"È un grandissimo onore" le aveva detto, interpretando l'espressione terrorizzata come una di sprezzo. "Di solito i draghi accompagnano solo i dragonieri, ma per noi faranno un'eccezione."

Mistiss aveva annuito col cuore in gola, per poi seguire la vecchia fino a un gigantesco drago in attesa nei giardini del palazzo di Cain; anche accovacciato era di altezza di gran lunga superiore agli alberi di arance e limoni vicino a cui sostava, tanto da farle perdere un paio di battiti. A onor del vero la delicatezza delle scaglie azzurre, dalle sfumature mutevoli come la superficie dell'acqua, l'aveva ammaliata, così come il muso sottile e intelligente, su cui spiccavano degli occhi lattei al pari della decina di corna che gli fendevano il grugno; era bastato che sfoderasse le lunghe zanne, però, per farla tornare a tremare.

"Non aver paura" l'aveva incitata Calypso, dandole una leggera spinta verso il coral in attesa al fianco dell'animale. "Non ti farà nulla di male."

Si era lasciata condurre come una marionetta sulla portantina issata sul dorso del drago, guadagnando occhiate annoiate da parte sia del giovane tatuato, sia di Calypso, e la sensazione di meraviglia provata in precedenza non era più tornata, neppure quando aveva visto lo spalancarsi delle ali – membrane trasparenti pari a carta di riso, di cui riusciva a vedere le venature sanguigne e l'ossatura che le sosteneva. Il vento che le aveva sferzato sul viso, infatti, così come il freddo e la sensazione di vuoto che le era rimasta aggrappata allo stomaco, le avevano impedito di rilassarsi.

Forse una parte di lei voleva rimanere sulle isole per non ripetere l'esperienza del volo.

"Che sciocca..." pensò, puntellandosi sui gomiti. "Qualcuno avrebbe pagato il suo peso in oro per stare al tuo posto."

Osservò le mani con attenzione, notando che le rune ormai erano solo un pallido ricordo, e si maledisse per l'indolenza fanciullesca in cui si era fatta trascinare, complice il sole ancora alto in cielo e l'aria che profumava di pace e tranquillità. Non era bene dimenticarsi che la magia aveva sempre un prezzo e che anche gli incantesimi più semplici potevano prosciugarla.

Scosse la testa un paio di volte prima di decidersi ad alzarsi. Fradicia e coperta di sabbia, riprese con la passeggiata, desiderosa di raggiungere Calypso; aveva bisogno di sapere per quanto tempo ancora avrebbe potuto fingere che Cain non esistesse.

 Fradicia e coperta di sabbia, riprese con la passeggiata, desiderosa di raggiungere Calypso; aveva bisogno di sapere per quanto tempo ancora avrebbe potuto fingere che Cain non esistesse

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Appena atterrata sull'isola, Mistiss era rimasta stupita dalla ruralità del luogo, che mal si accordava ai posti in cui aveva vissuto. Il villaggio principale era composto solo da una manciata di case in legno e qualche capanna, tutte assiepate attorno a una piazza centrale dove ogni giorno si riunivano i pescatori e coloro che si occupavano della raccolta dei frutti della terra, così da distribuire il cibo ai vari abitanti secondo le loro necessità. Nelle successive esplorazioni aveva notato sulle sponde del vulcano e sulle coste altre abitazioni isolate, ma non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarsi per scoprire se fossero disabitate come le apparivano – nonostante fosse una protetta della loro regina, rimaneva sempre un'estranea agli occhi dei coral.

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