32. 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨

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Un altro minuto era andato e nessuno l'aveva preso, era un grande record. Ormai i suoi polmoni erano infuocati e i muscoli bruciavano ma d'altronde erano almeno quaranta minuti che correva senza fermarsi. Inoltre il bosco non era esattamente il luogo adatto per correre: doveva stare attento alle radici degli alberi che sporgevano, a qualche pietra fuori posto che avrebbe potuto farlo inciampare e la terra non era così morbida.

Si fermò dietro un paio d'alberi larghi ed alti abbastanza per coprirlo. Ormai doveva essere abbastanza lontano dal punto di partenza ma di quanto si erano mossi gli altri?

Aveva qualche secondo per riprendere fiato e poi avrebbe dovuto ritornare a correre. Averla vinta con qualche Sensitivo era quasi impossibile e cercare rifugio tra i rami degli alberi non conveniva.

Riprese a correre e dopo un paio di minuti vide il punto di arrivo.

«Ancora un altro sforzo.» pensò mentre impiegava le sue ultime energie per scattare verso il cerchio illuminato.

«Ora!» sentì esclamare da qualcuno e subito un gruppo di almeno cinque Sensitivi si schierò.

Jungkook sorrise sghembo e diventò incorporeo. La sua trasformazione era ancora lenta e quindi non doveva farsi assolutamente acchiappare. A suo vantaggio aveva, però, la capacità di poter decidere il punto da cui iniziare a trasformarsi e lui sceglieva sempre il busto.

Con un po' di fortuna e agilità riuscì a non farsi sfiorare dai Sensitivi ed arrivare alla fine.

Il bosco scomparve, facendo posto alla piccola stanza per la simulazione.

«Ben fatto, Kookie, la tua resistenza è migliorata notevolmente in questi quattro mesi.» si complimentò Hoseok che aveva guidato il gruppo di Sensitivi.

«È per questo che hai deciso di giocare sull'astuzia tendendomi quella trappola alla fine?» gli chiese mentre prendeva la bottiglietta d'acqua che gli aveva lanciato al volo.

«Speravo che te ne accorgessi. Contavo di trovarti più sfinito e poi non mi piace l'idea di bloccare qualcuno all'inizio della corsa.» confessò bevendo anche lui da una bottiglia.

Erano circa quattro mesi che aveva iniziato ad allenarsi e da allora aveva messo su muscoli, soprattutto quelli delle gambe, e aveva imparato tante cose. Di solito Hoseok, anche detto Hope, si occupava della parte fisica e delle strategie da adottare in campo in quanto lui era un Sensitivo. Per la parte che riguardava la teoria c'era Seokjin a fargli da insegnate; le sue lezioni erano molto interessanti ma lui era un insegnate inflessibile. Invece Yoongi lo aiutava a scoprire i suoi poteri e il legame con Taehyung.

Il fantasma era stato trasferito al quartier generale di Seoul più vicino a loro dove lui andava ogni giorno. Gli allenamenti li svolgeva sempre durante la sera o il pomeriggio,per via del suo lavoro e per le lezioni.

«Stai andando da Taehyung?» gli chiese Seokjin - che quel giorno aveva assistito ai suoi allenamenti - bloccandolo all'uscita delle docce.

«Allora ti ruberò solo qualche secondo.» disse iniziando a parlare veloce. In quei quattro mesi aveva scoperto come Seokjin odiasse perdere tempo, soprattutto con azioni, spiegazioni o faccende che si potevano sbrigare subito.

«Ti ricordi del mistero sui Guardiani che vivevano nel tuo quartiere? A tal proposito sono riuscito a trovarli. Si trovavano in una parte di fascicoli molto datati e con la digitalizzazione che stiamo attuando sono riuscito a trovarli.» spiegò mentre si incamminava verso la stanza dove c'era Taehyung.

«Insomma, so che è poco programmato da parte mia, ma loro vorrebbero incontrarti e spiegarti determinate cose. Consultandomi con Hoseok so che stasera non sei di turno e quindi avevo dato la tua disponibilità perché loro staranno a Seoul per poco.» per la prima volta Jungkook vide Seokjin agitato e la sua parlantina di solito chiara era diventata un parlottare poco distinto.

𑁍Three o'clock𑁍 TaekookWhere stories live. Discover now