Il bacio di mezzanotte - Parte Due -

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Izzy la guardò intensamente, con il cuore che batteva rapido e i palmi delle mani sudati.

Da quando si erano rivisti, si erano baciati solo una volta, quando il chitarrista l'aveva sorpresa baciandola nel bagno del suo appartamento. Non ne avevano parlato, ma nessuno dei due aveva smesso di pensarci, e ora avrebbero dovuto farlo di nuovo... davanti a tutti. Emily era grata che almeno suo fratello non fosse lì seduto, tra loro.

In quel momento erano tutti presi a scherzare sul bacio tra ragazze e a Emily andava bene così, perché sapeva che non avrebbero prestato più di tanta attenzione a lei e Izzy. Era in piedi proprio di fronte a lui che la osservava da seduto, e Em si inginocchiò facendosi spazio tra le gambe divaricate del chitarrista, che viso a viso, potette sentire il respiro corto e l'alito caldo di whisky della ragazza.

Emily colmò la distanza baciandolo. Le loro bocche si fusero e le labbra presero a muoversi in sincronia, mentre il mondo attorno a loro scompariva pian piano.

Sembrava come se fossero tornati in dietro nel tempo, all'interno della Trans Am nera, custode mi mille baci.

"Ok, ok. Obbligo finito, Em" esordì Duff rompendo l'incantesimo tra i due.

Emily interruppe il bacio e si alzò in piedi, leccandosi le labbra gonfie con un timido sorriso. Izzy, a sua volta, si morse il suo labbro inferiore fissandola; era stato fantastico. Era stato come la prima volta, nel 1977.

Duff allungò la mano nel tentativo di prendere la sua e tirarsela di nuovo in grembo, ma lei si scostò continuando a fissare il chitarrista dai capelli corvini.

"Izzy, obbligo o verità?"

"Obbligo," Izzy non esitò mantenendo costaste il contatto visivo con Em.

Gli sorrise in risposta, ignorando gli sguardi curiosi di Duff mentre gli altri ragazzi erano concentrati sulle varie bottiglie alcoliche che una ragazza magra e dall'aspetto esotico aveva appena portato; Slash stava praticamente sbavando su di lei.

"Ti obbligo ad abbandonare questo gioco e fumare una canna con me." Gli occhi verdi di Emily brillavano di una luce tentatrice, mentre pronunciava quelle parole in un sussurro. E Izzy non potè non accettare.

Si alzò dal divano senza una parola e le fece strada verso la porta scorrevole sul retro. Duff si accigliò osservandoli curioso, prima di afferrare una nuova bottiglia di vodka e scolarsela.

Emily fu sorpresa nel sentire le dita di Izzy stringere le sue per la seconda volta, quella sera, perché pensava che avrebbero fumato nel retro della casa, come molti altri degli ospiti della festa. La guidò attraverso l'erba alta e gli arbusti, costeggiando l'abitazione; era completamente buio da questa parte della casa, finché lui non accese una piccola candela che poggiava su un minuscolo tavolo all'aperto. C'era anche una sedia che Emily non aveva nemmeno visto, fino a quando non fu illuminata dalla candela del tè profumata alla vaniglia.

"Puoi sedere qui" indicò la sedia pieghevole nera appoggiata contro l'esterno della Hell House e la ragazza ci si lasciò cadere infilando poi una mano nel suo reggiseno di pizzo nero, dal quale tirò fuori una bella canna di Marijuana. L'accese e ne aspirò un po' prima di passarla al chitarrista, in piedi di fronte a lei. Soffiò la densa nuvola di fumo grigio nella notte Losangelina, osservandola disperdersi nel cielo scuro sopra di loro. Ci fu un momento di silenzio quando Izzy prendeva una boccata di fumo e osservava i bellissimi occhi verdi della ragazza bruna concentrati su di lui.

"Quindi immagino che tu non mi odi più, eh?"

Voleva che suonasse come uno scherzo, ma il tono ne uscì tutt'altro che scherzoso. Le sopracciglia di Emily si inarcarono in un misto di divertimento e incredulità, mentre riprendeva la canna dalle dita sottili del chitarrista.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Where stories live. Discover now