01. 𝐒𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨

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Vi è mai capitato di sentirvi come un girasole?
Come quel fiore giallo che segue il Sole, fermi dove si è sempre stati, seguendo il Sole, il susseguirsi delle giornate. Sembra di vivere in loop eterno, senza via di fuga, come se ti trovassi nell'occhio di un ciclone dove si vedono sempre le stesse immagini ruotare intorno a te.

Ma il cambiamento ci piace, il progresso ci piace. Come nei videogiochi, giunge il momento in cui superi il livello che ti concede di accedere alla fase successiva. Sai quanto hai penato per superare quel livello, le risorse sprecate, gli investimenti nelle armi e sulle abilità e quanto le dita siano indolenzite. Un nuovo capitolo della nostra autobiografia ha inizio.

Le biografie e le autobiografie sono la vita fatta ad inchiostro, la vita a fogli da dove ti ispiri o ti autocommiseri dei tuoi insuccessi. E quindi quello scatolone pieno di autobiografie che veniva dato in beneficenza era pieno di vite intrepide, misteriose e affascinanti.

«Con questo dovrebbero essere tutte le autobiografie.» il giovane poggiò con un tonfo sordo lo scatolone sollevando un po' di polvere.

«Sei sempre così educato ragazzo, i tuoi devono essere così fieri di te. Sei una benedizione per questo piccolo quartiere.»

«Non dica così signora Choi, mi farà arrossire.» il ragazzo si grattò la testa nervoso.

«Non ci credo che tu sia cresciuto così in fretta e che presto te ne andrai, era ieri che ti insegnavo a leggere.» la signora Choi era l'insegnate della piccola scuola del quartiere. Lì tutti conoscevano tutti.

«Forse sarò a tanti kilometri di distanza ma sarò con voi sempre, proprio qui.» mise la mano sul suo petto proprio dove si trovava il cuore. Sarebbe stato come se un seme fosse stato piantato lì, avrebbe portato con sé quella pianta.

«So che sarà difficile ma troverà sicuramente qualcuno che amerà la sua cioccolata calda e i suoi biscotti fatti a mano, che gli chiederà di recuperargli i giocattoli confiscati dal signor Shin, ci sarà sempre qualcuno. La vita può sembrare solo un buco vuoto ma qualcuno sarà pronto a riempirla di emozioni sia brutte che buone.» disse il giovane, sorridendo.

«Non mento se dico che nessuno potrà sostituirti. Non dovremmo nemmeno cercare qualcuno di simile; ognuno è se stesso e lascia un segno buono o cattivo.» la sua voce era dolce come il miele ma era colma di malinconia «Quando tua madre ci disse di essere in dolce attesa facemmo i salti di gioia nonostante le nostre articolazioni sempre più logore. Non capitava che vi fossero neonati o bambini nel quartiere, ormai badavamo ai figli delle famiglie che abitavano nei quartieri vicini. Eravamo tutti felici, anche il signor Shin.»

Il ragazzo si sorprese e non lo nascose. Quell'uomo sembrava avercela con i bambini e in particolar modo con lui: confiscava i suoi giocattoli, gli diceva di star lontano dalle sue piante aromatiche e lo guardava sempre in modo torvo. Gli mancava solo un gatto dagli occhi rossi di nome Mrs.Norris e poteva essere la copia sputata del signor Gazza in Harry Potter.

«Crescendo sei sempre stato gentile e cortese con noi. Ricordo bene la nostra partita a carte e la tua vittoria.»

Ovviamente ricordava tutto, come avesse rimontato dopo circa metà partita sbaragliando gli avversari. Sarà stata la fortuna del principiante, ma mai si divertì così tanto a vedere la faccia esterrefatta della donna quando annunciarono la vittoria di Jungkook.

«Le ripeto che è stata la fortuna del principiante, non avevo toccato un mazzo di carte in vita mia.» confessò il più giovane.

«In questo incasinato e misero puzzle tu ne sei un pezzo. Ti chiediamo come riscatto a tutto quello che tu hai dato a noi di non restare qui a fare da badante ad una massa di anziani con qualche rotella in meno ma di realizzare i tuoi sogni.» la donna allungò uno scatolone.

𑁍Three o'clock𑁍 TaekookOnde histórias criam vida. Descubra agora