Capitolo 24

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Nonostante fossero passati molti anni dall'ultima visita, Maya ancora si ricordava la strada per andare a casa di New, e pochi secondi dopo aver suonato il campanello, la signora Preeda aprì la porta per vedere chi fosse.

<< Signora Preeda! È passato così tanto tempo! Si ricorda di me?>>. Disse Maya sbracciandosi a più non posso dalla parte del cancello che dava sulla strada in modo da farsi notare.

La signora Preeda la osservò per qualche secondo e poi parlò.

<< Ci conosciamo?>>.

Maya rimase profondamente ferita da quella domanda, tanto che gli occhi iniziarono ad inumidirsi.

<< Sono Maya! Maya Nachjaree Evans! Alle elementari ero in classe con New! Adesso si ricorda di me?>>.

Dopo qualche secondo di silenzio Maya iniziò a piangere, ma dopo qualche altro secondo una risata la bloccò.

Maya non capiva nulla di quello che stava accadendo, ma dopo che il cancello si aprì, la signora Preeda scese i pochi scalini che c'erano e aprì le braccia, segno che voleva un abbraccio.

<< Signora Preedaaaaa!!!!>>. Disse Maya mentre correva ad abbracciarla.

<< Come può essere che mi dimentichi di lei? Quando eravate bambina e venivate a trovarci, portavate molta allegria in questa casa. Il signorino ha dovuto entrare al liceo prima di farci conoscere un altro amico capace di portare allegria ovunque vada>>. Commentò la signora mentre accarezzava gentilmente la testa di Maya.

<< Ma allora perché avete fatto finta di non riconoscermi?! E quante volte le devo ripetere che non deve parlare in modo così formale con me?>>.

<< Sono passati tanti anni e non ci avete mai fatto avere nostre notizie. Per quanto ne sapevo poteva esservi successo qualcosa di brutto. E quindi mi sono presa il permesso di ripagarla in parte con la stessa moneta>>.

Maya non ebbe alcuna possibilità di rispondere a quello che le aveva detto la signora Preeda, perciò si imbronciò appena e mise più forza nell'abbraccio.

La signora Preeda rise leggermente e parlò dolcemente.

<< Bentornata signorina. Ho sentito molto la vostra mancanza>>.

<< Anche lei mi è mancata tanto>>.

Dopo un po' di tempo le due si staccarono e nel vedere la faccia di Maya, la signora Preeda rise scuotendo leggermente la testa e tirò fuori un fazzoletto di stoffa da una delle sue tasche.

<< Purtroppo il signorino non è ancora tornato. Vuole venire a farmi compagnia in cucina nel frattempo?>>.

Maya sbuffò malamente.

<< È stato lui a dirmi di venire qui alle tre ed ora ha la faccia tosta di non farsi trovare in casa. Come lo vedo lo picchio male. E comunque vengo volentieri in cucina a farle compagnia. La vera cucina tailandese è una delle cose che più mi è mancata quando ero in Inghilterra>>.

<< Vostra madre non ha mai cucinato tailandese?>>.

<< Certo che lo ha fatto, ma là molti ingredienti non sono così facili da reperire, e quindi ha dovuto modificare alcune ricette in modo da poterle fare più facilmente, e si fidi quando le dico che certe cose sarebbe stato meglio non scoprirle, nemmeno tra mille anni>>.

La signora rise apertamente a quelle parole, si ricordava che Maya era piuttosto pignola e schizzinosa per quanto riguarda il cibo tradizionale, e a quanto pare quel tratto era peggiorato col passare degli anni.

You can't run away from meDonde viven las historias. Descúbrelo ahora