7 - Gulf pieno di dubbi...

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Pov Gulf

Faccio per uscire dal Pub, ma sento di nuovo la voce di Mew mentre canta, e i miei piedi non si vogliono più muovere…
La mia testa mi impone di andarmene, ma il mio cuore batte così forte che non mi permette di allontanarmi.

Decido di fermarmi ancora per una canzone, così prendo una birra e mi metto in un angolo del locale a guardare Mew cantare…
Senza accorgermene lo stavo fissando… la mia mente ha incominciato a fantasticare su come poteva essere con meno vestiti addosso… con le sue mani su di me, con le mie labbra sulle sue…

Forse il mio sguardo era troppo esplicito, perché ad un certo punto mi ritrovo gli occhi di Mew che fissano i miei, mentre sta cantando dal palco… e una scossa elettrica mi è scesa fino in basso..
Era tanto tempo che non provavo una sensazione del genere…

Continuavamo a fissarci, e nessuno dei due aveva intenzione di cedere… sembrava che stessimo scopando con la mente, ed io cominciavo a sentirne gli effetti…

Appena noto che Mew sta per posare la chitarra per scendere dal palco, io me ne vado immediatamente…

Dovevo assolutamente riordinare le idee… se mi fossi fermato ad aspettarlo, sicuramente gli sarei saltato addosso senza pensarci due volte… inoltre sono un po' ubriaco e le mie capacità di ragionamento sono ridotte… diciamo pure che il mio buon senso è andato in vacanza..

Però quanto è sexy quel ragazzo… come ho fatto a non accorgermene prima… quegli occhi color cioccolato e quel sedere…. Vado a farmi una doccia fredda, anzi tre sono meglio…

Prima di uscire dal Pub mi scontro con Mild, il mio amico che mi ha fatto assumere in banca.
Stava a mala pena in piedi, quindi non mi ha riconosciuto subito…
Abbiamo scambiato due parole e poi lo salutato dicendogli che sarei andato a casa perché non mi sentivo troppo bene.
In effetti non era una bugia, non stavo veramente bene, avevo la testa completamente andata per quel Mew.

Arrivato a casa, mi spoglio in fretta e mi butto sotto la doccia… incomincia a tornarmi alla mente il viso e gli occhi di Mew… lo vedo assieme a quel ragazzo… immagino le sue mani su di me… così qualcosa incomincia a risvegliarsi di nuovo.
Guardo in basso e penso “ ci risiamo di nuovo”… non mi restava che una scelta… fare da solo pensando a lui…

Dopo essermi sfogato per bene, mi butto sul letto ancora bagnato dalla doccia ma troppo esausto e ubriaco per cambiarmi… nel giro di pochi minuti cado in un sonno profondo, fino al pomeriggio seguente.

Quando mi sveglio, mi accorgo di non aver sentito il cellulare suonare… era il mio amico Mild che mi aveva fatto almeno 20 chiamate…

Mi metto in sesto e lo richiamo… -“ Buongiorno Mild… come mai tutte queste chiamate… sei diventato milionario e vuoi dividere la vincita con me? Ti ringrazio accetto subito…”-

Mild –“ no Stronzo!!!! Ti chiamo per sapere cosa hai combinato ieri sera… in quali casini ti sei messo?” –

Ma di cosa diavolo sta parlando Mild…. si sarà mica accorto di me e Mew???

Gulf – “ ma di che diavolo stai parlando??? Io non mi sono messo in nessun casino” _

Mild – “non dire balle!!! Sicuramente hai combinato qualcosa, altrimenti perché il più gran figo della Banca, ovvero Mew, mi ha chiesto di te ieri sera al Pub? Sicuramente ti sei messo nei guai!!” –

Mew ha chiesto di me?? Come è possibile se non sa neanche come mi chiamo… sempre che Mild non abbai aperto troppo quella sua boccaccia e gli abbia detto tutto di me…

Gulf –“Ascoltami bene, mio caro amico… spero che tu abbia tenuto la tua bocca ben chiusa… guai a te se gli hai raccontato cose di me di cui non ti ho dato il permesso…”.

Mild – “ amico carissssimo – forse ho detto qualcosina, ma ho come scusa il fatto che ero un pochino ubriaco… forse gli ho detto il tuo nome… forse gli ho detto che hai chiesto informazioni su un ragazzo delle pulizie… forse gli ho detto che ti avrei presentato a lui lunedì durante la pausa caffe o la pausa pranzo… forse ho parlato troppo!!!”.

Gulf –“ Miiilddd … accidenti a te!!! Sarà meglio che ci poni rimedio a questo casino che tu hai combinato, altrimenti ti ritrovi il mio piede nel tuo culo…”.

A questo punto stacco la telefonata e mi butto sul letto, piantando un urlo di disperazione.
Giuro che lo uccido… ora con che faccia vado a lavorare lunedì… sono proprio nella me**da…

 Fall in love in the Bank OfficesWhere stories live. Discover now