Capitolo 14

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2 settimane dopo

Sferro un colpo, Alex lo schiva con una rotazione della schiena e mi sferra un calcio facendomi cadere a terra e bloccandomi "Dovresti stare più attenta" dice lui sorridendo, ma io ghigno e ribalto la situazione: adesso sono io sopra di lui "Quello che dovrebbe stare attento dei due sei tu" dice io ad un centimetro dal suo viso e alzandomi offrendogli la mia mano per alzarsi.

"Chris non è ancora arrivato?" chiedo a Sam, il bodyguard all'entrata della villa "No, Signorina Brown" dice lui con la sua solita compostezza.

Vado nella mia stanza per farmi una doccia, cambiarmi e poi scendere di sotto a vedere un film con Alex.

Sono passate due settimane dalla sera della festa.

Due settimane da quella frase che invadeva i miei pensieri giorno e notte.

"Una volta che ti tocco non riesco più a controllarmi"

Quella frase ha lasciato qualcosa dentro di me che non riesco a spiegare.

Nel frattempo ho legato molto con Alex, è davvero simpatico e divertente, siamo praticamente diventati migliori amici.

"Ehi pivella! Che film guardiamo?" dice Alex sprofondando sul divano del salotto "Ma tu non avresti di meglio da fare? Sei la spalla destra di Chris non dovresti essere in giro a fare 'cose' da braccio desto?" chiedo io stendendomi sopra di lui quasi soffocandolo. "Beh pivellina, si chiama giornata dove non c'è un cazzo da fare" dice lui mettendosi a sedere sul divano mentre io rimango appoggiata alle sue gambe.

"Beh allora direi che un thriller andrebbe bene" dico io "Ma come! Io volevo vedere un film romantico!" dice lui "No grazie non vedo quella roba" rispondo io.

Così alla fine scegliamo 'La ragazza del treno'.

Il film inizia, ma la porta d'ingresso si apre rivelando la figura di Chris incappucciata come sempre. "Oh ciao Chris! Hai da fare?" chiede Alex "Dormire" Risponde Chris senza avermi notata. "Stiamo vedendo un film, ti vuoi unire a noi?" propone Alex. Gli occhi di Chris incontrano i miei e dentro di essi vedo una strana luce, quasi di fastidio, vedendo me e Alex vicini in quel modo. "Con piacere" dice lui ghignando.

Si siede proprio tra me e Alex dividendoci, lanciando ad Alex un'occhiataccia. Io mi sposto di qualche centimetro, lontano da lui.

Dopo mezz'ora veniamo interrotti da qualcuno "RAGAZZI" urla il capo dell'informatica dall'altra stanza, così noi ci precipitiamo da lui.

Non riesco a vedere cosa c'è sul monitor del computer, vedo solo Alex impedirmi di vedere con una faccia scioccata. Chris guarda il monitor, si gira verso di me e nei suoi occhi vedo shock, passandosi una mano tra i capelli.

Mi libero dalla presa di Alex e vado verso il monitor e inizio a dire "Ragazzi che sta..." ma mi blocco immediatamente non appena vedo le parole che ci sono scritte nel monitor...

I signori John e Jane Brown morti in un incidente aereo.

*

Chris pov's

Non riesco a credere a quello che ho appena letto.

I genitori di Lucy sono morti.

Finisco di leggere l'articolo uscito nel New York Times.

Mi giro passandomi una mano tra i capelli, ma la cosa che vedo mi fa piangere il cuore: Lucy che cade sulle ginocchia col viso bagnato di lacrime.

Mi precipito subito verso di lei afferrandola prima che potesse cadere del tutto. Lei si aggrappa a me, bagnandomi la felpa. "NO!" urla piangendo ininterrottamente. "Dimmi che non sono morti, dimmi che non è vero, dimmi che è tutta finzione!" urla lei guardandomi negli occhi.

A quella vista di lei così vulnerabile, mi viene voglia di far bruciare il mondo.

Vedo tutti quanti riuniti nella sala, tutti addolorati.

Prendo in braccio Lucy e la porto via da lì, la porto nella sua stanza.

"Io non ci credo." Dice tra le lacrime "Com'è potuto accadere" continua passandosi una mano sul viso per asciugarsi le lacrime "Stavano tornando dall'Italia dopo un'intervista, avevano scoperto delle informazioni riguardanti la Slote Gang. A quanto pare li avevano intercettati, il comandante dell'aereo privato era un traditore, un membro della Slote Gang. Li hanno prima uccisi e poi hanno fatto cadere l'aereo" spiego io e le provoco un singhiozzo.

Qualcuno entra nella stanza: Alex.

"C'è un video." Dice lui.

Io e Lucy ci precipitiamo nella sala dei computer "Sono riusciti a mandarci questo, prima che l'aereo si schiantasse" ci spiega il capo dell'informatica.

Fa partire il video.

Lucy pov's

"Ciao Lucy. Ciao membri dell'agenzia. Non sappiamo se questo video vi arriverà ma ascoltate bene cosa abbiamo da dirvi. Sappiamo a cosa stiamo andando incontro, sappiamo che moriremo, ma non c'è altra scelta. Siamo andati in Italia, non per l'intervista ma da una vittima della Slote Gang. Ci ha informato che il loro capo è un ragazzo dell'età di Lucy. Un diciottenne. Non ci ha rivelato altro. Questa informazione è di vitale importanza. Spero che riusciate a capire chi è e smascherarlo. Chris, sei stato un formidabile ragazzo e co-capo dell'agenzia, così da oggi sarai tu il nuovo capo della Corporation Agenzy. Lucy, tesoro nostro, ci dispiace per non essere stati presenti, non devi piangere per noi, non devi disperarti, non devi urlare. Devi essere tosta e far capire alla Slote Gang che la corporation agenzy sta arrivando. Non devi mollare la presa, devi aiutarli. Devi essere potente, tanto da far tremare la gente che dovrà affrontarti. Ti vogliamo bene."

Il video si conclude lì.

"Bastardi" dice Alex dando un pugno alla scrivania. "Cosa facciamo adesso?" chiede Sam. "Non lo so." Dice Chris.

"Lo so io cosa faremo." Dico io asciugandomi le lacrime. Ascolto i miei genitori. Vorrei solo svegliarmi da questo maledetto incubo, i miei muscoli stanno urlando dal dolore, vorrei urlare fino a farmi scoppiare le corde vocali. Ma come hanno detto loro: devo mostrarmi forte... Devo essere forte.

"Daremo la caccia a quei figli di puttana della Slote Gang, non dobbiamo perdere tempo. Dobbiamo fargli capire che devono avere paura di noi. Devono tremare solo a sentire il nostro nome. Fargli capire che stiamo arrivando" rispondo io facendomi coraggio.

Tutti urlarono per approvare.

L'ultima cosa che vidi prima di uscire dalla sala computer era Chris che mi fissava come se fosse orgoglioso di me.

A Touch of CaosWhere stories live. Discover now