dico "ci vediamo."
Gli passo davanti, prendo la mia roba e me ne vado a casa.
Quando la pesante porta di legno massiccio si richiude alle mie spalle, il mio cuore inizia a battere forte e so con certezza che sarà così per diversi minuti, forse anche di più.
"Questa volta non vincerai."
Sono così arrabbiato che non ricordo nemmeno cosa ho vinto. Ma fa nulla, importante è vincere per una volta contro di lui. Mi sento soddisfatto. Un lungo sospiro frustrato sibilla tra le mie labbra, mentre mi butto sul letto.
"Devo ricordarmi cosa ho vinto."
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Lunedì.
Non l'ho visto il tutto il weekend. La sconfitte brucia eh...
Apro pigramente un solo occhio, la luce che entra nella stanza mi infastidisce. Appoggio il cuscino sul viso regalandomi ancora alcuni istanti di dormiveglia, abbracciando il lenzuolo. Mi metto a sedere sul letto con ancora gli occhi chiusi, a tentoni cerco il cellulare sul comodino e sollevando una palpebra spio l'ora.
