Happy birthday- parte quarta -

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Emily inciampò su di una radice d'albero che sporgeva dal terreno, andando dritta contro la schiena di Izzy. Troppo assorta dal ricordo di quel compleanno di tanti anni fa, non si era accorta che Izzy si era fermato. Cercò di nascondere il rossore delle gote dovuto a quei pensieri piccanti e lo guardò negli occhi.

" Sei già sballata?" chiese scherzosamente, osservandola divertito.

"Non sapevo che mi avresti portato a fare un'escursione! " disse oltrepassando il chitarrista per vedere dove l'aveva condotta.

Erano in piedi ai margini della foresta, a poche decine di metri dal dirupo oltre il quale s'ergevano le lussureggianti Traverse Ranges, bellissime montagne lungo la costa occidentale della California, che Emily non aveva mai avuto occasione di esplorare. E tutto da quella prospettiva si tingeva di verde; le alte querce e i pini rendevano inoltre l'aria intorno a loro fresca e frizzante.

"Ti piace?" le chiese Izzy mentre, tirata fuori dalla tasca una canna, la osservava che, ferma di spalle al ragazzo, non riusciva a distogliere lo sguardo dal meraviglioso paesaggio che aveva di fronte.

"È sbalorditivo."

Con un delicato sorriso a tenderle le labbra, si voltò verso Izzy che finalmente ebbe modo di guardarla in volto. Era bellissima, sopratutto quel giorno che indossava un vestitino diverso dal solito... piu femminile.

E fu allora che vide il quel sottile segno sulla fronte; fino a quel momento non avevano avuto modo di parlarne, anche perché Emily si era rifiutata di vedere chiunque, quella settimana.

"So che è lì, non devi fissare," disse per sdrammatizzare e si avvicinò a un grosso tronco d'albero caduto, sedendocisi mentre lui faceva lo stesso. Izzy accese lo spinello e ci soffiò sopra.

"Cosa é successo?"

"Dovresti sapere cosa è successo... ne parlano tutti ormai," sbuffò Emily evitando di guardarlo negli occhi e giocherellando con le dita intrecciate prima che le passasse lo spinello,

"Voglio sentirlo da te," le sussurrò posandole due dita sotto il mento costringendola a incorciare il suo sguardo anche se per poco.

"Te ne sei entrato nel locale. Quel tipo losco con il cappotto lungo è tornato, ha detto che era tuo amico. Quando ho provato ad entrare anche io, mi ha afferrato. Mi ha sbattuto la testa contro il muro, e ... beh, Axl è uscito prima che potesse ferirmi davvero "disse tralasciando alcuni dettagli. Izzy serrò i pugni con rabbia restando per un momento in silenzio.

"Non è mio amico," disse infine a denti stretti.

"Ma tu lo conosci," aggiunse lei, guardando il chitarrista.

"Lo conosco. È una specie di ... socio in affari."

Sbuffò spazientita alla spiegazione vaga fornitale, e non voleva litigare con lui quel giorno.

"Un socio in affari? Di cosa? Sei un criminale? Sei un magnaccia? Uno spacciatore? Una puttana? Che cazzo... spiegati!"

" Non voglio entrare nei dettagli e non voglio coinvolgerti "

"Mi ci hai già coinvolto,, stronzo! Lui sa chi sono, sa chi è mio fratello! Quell'uomo mi avrebbe violentata .. perché sapeva che ti avrebbe fatto male!" esplose balzando in piedi e spintonandolo per allontanarsi da lui, lasciando cadere nell'erba la canna che stavano fumando.

Era sempre stato coinvolto, Izzy, in giri loschi, anche quando erano adolescenti, ed Emily era stufa marcia di essere trattata come una bambina alla quale nascondere la verità.

Izzy rimase in silenzio osservandola mentre i raggi del sole giocavano con le sue ciocche color cioccolato, riflettendo le sfumature di un bel rosso molto simile a quelle del fratello.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Where stories live. Discover now