Va per la tua strada - Parte due-

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"E' qui la fottutissima festa?!"

Axl, Duff e il batterista biondo fuori di testa irruppero nel camerino, tenendo in mano varie bottiglie di alcolici. Axl si avvicinò alla sorellina avvolgendole le spalle con il suo braccio tatuato, reggendo una bottiglia di alcol in ogni mano.

Il ragazzo sorridente dai soffici capelli biondi balzò davanti a Emily, rubandole le bacchette dalle mani e facendole roteare abilmente tra le dita.

"Tu devi essere Emily! La bellissima sorella di Axl," disse, afferrandole dolcemente la mano delicata e posandole un bacio sul dorso, "Sono Steven, il batterista sexy."

Emily ridacchiò al gesto carino; era impossibile non sorridere con Steven, perché la sua felicità era contagiosa e perfino mentre Axl gli urlava contro, quel sorriso sciocco non lasciava mai il suo bel viso trasandato.

"Indietro Popcorn, mia sorella è off limits."

Emily spostò lo sguardo su Duff che la stava già fissando con un sorriso nervoso. Si morse il labbro inferiore, notando anche il modo in cui Izzy fissava il bassista biondo, prima che la sua familiare espressione vuota tornasse.

"Inizieremo tra cinque minuti, puoi per favore aiutarmi con i capelli?" Axl la strattonò per il braccio abbronzato, tirandola verso una sedia scassata e uno specchio sporco. Un pettine e un flacone mezzo vuoto di lacca per capelli erano tutto quello con cui doveva lavorare, ma era sufficiente.

Sistemandosi sulla sedia si lasciò preparare da Emily, che iniziò a tirare ciocche di capelli biondo fragola pettinandole all'indietro e annegandole nella lacca.

"Così..."

Emily lasciò andare una lunga ciocca di capelli rossi e socchiuse gli occhi verso il fratello maggiore, che le stava sorridendo attraverso il riflesso nello specchio, insospettendola non poco. Raccolse un'altra ciocca di capelli biondo fragola e tornò al lavoro mentre rispondeva disinteressata.

"Hmm?"

"In giro si dice che sei uscita Duff."

Emily si irrigidì, cercando di comportarsi con disinvoltura mentre tornava a pettinare i lunghi capelli rossi del fratello.

"Te lo sei scopato?"

"Will!" esclamò Emily, lasciando cadere immediatamente il pettine che teneva in mano e spintonando il fratello ficcanaso. Si domandò chi mai avrebbe potuto riferire una cosa del genere ad Axl, ma il solco scavato dallo sguardo di Izzy sulla propria schiena la portò a immaginare da chi potesse essere partito il tutto.

"Cosa! Sono tuo fratello, e dovrei proteggerti. Non voglio che tu faccia nulla con nessuno dei membri della mia band," il suo sorrisetto si trasformò in un'espressione ferma e severa, che non ammetteva replica alcuna. Emily aggrottò la fronte, sentendo la rabbia crescere prepotente.

"Non puoi dirmi cosa fare o con chi farlo," incrociò le braccia al petto e guardò Axl alzarsi lentamente dalla poltrona per affrontarla, faccia a faccia.

Emily era estremamente testarda e odiava sentirsi dire cosa fare. Il problema tra i fratelli era che Axl era anche lui maledettamente testone ed era solito darle ordini.

"Non lo conosci come lo conosco io, Emily. Stai lontana da lui," la avvertì, puntandole il dito dritto in faccia per intimidirla. Lei glielo spinse via, infuriata, ma prese un respiro profondo e gettò la spugna per dargliela vinta.

"Come vuoi, William. Siediti così posso finire," lo spinse di nuovo sulla sedia con un sospiro sconfitto, ignorando il fastidioso sorrisetto che suo fratello sfoggiava.

"Ragazzi andiamo! Ci siamo!"

Axl si alzò dalla sedia sgangherata e sorrise al suo riflesso nello specchio, i capelli biondo fragola arruffati e disordinati erano perfetti per l'esibizione tutta rock'n'roll. Scompigliò  quelli castani della ragazza, ringraziandola e insieme agli altri percorse il lungo corridoio stretto, fino al palco, dove la folla urlava in attesa.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Where stories live. Discover now