Dopo una ventina di minuti i cuccioli non ne potevano più di giocare e allora Tan li chiuse dentro al loro recinto, e dopo essersi assicurato che avessero acqua e cibo tornò in casa, per sentire in lontananza quello che riuscì vagamente a definire un valzer.
Arrivato in soggiorno vide New e suo zio che stavano suonando allegramente, allora decise di non disturbarli e andò verso la cucina, ma nel vedere Mean e sua zia confabulare con un'aria sinistra decise per la sua incolumità di non avvicinarsi e tornare ad ascoltare i due pianisti sedendosi comodamente sul divano.
-Come hanno fatto questi due ad adattarsi così facilmente alla famiglia?-
Dopo qualche minuto il valzer finì e pochissimi istanti dopo si sentì un sonoro "PAM" seguito da un "AHIO" che riuscì a catturare l'attenzione perfino dei due cuochi.
<< Cos'è successo?>>. Chiese Chintara sulla buona via per arrabbiarsi con suo marito dopo aver visto per qualche istante la situazione.
Jumpol si pietrificò ma decise di rispondere con la verità.
<< Ho soltanto dato una pacca amichevole a New, congratulandomi che è un pianista di tutto rispetto>>.
<< E lo sai che le tue "pacche amichevoli" sono in grado di stendere un ragazzo universitario? Sul serio, quante volte ti avrò detto di controllare la tua forza? Giuro, a volte non so se so parlando con te o con un muro>>.
Mean e Tan nel frattempo avevano soccorso New e fatto sedere sulla poltroncina che c'era poco distante, e quando si voltarono per guardare i due coniugi Mean parlò.
<< Lo sai, se non ci avessi raccontato quello che ti è successo, ora non sarei in grado di credere al fatto che loro due non sono i tuoi genitori. P'Jumpol è uguale a te come aspetto, ma ancora non so bene cosa puoi aver ereditato da P'Chintara>>.
<< Concordo con Mean>>.
Tan restò in silenzio per qualche secondo prima di parlare.
<< Papà e zio erano fratelli gemelli, mentre mamma e zia erano migliori amiche. Si conoscono da sempre, forse è per questo che vi danno quest'impressione>>.
Anche se era stato lui a tirar fuori l'argomento, Mean sviò abilmente l'attenzione e cambiò discorso.
<< Va bene, comunque, ora possiamo lasciare che se la sbrighino da soli mentre tu puoi farci vedere il com'è ridotta camera tua>>.
<< Perché lasci intendere che la mia camera è in uno stato pietoso?>>.
<< Ti conosco da poco, ma tu mi dai la stessa impressione che mi ha dato New le prime volte che sono andato a casa sua. Se non fosse per la Signora Preeda che ha il compito di riordinare la casa, non so in che condizioni sarebbe>>.
Tan guardò Mean con gli occhi spalancati per poi prendere New per le spalle, girarsi in modo che Mean non potesse leggere il labiale e sussurrò.
<< Ma Mean è un esper*?>>.
*Per chi non lo sapesse, l'esper è una persona capace di avere percezioni extrasensoriali, altresì detto "sensitivo"
<< Non so se ci crederai, ma è da quando l'ho conosciuto che mi faccio questa domanda. Ci sono state diverse volte in cui mi sono venuti i brividi per l'accuratezza delle sue supposizioni>>.
YOU ARE READING
You can't run away from me
Short StoryNew Salakjai si è appena trasferito a Bangkok per via del lavoro dei suoi genitori, e la primissima impressione che ebbe Mean Sirison di lui non era delle migliori, infatti Mean non voleva saperne di avere a che fare con il nuovo compagno di classe...