You could be mine - parte due -

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"Ho bisogno di un altro drink," mormorò Emily, che quella volta si servì direttamente dalla bottiglia di whisky che Erin le aveva passato. Era lì da soli venti minuti e stava già pensando troppo. Troppo a tutto.

Con un po' più di coraggio in corpo, afferrò il polso sottile di Erin e la trascinò attraverso la folla, verso il divano, dall'altra parte della stanza dove gli occhi verdi di Duff si illuminarono come alberi di Natale una volta resosi conto di chi si stava avvicinando. 

"Ehi Slash, ciao Duff"

Slash rispose con un cenno del capo, mentre il biondo bassista continuava a osservarla con uno sfontato sorriso sulle labbra sottili. E le piaceva quella caratteristica propria di Duff; quel farla sentire speciale, sexy e desiderata... come una principessa.

Mandy sbuffò e si alzò dal bracciolo del divano logoro. Sprizzava gelosia da tutti i pori, e la noncuranza di Duff portò la rabbia della bionda a livelli esplosivi, tanto che, dopo una lunga occhiata di fuoco verso le nuove arrivati, se ne andò impettita mentre lo sguardo di Duff saettava lungo il corpo sinuoso di Emily, ammirandone quel suo stile da rockstar.

"Ehi Em... Erin," salutò entrambe le ragazze, ma tenne lo sguardo fisso sul sorriso raggiante di Emily.

Erin colpì scherzosamente il sedere di  Emily, che colta alla sprovvista, inciampò in avanti cadendo dritta sulle ginocchia di Duff, che lesto le avvolse un braccio attorno alla vita bloccandola a sé.

"Ops!"ridacchiò Erin prima di indicare il fidanzato, "C'è Axl, ci vediamo dopo!"

Sorrise dell'intento malcelato di farli incontrare e, perché no, magari finire anche insieme per davvero, e non riuscì a trattenersi dal sorridere. Erin le piaceva, le piaceva sempre di più e sì, in lei aveva trovato una vera amica.

"Potrei abituarmi a questo," sussurrò all'orecchio Duff, con alito caldo che odorava di vodka. Emily mosse un po' il sedere come a cercare la giusta posizione e sorrise sorniona nel sentirlo gemere.

"Non farlo o dovrò scoparti proprio qui. Non mi interessa chi ci sta guardando."

In risposta si morse il labbro inferiore e arrossì alla "minaccia" del ragazzo. Bevve il whisky tutto d'un fiato cercando di sembrare disinvolta e superiore. Voleva essere irresistibile per Duff.

Le strappò la bottiglia e la finì, versando in gola quel che rimaneva, e si asciugò la bocca con il dorso della sua grande mano lasciando che lei lo osservasse in silenzio. Aveva lunghi capelli biondi che incorniciavano il volto ed accarezzavano le spalle, e un sorriso per il quale morire. La pelle era lievemente baciata dorata e quelle labbra... quelle labbra rosa che chiedono solo di essere baciate.

Era già ubriaca? O Duff è sempre stato così bello?

Si sentì improvvisamente osservata. Un paio di freddi occhi blu la stavano fissando in cagnesco e se uno sguardo avesse potuto uccidere, sarebbe accaduto lì, in men che non si dica.

Mandy la stava fissando dall'altra parte della festa, infuriata, e parlottava animatamente con un'altra bionda, anch'essa intenta a squadrarla da cima a fondo.

"Terra chiama Emily!"

Si voltò di scatto trovandosi davanti Slash e Duff che ridacchiavano come idioti, in attesa di qualcosa.

"Che c'è?"

"Ti ho chiesto se volevi una pista", ripeté Slash, indicando con un cenno il vassoio sopra il tavolino. In bella vista c'erano cinque strisce di invitante cocaina finemente tritata che attendevano di essere inalate.

Le osservò per qualche secondo, combattutata sul da farsi perchè si era ripromessa di non ricaderci più.
Alzò lo sguardo in cerca di Axl, non voleva che il fratello la vedesse fare quel che stava per fare. Era sola e del ragazzo non c'era alcuna traccia; si chinò e tirò una lunga striscia, prima di appollaiarsi alla meglio sul grembo di Duff e sfrofinarsi la narice.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora