20 - Mew non si arrende

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Pov Mew

Il ricevimento è terminato, ed io e i ragazzi siamo già in auto con la paga nelle tasche pronti per rientrare a casa.
La mia giornata lavorativa non è ancora finita, perché mi aspetta la solita serata al Pub, con il locale pieno di clienti che aspettano la mia esibizione.
Ho tempo solo per una doccia e un cambio di abiti.

Ma questa sera affronto il tutto con un sorriso stampato in viso, perché ho finalmente la sicurezza che Gulf non ha smesso di amarmi, ma che dietro al suo insolito comportamento esiste una motivazione che lo sta obbligando a seguire la strada del matrimonio con quella ragazza.

Ho deciso che da oggi non mi lascerò sfuggire neanche una sola opportunità di corteggiare o addirittura infastidire in tutti i modi possibili Gulf, fino a quando non ritornerà da me o mi dirà la verità su ciò che gli sta accadendo, in modo che io lo possa aiutare.

Da lunedì sarò la sua ombra…

***************

Sono in piedi ormai dall’alba, perché l’aver potuto abbracciare e baciare di nuovo Gulf al suo ricevimento, mia ha ridato sicurezza e la voglia di rimettermi in gioco.

Arrivo al lavoro molto presto… in Banca ci sono solo un paio di impiegati, così inizio subito a pulire i piani più alti, in modo di trovarmi alle 8,30 al terzo piano dove ha l’ufficio Gulf.

Incurante di tutte le persone che stanno affollando tutti i piani della Banca, mi faccio trovare proprio davanti all’ingresso dell’ufficio di Gulf con in mano un caffè e una brioche calda… -“tesoro ti ho portato la colazione”- lascio tutto nelle sue mani e me ne vado senza aspettare una sua risposta o un insulto da parte sua.

Lo avevo avvisato di guardarsi alle spalle… questo era solo l’inizio.

Il secondo appostamento della giornata decido di farlo durante la pausa pranzo… mi presento al tavolo dove mangiava assieme ai suoi colleghi e gli lascio una piccola fetta di torta al cioccolato con sopra due cuori di zucchero… lui mi lancia uno sguardo omicida, ma alla fine lo vedo divorare l’intera fetta, mostrando un sorriso quasi nascosto, ma che io ho notato.

Per una settimana intera mi sono preso cura di lui senza dargli tregua e la possibilità di rifiutare… ogni volta sembrava che volesse uccidermi, ma alla fine vedevo sempre quel sorriso nascosto.

I colleghi cominciavano a spettegolare su di noi, ma sembrava che a lui non interessasse.

La settimana seguente accadde un fatto che mi fece sperare nel nostro ritornare insieme.

Come da miei piani sono arrivato presto in banca… incomincio il mio giro di pulizie e per spostarmi da un piano all’altro prendo l’ascensore.
Mentre passo dal quarto piano al terzo, trovo all’interno dell’ascensore Gulf appoggiato alla parete, con le braccia incrociate sul petto, come se stesse aspettando qualcuno.

Io entro con il mio carrello, mostrando il mio sorriso più sexy accompagnato da  -“Buongiorno Tesoro… fra 10 minuti vengo a portarti il caffè con la brioche nel tuo ufficio” –

Gulf –“ per quanto hai intenzione di continuare in questo modo… ti rendi conto che tutta la Banca spettegola su di noi, mentre io mi devo sposare fra un mese!!” .

Mew –“ se, ti sposi!... non hai ancora l’anello al dito, quindi posso continuare a darti fastidio fino a quando non ritornerai da me e mi dirai la verità su quello che sta succedendo… “-

Ad un tratto Gulf blocca l’ascensore a metà fra i piani… si avvicina a me, costringendomi a indietreggiare, avvicinando il suo viso al mio, tanto che potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle… i suoi occhi fissano i miei, ed io mi perdo in quelle sue pozze nere di cui mi sono innamorato.

Poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra con voce molto calma e profonda, che risveglia ogni fibra del mio corpo –“ se continui a comportarti in questo modo, finirai con il farti molto male… io so essere molto pericoloso se vengo stuzzicato troppo…”.

Poi si allontana da me e con un sorriso molto provocatorio, che trasmette tutte le sue più vogliose intenzioni… fa ripartire l’ascensore.

Arrivati al terzo piano e prima di uscire, si volta verso di me e mi dice –“sbrigati a portarmi la colazione in ufficio, perché ho abbastanza fame”- e poi si dirige verso il suo ufficio.

Appena le porte si richiudono, il mio cuore ricomincia a battere e ritorno a respirare… cosa era successo in quel ascensore??? Le parole di Gulf sembravano un invito a non mollare, ma soprattutto cosa intendeva per ‘ho abbastanza fame’??

Arrivato al piano della caffetteria, esco come una furia dall’ascensore, parcheggio il carrello in un angolo e corro a prendere caffè e brioche… ritorno al terzo piano, diretto all’ufficio di Gulf.

Busso per cercare di sembrare una persona non ansiosa, e aspetto un cenno da parte sua per aprire la porta… ma la porta viene aperta da lui, che mi accoglie con un sorriso –“ perché ci hai messo tutto questo tempo, ti avevo detto che avevo fame…”-

Non ho tempo di pronunciare neanche una parola, che vengo preso per il colletto della camicia e trascinato nel suo ufficio… mi ritrovo sbattuto sulla sua poltrona con ancora caffè e brioche in mano.

Cerco di capire cosa stia succedendo, ma sento il suono di una chiave che viene fatta girare nella porta dell’ufficio… le tende delle vetrate vengono chiuse e le luci spente.

Gulf era appoggiato alla porta dell’ufficio con uno strano luccichio negli occhi, e anche la sua espressione era un po' terrificante… si avvicina a me prendendo dalle mie mani il caffè e la brioche, appoggiandole sul tavolino accanto alla poltrona.

Gulf – “ti ho avvisato di non stuzzicarmi troppo, perché sarei diventato pericoloso… ora ne paghi le conseguenze”-

Io non riesco a muovere neanche un muscolo del mio corpo… mi sembrava tutto così strano, fino a quando Gulf non si mette seduto sopra di me, ed inizia a baciarmi dolcemente.

Ovviamente io non rifiuto i suoi baci, anzi lo prendo per i capelli e avvicino la sua testa ancora di più, in modo che le nostre labbra siano praticamente incollate.

Ma poi riesco a riprendere un po' di autocontrollo e mi stacco dalle sue labbra per un attimo –“cosa stai facendo Gulf? Cosa significa tutto questo? ritorni da me o questo è solo uno sfogo per farmi stare buono e non darti troppo fastidio qui in ufficio?” –

Gulf – “semplicemente mi manchi troppo… volevo sentire di nuovo il tuo profumo e il sapore della tua pelle”.
La sua risposta mi spiazza e finisco per perdermi di nuovo nei suoi baci.

Non so quanto siamo rimasti chiusi nel suo ufficio… ma è sembrato un tempo infinito… continuiamo a mangiarci a vicenda… ad assaggiarci portando i nostri sensi al limite ma senza arrivare all’atto vero e proprio… sembriamo due adolescenti che scoprono l’uno il corpo dell’altro di nascosto dai genitori.

Tutto è stato ancora meglio di una scopata vera e propria.

Avrei voluto che tutto questo non finisse, ma dovevamo ritornare alla realtà, ed uscire da questo nostro mondo che ci eravamo creati solo per noi.

I problemi tra di noi esistevano ancora… Gulf doveva ancora sposarsi fra circa un mese, ed io non sapevo ancora cosa stava succedendo… ma questo non era il momento per avere tutte le risposte.
Così ci ricomponiamo, e dopo un ultimo bacio ci salutiamo con un “ci si rivede”…

Ma che ca**zo significa “ci si rivede”… sono un idiota… un patetico idiota… ma un idiota con un sorriso stampato sul viso…

Quello che è successo oggi era uno spiraglio di luce dopo settimane di buio…

Non volevo più mollare il mio uomo… si… lo dico e lo ripeto…LUI E’ IL MIO UOMO… e quello che è successo oggi continuerà a ripetersi ancora e ancora.

Torno al mio lavoro, correndo da un piano all’altro, come se avessi avuto i razzi nel sedere…

Anche la serata al Pub è un successo, con tanto di richiesta di bis da parte del fan club.
Tutto sembrava andare nella direzione giusta.

 Fall in love in the Bank OfficesWhere stories live. Discover now