Capitolo 25

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Dopo aver finito di cenare, decidiamo di tornare a casa dato la tarda ora.

Arriviamo alla villa e salgo su in camera mia, metto il pigiama che consiste in una felpa e dei pantaloni della tuta e mi siedo sulla poltrona a leggere "dieci piccoli indiani" di Agata Christie.

Resto a leggere per una mezz'ora, fino a quando non entra qualcuno nella mia stanza.

Alzo lo sguardo dal libro alla figura che è entrata: Chris.

Indossa una felpa nera e dei pantaloni della tuta del medesimo colore, i capelli corvini nascosti dal cappello della felpa.

Nascondo lo stupore che si fa spazio nella mia espressione, così torno a leggere il mio libro.

"Posso entrare?" Chiede con voce profonda. Annuisco senza dire niente, così lui entra e si siede sul letto.

Restiamo in silenzio per qualche minuto, cosa molto imbarazzante.

"Io volevo solo chiederti scusa" dice "Per cosa?" Chiedo io, cercando di infastidirlo, ma lui non lascia trasparire alcuna emozione. "Smettila di fare così" dice alzandosi e venendo verso di me, mentre io non stacco gli occhi dal libro.

"Le emozioni offuscano il giudizio, ricordi? Me lo hai detto tu" Dico.

Però lui, mi afferra la mascella e mi fa voltare verso di lui "Guardami negli occhi quando mi parli" dice avvicinando il viso al mio.

Trattengo il respiro. Questa vicinanza mi fa impazzire.

"L'ho detto si. Ma prima di incontrare te" dice fissandomi dritto negli occhi "Cosa?" riesco a dire, quasi sussurro.

"Davvero non lo hai capito? Lucy ti facevo più sveglia di così" Dice Chris avviandosi verso la porta, ma io scatto in piedi e mi metto fra lui e la porta.

"Io non ti seguo, ho capito che voglio fare criminologia all'università. Ma ancora non ho iniziato il percorso di studi" ironizzo ridacchiando ma lui rimane serio.

"Lascia perdere" dice cercando di uscire dalla stanza, ma io lo blocco mettendogli una mano sul petto.

Sussulta a quel gesto, respira più profondamente e dice: "Lucinda... Non mi toccare con questa facilità" dice cercando di togliere la mano ma io non glielo permetto "Sennò che cosa fai? Mi punti una pistola alla fronte?" Chiedo ironica.

"Non riesco a controllarmi sotto il tuo tocco" sussurra.

Lo guardo confusa ma allo stesso tempo, quando sento la sua mano nella mia poggiata al suo petto, sento un calore che mi percorre tutto il corpo.

"È tempo che tu sappia." Dice prendendo la mia mano e spostandola verso il suo cuore "Questo è l'effetto che mi fai" dice chiudendo gli occhi.

Sento il suo cuore accellerato.

Il mio cuore adesso sta per scoppiare.

Così sposto la sua mano nel mio cuore facendogli sentire il suo battito. "Questo è l'effetto che mi fai" Dico citando la sua frase di prima.

Così lui mi guarda con le pupille dilatate e un luccichio negli occhi.

"Lo vuoi davvero fare?" Mi chiede poggiando la sua fronte sulla mia "Si, Chris. È te che voglio." affermo guardandolo.

Così mi afferra i fianchi e mi fa sbattere contro il suo corpo slanciato, poggiando le sue labbra sulle mie.

Mi poggia delicatamente alla parete di fronte, passo le dire fra i suoi capelli, stringendolo a me.

Voglio godermi tutto di lui.

Tutto.

Passa le mani sotto la mia felpa, toccandomi dappertutto, facendomi venire i brividi.

Poi si stacca e mi guarda "Non voglio che stai male per me Lucy" dice voltandosi, ma io metto una mano sulla sua guancia facendolo rivoltare verso di me "Tu mi fa solo bene, Chris" Dico io e così lui, mi prende in braccio e mi conduce verso il mio letto. Mi poggia delicatamente ad esso mettendosi sopra di me, iniziandomi a baciare il collo.

Poggia le mani sul bordo della mia felpa, ma prima mi guarda, come se cercasse il consenso che io gli do annuendo. Così mi sfila la felpa e passando gli occhi sulla mia figura.

Continua a baciarmi il collo e inizia a scendere sempre più giù. Mi sfugge un gemito e inarco la schiena.

Ritorna a guardarmi "Stasera voglio tutto di te, devi solo dirmi se mi vuoi anche tu" afferma ansimando. Io annusico "Si Chris." Dico iniziando a baciarlo.

Le sue mani si spostando dai miei fianchi ai lacci dei pantaloni, sfilandomeli.

Toglie la sua felpa, gettandola a terra. Passo una mano sui suoi addominali scolpiti. Lui ansima. Passa una mano delicatamente sul mio interno coscia, facendomi venire la pelle d'oca.

Porta una mano sull'orlo della mia biancheria intima, togliendola. Mi accarezza delicatamente, cosa che mi provoca calore in tutto il corpo.

Sfila i suoi pantaloni, poi prende una bustina e la strappa con denti.

E mi fa sua.

Spazio autrice
Spero di aver trattato delicatamente questo argomento! Siamo a metà storia, vi sta piacendo?

A Touch of CaosWhere stories live. Discover now