Di nuovo insieme - Parte due - Revisionato

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"Si, io... ehm, e voi chi siete?"

Il primo a entrare nella stanza fu un ragazzo magro e tatuato; le parole gli morirono in bocca appena notò i tre sconosciuti e la tensione che emanavano. Izzy lo riconobbe, era il chitarrista solista della band anche se il suo sguardo era fisso sulla splendida brunetta alle sue spalle.

Emily guardava incredula Izzy, con il cuore ormai fermo in petto. Erano passati cinque anni; cinque anni e lei aveva ormai smesso da un pezzo di pensare al musicista dell'Indiana che le aveva spezzato il cuore. E ora lui era lì, le era davanti e la guardava mentre il camerino piombava in un sordo silenzio.

Un mare di emozione la investì: felicità, eccitazione, amore, lussuria che lasciarono poi il posto a dolore, tristezza, abbandono e alla fine rabbia.

" Emily"

Volse l'attenzione verso l'altro dai capelli rossi, che non aveva neanche notato. Era suo fratello maggiore che, commosso, la guardava con un'insolita dolce espressione del viso.

Senza riflettere, Emily gli saltò in braccio lasciando che lui la stringesse tra quelle forti braccia tatuate. L'abbracciò, confortandola, mentre gli altri osservavano in religioso silenzio.

"Sei tu per davvero" mormorò Axl, accarezzandole i capelli scompigliati, in un gesto che soleva fare quando erano piccoli.

Emily chiuse gli occhi, felice, e pensò all'ultima volta che vide suo fratello. Aveva capelli più corti, allora, ma indossava la stessa bandana blu che portava in quel momento. Aveva perfino tatuaggi e appariva più magro dell'ultima volta, del giorno in cui fu lasciata in Indiana.

"Non posso credere che tu sia qui"

Un interruttore le scattò improvviso in testa e quel bisogno di abbracciarlo stretto svanì. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e Axl si scostò, osservandola confuso.

"Perché...? Avresti mai immaginato che sarei riuscita da sola ad arrivare a Los Angeles? O che magari fossi morta, lasciandomi a lui?"

L'atmosfera nella stanza divenne glaciale.

Axl inarcò le sopracciglia mentre un'espressione di incredulità gli si dipingeva in viso. Era incredulo. Incredulo che per davvero stava per deviare il discorso su di un piano prettamente familiare. Quasi tutti sapevano a cosa Emily si riferiva, quasi tutti fatta eccezione per Duff e qualche membro dell'altra band.

"Non fare così, Em. Sono per davvero felice di vederti" Axl provò ad avvicinarsi nuovamente alla ragazza, cercando di abbracciarla nuovamente ma Emily indietreggiò con le lacrime agli occhi, pronte a scivolarle via dopo averle trattenute per troppo tempo.

"Anche io sono felice di vederti, Will ma sarei stata molto più contenta di vederti cinque anni fa, quando ogni giorno era una merda" sibilò dandogli le spalle per non guardare quegli occhi verdi, carichi di tristezza. Sbattè il libriccino sul tavolo cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire e puntò poi verso la porta dove gli altri osservavano in silenzio. Si spostarono per lasciarla passare, ma non Oliver.

"Em..." le sussurrò, afferrandole il braccio ed Emily si fermò a guardarlo. Il suo migliore amico.

"Non seguirmi. Per favore" rispose guardandolo ferita, dritto in quegli occhi azzurri prima di allontanarsi da tutto e tutti.

Izzy rimase a fissarla mentre spariva dalla sua visuale. Mille pensieri si rincorrevano nella testa.

"Che cosa cazzo significa tutto questo?" domandò Duff, volgendo lo sguardo verso Axl in attesa di una spiegazione. Il ragazzo, in risposta, passo una mano tra i capelli con evidente nervosismo.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum