Capitolo 13

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Dopo essermi preparata, scendo nel salone con le gambe doloranti. Le troppe botte che ho preso si fanno sentire. Decisi di indossare un paio di jeans neri e una maglietta di pizzo nera con un giubbotto di pelle, con degli stivali di pelle.

Chris vedendo la mia faccia piena di dolore dice sorridendo: "Non dimenticarti che gli allenamenti sono tutti i giorni" così io aggiungo: "Che simpaticone".

Usciamo dalla villa e andiamo verso la macchina "Guido io!" dico rubando le chiavi a Chris e salendo al posto del guidatore.

Collego il mio telefono alla radio della macchina e metto la mia playlist preferita.

Parte 'Arabella' degli Arctic Monkeys, la mia canzone preferita e mi metto a cantare a squarciagola. Noto Chris muovere la testa a ritmo e canticchiare "Conosci gli Arctic Monkeys?" chiedo incredula "Scherzi? Sono la mia band preferita" dice lui guardandomi "Ricordami di fare una lista delle poche cose che mi piacciono di te" dico io "E sentiamo, quali sarebbero?" mi chiede lui "Oltre a quello che ti piacciono gli Arctic Monkeys... Non mi viene in mente nulla" dico ghignando "Spiritosa" risponde lui ruotando gli occhi al cielo.

Arriviamo al pub e davanti alla porta d'entrata vedo Tessa e il suo ragazzo che ci aspettano per entrare.

"Ehi" dico io con un sorriso falso.

Non ho nessuna voglia di festeggiare voglio solo stare a casa sul mio letto con un buon libro.

"Buonasera! Prima che tu me lo chieda, si ho perdonato Daniel." Dice lei.

Stupida.

Puoi rileggere un libro quante volte vuoi ma il finale non cambia.

"Ehi amico, come va?" chiede Daniel a Chris "Non c'è male" risponde lui. Entriamo dentro il pub e sento una puzza di fumo e di alcohol che mi fa venire il voltastomaco. Tessa occupa un tavolo sto per sedermi ma lei me lo impedisce "Non vorrai mica stare seduta tutto il tempo" dice trascinandomi con sé dentro la folla. Inizialmente resto immobile a causa del mio dolore alle gambe, ma dopo un po' mi faccio trasportare da Tessa.

Restiamo mezz'ora a ballare fino a quando sento qualcuno sussurrarmi all'orecchio: "Ciao scorbutica" mi giro e vedo Dylan Gray, il ragazzo con cui mi sono scontrata stamattina a scuola. "Ah sei tu" dico roteando gli occhi al cielo "Sempre con lo stesso entusiasmo" dice lui sorridendo "Posso offrirti da bere?" mi chiede "Io non bevo" rispondo io "Allora balliamo insieme" dice avvicinandosi.

Un po' troppo per i miei gusti.

"Senti ma che vuoi da me? Stammi lontana" dico io spingendolo con la mano ma lui non si muove "Calma voglio solo fare amicizia" dice lui.

"Non hai sentito? Devi stare lontano da lei." Dice Chris alle mie spalle cingendomi la vita con un braccio "E tu saresti?" chiede Dylan "Il suo ragazzo" la frase mi sorprende, ma tutti sanno che stiamo insieme quindi devo fingere.

"Beh quando vuoi parlarmi sono nel tuo corso di chimica" mi dice Dylan facendomi l'occhiolino e sparendo dalla mia vista.

"Grazie. Se né andato puoi tornare a sederti, se lo desideri" dico io ma lui stringe la presa sui miei fianchi "No" dice lui dandomi una spinta e facendomi girare verso lui. Inizia a ballare a passo di musica con movimenti sensuali tenendomi sempre più stretta.

"Una volta che ti tocco non riesco più a controllarmi" sussurra sul mio orecchio.

A Touch of CaosWhere stories live. Discover now