Commenti e riassunti degli anime (e non solo)

Commento a Yashahime 2: Prima e seconda puntata

Salve a tutti!

Con l'ultimo capitolo ne "Commenti e riassunti degli anime (e non solo)" avevo detto che non avrei più commentato né visto Yashahime, ma poi ho cambiato idea, visto che ormai devo sapere come continuerà perché sono masochista.
Così mi sono vista sabato scorso la prima puntata della 2 stagione e la seconda puntata ieri. Se ci saranno cose di cui vale la pena parlare pensavo di aggiornarvi con con capitoli apposti (come ho fatto poi con la prima alla fine della fiera). All'inizio pensavo di fare solo un mezzo commento alla prima puntata, però comunque ho visto che ho delle cose da dire, idem per la seconda, quindi tanto vale farci un capitolo.

Allerta spoiler: Se non avete visto le prime due puntate e non volete rovinarvi la visione, continuate a vostro rischio e pericolo. Darò per scontato che chi leggerà il capitolo abbia visto le puntate.

Sulla prima puntata non ho nulla critica particolarmente pesante da fare, perché serve come riassunto della serie precedente fondamentalmente. Poi vabbè ci sono stati due personaggi della vecchia serie, cioè Totosai e Jaken come comic relief, ma alla fine ci sta dai. Poi c'è il trailer della prossima puntata nel quale sembrava che volessero ripescare una vecchia idea, ovvero non so se ricordate "La donna che amò Sesshomaru", che era una puntata filler ma abbiamo visto la ripresa anche nella 1 stagione di idee di Inuyasha anche se erano filler. L'ho pensato visto che la gente veniva pietrificata e c'è una suora, elementi presenti anche in quella puntata lì.Però sono stati bravini dai e hanno sì fatto un misto de "La Sirenetta" e del mito di Medusa però molte storie riprendono elementi da altre storie e questo non mi dà fastidio. Una cosa che però non mi ha convinto: tralasciando che la suora capisci subito che è la donna serpente sotto mentite spoglie (un minimo di suspence non sarebbe male saperla creare, sapete?), è la ragione del suo rancore.Ci sta per creare un minimo di spessore al personaggio, però non capisco se la dea non potesse presentarsi con la sua vera forma. Non viene esplicitato però se proprio devi tramutarti perché non puoi farti vedere dagli umani nella tua vera forma, non trasformarti in un serpente di mare se sai della credenza dei paesani. Ammazzare un animale ingiustamente è barbarico, ma loro mica sapevano che eri tu, tesoro del mio cuore XD
Non è che il serpente di mare era un animale sacro alla dea, o almeno non viene detto, come succedeva nei miti grechi: offendi gli dei quando offendi persone del loro culto, ti credi al di sopra degli dei, offendi i loro simboli/animali/piante/ecc... sacri. Poi non so bene come funziona col shintoismo. Fatto sta che mi è sembrata una storia un po' debole. Potevano renderla un po' meglio.La cosa che mi ha fatto un po' esclamare "Come al solito devono mettere qualcosa che mi dà noia" è loro che si scordano di chiedere alla donna serpente informazioni su Bokusen'wo, che poi a questo punto, se è lo stesso Bokusen'wo della serie classica, e presumo di sì, facevano prima a cercare nuovamente Sesshomaru, tanto lo trovate sempre davanti a quel cazzo di albero XD
A proposito di albero, nell'anticipazione della 3 puntata si capisce che ora Setsuna ha il potere di tagliare qualsiasi cosa (per un attimo temevo fosse una nuova cicatrice del vento comprata su wish da come sembrava impostato l'utilizzo della sua nuova lancia nella 2 puntata, poi ho visto il filo rosso ed ero tipo "Fiù!"), qualcuno ha ipotizzato che sarà lei a salvare Rin.
Speriamo.
Poi non ne avevo parlato, ma nel trailer della 2 stagione si fa vedere un frame in un Moroha vede Inuyasha e Kagome. Ora, ci vuole ben altro per comprarmi. Finché non vedrò questa scena accadere davanti ai miei occhi io non mi illudo.Questi specchietti per le allodole non funzionano con me! Sappiatelo!
Mah, staremo a vedere anche se non credo che partendo da una 1 stagione non particolarmente riuscita a mio parere possano tirare fuori qualcosa di spettacolare. Ci vorrebbe proprio un miracolo.

Alla prossima,
Nikita!