Capitolo 6

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"Quindi che cosa saresti? Una specie di bodyguard?" Chiedo a Chris.

Chris mi sta riporando a casa, oggi non sono andata a scuola ma mi sono alzata comunque presto dato che non riuscivo a dormire.

"Non propio ma si, io garantisco la tua sicurezza ma non sto con te 24 ore su 24 in completo nero con gli auricolari accompagnandoti su una limousine nera" dice freddamente "Ma come fa la gente a non conoscermi, dato che sono la figlia di due persone più importanti di New York?" finalmente espongo la domanda che mi ha assillato per tutta la notte.

"L'agenzia ha fatto scomparire qualsiasi tipo di informazioni su di te. Nessuno ti conosce, sono tutti convinti che i signori Brown non abbiano dei figli" Mi spiega.

"È come se non esistessi" affermo io.

Finalmente arriviamo a casa, Chris parcheggia nel vialetto e finalmente entro dentro. Vedo però Chris che rimane nella sua auto "Non entri?" Chiedo "Per 5 minuti poi devo ritornare all'agenzia" risponde lui scendendo.

Entriamo in casa e tolgo le mie scarpe mettendo le mie pantofole a forma di ape "Belle pantofole" dice lui sorridendo "Sono le più calde che ho e zitto" Dico io andando verso la cucina a prendere qualcosa da mangiare.

Apro il frigo, gli scaffali, ma non trovo niente di buono da mangiare.

"Non c'è niente da mangiare" piagnucolo. Posso sembrare esagerata, ma quando si tratta di cibo, faccio di tutto pur di avere qualcosa tra i denti.

"Possiamo andare al diner" propone lui "Sarebbe una buona idea" Dico prendendo il cappotto e sistemandomi i capelli per rendermi un po' presentabile.

Arriviamo al diner, ci sediamo e ordiniamo da mangiare.

"Ho installato delle camere nascoste a casa tua, così potremo controllare se tutto va bene, inoltre avrai un nuovo numero di telefono, non darlo a nessuno solo alle persone di cui ti fidi veramente" dice passandomi una scheda da mettere sul telefono. "Ok..." rispondo io.

"Ecco a voi, solo 20 dollari e 50" dice la cameriera portando i nostri hamburger.

La serata passa tranquillamente, poi dopo un po' torniamo a casa mia, ma vediamo una cosa sconcertante.

La porta di casa mia è aperta.

E qualcuno sta cercando qualcosa lì dentro.

Chris mi posiziona dietro di lui, prende una pistola dalla sua giacca e lentamente entriamo dentro.

Inizio a tremare ed a non pensare lucidamente.

Sono troppo spaventata.

Vediamo un tizio incappucciato che cerca tra gli scaffali, sotto il divano tra cuccia del mio gatto.

Poi ci vede e inizia a tirarci delle cose addosso, ma chris lo immobilizza a terra e gli toglie il passamontagna.

"Per chi lavori?" Chiede Chris puntandogli la pistola alla testa, ma il ragazzo non ha intenzione di rispondere.

"Ti do 3 secondi, e poi ti sparerò" dice nuovamente Chris.

"Sono della Slote Gang, figlio di puttana" dice spingendo chris e scappando via.

"Cazzo" dice lui passandosi una mano fra i capelli, e non posso non notare quanto sia bello.

"Avviso l'agenzia" dice allontanandosi da me.

Dopo 5 minuti ritorna "devo andare, te la senti di dormire da sola o ti porto con me?" Mi chiede "Se invece resti tu? Solo per stanotte" Chiedo imbarazzata.

Lui mi fissa per qualche secondo con sguardo serio e poi annuisce.

Andiamo al piano di sopra e lo faccio accomodare nella stanza per gli ospiti "Potrai dormire qui, la mia stanza è la porta di fronte" Dico io e lui annuisce.

Sto per uscire dalla stanza ma mi blocco quando sento: "Sei entrata in un mondo pericoloso, Lucinda. Da oggi la tua vita non sarà più la stessa"

A Touch of CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora