Capitolo 14

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Erano le sei e quarantacinque quando Mean si svegliò poiché le orecchie avevano iniziato a fischiargli in un modo a dir poco osceno.

Rendendosi conto di che giorno era e dell'ora, Mean sorrise malignamente e si rimise a dormire, dato che era sabato e quindi non aveva lezioni.

-Chissà come mai una persona a caso mi sta mandando non si sa quante maledizioni di mattina presto-

Era il giorno di partenza per la gita al mare delle facoltà di letteratura e legge, e Mean era riuscito nel suo intento di ingannare Tan dicendogli metà delle informazioni.

Arrivarono le nove quando Mean si alzò e andò a cucinarsi la colazione, e puntuale come le bollette mensili, New bussò alla sua porta.

Sbuffando leggermente Mean andò ad aprire appena la porta e ritornò subito in cucina, lasciando New da solo, dato che ormai era come stessero condividendo lo stesso miniappartamento.

<< Ai Mean>>.

<< Che vuoi?>>.

<< Oggi ti va di accompagnarmi?>>.

<< Dipende dove>>.

<< Ho bisogno di andare a prendere delle nuove corde per la mia chitarra, e magari se lo trovo, non mi dispiacerebbe avere un basso nuovo>>.

<< Ma scusa, non hai abbastanza strumenti musicali nello studio di casa tua?>>.

<< L'ultimo che ho comprato purtroppo si è rotto, e ripararlo mi costerebbe tanto quanto prenderne uno nuovo, quindi tanto vale>>.

<< Che cosa gli hai fatto per romperlo in quel modo?>>.

<< Non è tanto il danno il problema, ma il dove. Essendo un danno interno, lo devono aprire, sistemare e richiudere>>.

<< Aaah...ho capito>>.

<< E una volta fatto questo vorrei una tua opinione riguardo alla mia ultima composizione>>.

<< Ancora? Ma non hai nessun altro a cui farla sentire? Dovresti sapere fin troppo bene che io non so nulla di musica>>.

<< Lo so, ma pensi che me ne freghi qualcosa? P'Heng mi darebbe solo un giudizio tecnico, quindi se lo sente una persona esterna avrei a disposizione un punto di vista differente, e questa non è una cosa da poco>>.

New era riuscito a nasconderlo bene, ma il suo vero obbiettivo era quello di scoprire il genere di melodia che sarebbe stato in grado di far "scattare" il blocco mentale di Mean.

Anche solo un leggero canticchiare sarebbe stato sufficiente, poiché una volta trovato l'innesto, l'unica cosa che avrebbe dovuto fare era continuare per quella strada in modo da convincere Mean a cantare davanti a lui quando erano da soli.

La mattina passò molto velocemente dato che New finì i suoi acquisti molto in fretta e riuscì a convincere Mean ad andare a casa sua per pranzo.

Dopo aver pranzato, i due ragazzi andarono nello studio di registrazione e una volta seduti e sistemato tutto, New fece partire la registrazione della sua ultima composizione.

Come la melodia partì Mean quasi si pietrificò. Era per lo più tranquilla, la batteria riuscivi a sentirla di più verso la fine, ma questo era il punto principale di quella canzone. Almeno secondo Mean.

Nel mentre Mean stava ascoltando la melodia, New notò che il ragazzo seduto davanti a lui era stranamente immobile e concentrato.

-Vuoi vedere che...-

You can't run away from meWhere stories live. Discover now