Dark Academy. (Jikook)

Frantumi.

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Taehyung si chiuse la porta della sua camera alle spalle. Erano all'incirca le venti di quella sera e, il suo sguardo immediatamente venne catturato dalla figura di Jungkook, il quale si stava preparando per uscire con Jimin.
Non disse nulla, semplicemente poggiò le chiavi della stanza sul tavolo e successivamente si sdraiò sul suo letto, incurante del fatto che fosse ancora vestito.
Il mezzosangue lo guardò con la coda dell'occhio, ma non disse niente. 

Lo sapeva perfettamente cosa stesse frullando della mente del suo migliore amico. Che domande stesse per fargli, su cos'altro avrebbe sospettato o dubitato di lui. 

"Sai, dovrest-"

"Non ti interessa." immediatamente però, lo zittì. 

"Guardati, non mi fai manco parlare." sbottò, guardandolo.

"Stai per rifilarmi il tuo ennesimo consiglio non richiesto per la relazione che tu stesso non accetti tra me e Jimin. Se non ti interessa allora perché senti il bisogno perenne di parlarne?" Anche Jungkook si voltò verso di lui. In realtà non avrebbe voluto iniziare quel tipo di conversazione, sapendo già da subito che piega avrebbe preso. Non voleva litigare con lui, voleva solamente che lo lasciasse in pace. Le faccende che riguardavano lui e Jimin non sarebbero dovute essere argomento di discussione con Taehyung. 

Il moro inarcò un sopracciglio. "In cosa ti sei trasformato..."

E quelle parole furono un duro colpo per il mezzosangue. Ecco, la sua più grande paura, quella di non essere accettato per via del suo aspetto e del suo comportamento.
"Tu non sai un bel niente." serrò la mascella. Ed era vero, non sapeva che tipo di sentimenti Jimin provava nei suoi confronti. Non sapeva che per la sceneggiata al caffè letterario era tutta colpa sua. Ma conoscendo il principe, Jungkook era sicuro che avrebbe scaricato tutta la colpa su di lui.

"Certo, io so tutto. Ti conosco meglio di chiunque altro." Taehyung si mise in piedi, avvicinandosi poi al corvino. "Voglio solo aiutarti, ma con questo tuo atteggiamento non posso farlo."

"Non voglio il tuo aiuto." lo guardò. "Lasciami in pace."

"Ah!" Taehyung inarcò un sopracciglio. "Allora è così che stanno le cose? Stai scegliendo un Blackreal che non ti fa altro che farti star male piuttosto che me!?" alzò la voce.

"Sei tu che mi stai mettendo nelle condizioni di scegliere!" anche il mezzosangue alzò la voce. Il suo sguardo era infastidito. "E sei tu che mi fai stare male, non Jimin!"

"Non capisci più un cazzo da quando c'è lui, ti sta manipolando!"

"Tu vuoi manipolarmi!" questa volta urlò. Non ci vedeva più dalla rabbia. "Quanto cazzo mi vuoi male per farmi una cosa del genere? Per non voler che io sia felice con lui?!"

"Non mi interessa della tua felicità con lui! Io voglio che tu sia felice senza di lui, com'eri prima di conoscerlo. Lui ti sta rovinando! Sei solo un giocattolino, sei la scopata con un mezzosangue, sei il brivido in più che vuole provare. Ti sta usando per i cazzi suoi!" Taehyung lo prese per il colletto della camicia e lo spinse contro il muro. "E tu sei lo stronzo che ci sta cascando in tutto questo teatrino! Sei un trofeo per lui." lo guardò dritto negli occhi.
Jungkook provò a scrollarselo di dosso, ma non ci riuscì. "E una volta che avrete scopato lui ti lascerà da solo, senza nessuno. Perché a quel punto tu mi avrai già perso!"

"Tu non sai un bel niente!" urlò ancora Jungkook.

"Io so tutto della tua cazzo di vita incasinata!" subito dopo quelle parole, Taehyung vide gli occhi del suo migliore amico tramutarsi in oro.

"Ti odio." Affermò, con sicurezza, il corvino. "Non voglio più vederti."

Il principe, alla vista dei suoi occhi brillanti, preso dalla paura e dalla rabbia nello stesso momento, diede un pugno in piena guancia al suo amico. Non appena la mano colpì il viso del ragazzo, come per magia, tutti gli oggetti di vetro presenti nelle stanza scoppiarono, frantumandosi in mille pezzi per terra. 
Gli occhi del corvino tornarono neri.

Taehyung si guardò intorno, esterrefatto. Il suo sguardò si posizionò nuovamente su Jungkook. Dall'angolo destro delle sue labbra fuoriusciva del sangue.
Sgranò gli occhi poi, nel guardare le lacrime iniziare a scorrere per il viso del più piccolo.
Immediatamente si allontanò da lui. Sentiva i vetri, sotto le sue scarpe. rompersi ancora di più. 

Jungkook, che a malapena riusciva a tenersi in piedi, si poggiò al muro, toccandosi il viso. "Tu..." iniziò. La voce uscì flebile dalle sue labbra. "Sei il mio primo dolore. Prenditi questa responsabilità." E sapeva perfettamente che quella frase avrebbe fatto male quanto centinaia e centinaia di pugni simili a quello che aveva ricevuto lui qualche secondo prima.

Il principe, subito dopo quelle parole, sentì il suo cuore andare in pezzi, in frantumi, proprio come quei pezzi di vetro.

Il corvino si staccò dalla parete. Le lacrime continuavano ad uscire veloci dai suoi occhi. Prese a singhiozzare. Senza aggiungere nient'altro però, uscì dalla sua stanza, non chiudendosi neanche la porta alle spalle.
Taehyung avrebbe visto perfettamente in che modo se ne sarebbe andato via da lui, una volta per tutte. 

Quando uscì dalla casata prese a correre verso i giardini comuni dell'accademia. Senza prestare attenzione a nessuno corse, piangendo.
Si fermò non appena vide la figura di Jimin che lo bloccò vedendolo in quelle condizioni. Entrambi si erano dati appuntamento lì, per questo il corvino era corso il quel posto. 
Vide che il suo fidanzato stringeva un mazzo di fiori nella mano sinistra.

Erano il regalo del Blackreal, per il loro primo appuntamento. 

"Jungkook" lo abbracciò. L'altro mise il viso nell'incavo del collo del biondo. Tra i singhiozzi riuscì a dire "Mi ha spezzato il cuore" 

Il Blackreal gli accarezzò i capelli. Non disse nulla, ma serrò la mascella. Sapeva perfettamente di chi stesse parlando.
E gliela avrebbe fatta pagare molto cara.

#Spaziome.
Cosa succederà adesso?

Avete notato qualcosa di strano in Jungkook?

Ma soprattutto, Jungkook e Namjoon che si saranno detti?

Alla prossima!