XXI

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"Non credi che dovremmo parlare di quello che è successo stamattina?" Disse Dave avvicinandosi a Gwen,a testa bassa e con le mani nelle tasche dei suoi bermuda cargo di jeans.
Anche lei non riusciva a guardarlo in faccia e l'atmosfera tra loro si stava facendo particolarmente fredda.
"Più tardi. Ok?" Disse lei.
"Ok." Dave strinse le spalle,toccandosi il collo con la mano sinistra,di cui Gwen per un attimo intravide le vene. Lei aveva una specie di ossessione per le mani e quelle di Dave,con le dita lunghe piene di anelli e sempre arrossate per il freddo,che si intravedevano da quella maglietta a righe nere e grigie,di cotone,ancora a maniche lunghe(dato che,essendo esile,sentiva sempre freddo),le piacevano particolarmente.
"E andiamo Gwen,è Dave Ronald! Quello che quando avevate 6 anni si è scaccolato e ha conservato le caccole in un sacchetto! Non possono piacerti le sue mani!" Pensava Gwen mentre appunto le fissava,toccandosi il labbro.
Le collane,il marsupio,l'orecchino,il cappellino..."scherziamo?" Pensò ancora una volta.
"Attenta!" Urlò Dave.
Intenta a osservarlo,Gwen stava quasi per sbattere contro un palo e menomale che lui l'aveva afferrata.
"Ti senti bene?"
"Come? Ah si. Oddio no! Mi sto trasformando in Lucy!"Disse lei,nascondendosi il viso con la mano.
"Grazie eh!" Urlò Lucy da dietro.

Nel frattempo Tom pensava tra se e se sempre ad un discorso più conciso e diretto possibile da fare a Linda.
"Io non ti amo più! No...Mh...io non provo più le stesse cose per te! No...che palle! Come glielo dico?!!"
"A che pensi?" Gli chiese Linda.
"Niente di importante." Rispose lui.
"Per quanto riguarda quello che mi hai detto prima,anch'io dovrei dirti una cosa."
"Davvero?"
"Si."
"Possiamo parlarne stasera se vuoi?"
Linda annuì e gli afferrò la mano,intrecciando le dita tra le sue,così lui accennò un sorriso.
"Bene. Sarà molto più difficile di quanto pensassi." Pensò nuovamente Tom.

Dopo esattamente tre ore,la Harris,con un fischietto(prima o poi capiremo da dove venivano questi così che tirava fuori da un momento all'altro),attirò l'attenzione di tutti per dirgli che avrebbero avuto a disposizione 2 ore e mezza per fare shopping in via del Corso ed esattamente alle 19:00 si sarebbero dovuti trovare dove avevano pranzato,in piazza del Campidoglio,che si trovava in fondo(molto in fondo)alla via.
"Penny!" Urlò immediatamente Gwen,vedendo Dave avvicinarsi verso di lei,sicuramente per parlare.
"Dimmi Gwen."
"Noi cinque non dovevamo andare da Zara prima?" Continuò ad urlare.
"Da Zara(Gwen schiaccio il piede di Penny e sbarrò gli occhi)...a comprare quel jeans che mi piaceva!"
"Ahhhh si,da Zara..." Disse Pen alzando il tono della voce vedendo Dave avvicinarsi.
"Prendi Lucy e andiamocene,prima che Dave riesca a raggiungermi." Bisbigliò Gwen.
"Si."
"Peterson,tu vieni con me." Disse Gwen,prendendo a braccetto Lena e successivamente anche Bea,la quale stava parlando con Evan.
"Scusa,cose tra ragazze." Aggiunse lei rivolgendosi a lui.
"Luce!" Urlò Penny nel frattempo.
"Perché gridi?" Disse Lu.
"Andiamo da Zara solo noi cinque,è un'emergenza."
"Mh...ok." Disse Lu perplessa,voltandosi verso Mike.
"Vai,tranquilla!" Disse lui.
"A dopo." Aggiunse lei.
Così le K raggiunsero Zara e iniziarono a prendere,lasciare,provare e mettere da parte una cinquantina di vestiti. Quella che faceva avanti e indietro più spesso dai camerini era Gwen,nel panico a causa della situazione con Dave.
"Perché sei così agitata? Di solito non ti comporti così." Disse Bea a Gwen,mentre si trovavano nel reparto borse.
"Agitata? Ti sembro agitata forse? Io sono calmissima!" Disse Gwen,prendendone sei,di sei modelli diversi.
"Non è che Dave..."
"No. Dave no. Smettila."
"Dico soltanto che forse non è quello che hai sempre pensato che fosse e forse,ripeto,questa cosa ti piace,ma ti spaventa un po'."
"Secondo me dovresti dargli una chance." Disse Lena,appena arrivata nel reparto,con un capello da pescatore giallo in testa.
"Ti sta bene." Le disse Gwen.
"Non cambiare discorso." Aggiunse Bea.
"E va bene! Si,lo ammetto,mi è piaciuto il bacio e sto iniziando a notare dei suoi particolari a cui non avevo mai fatto caso prima."
"Hallelujah!" Esclamò Lena.
"Ma cosa? Andiamo Lena...è Dave! Dave Ronald! Quel bambino impacciato e sporcaccione che una volta ha "defecato" sullo scivolo del parco per non farci salire nessuno."
A quanto pare Dave non era stato un bambino tranquillo.
"Ma è successo una vita fa! Non ha più 6 anni e nemmeno tu." Disse Bea.
"Lo so ma..."
"Niente ma. Adesso tu finisci di provare le ultime cose,paghi sotto la mia sorveglianza e appena usciamo da qua vai a parlare con lui. Capito?"
Disse Lena,trascinando Gwen fino al camerino.
"Che palle!" Sbuffò Gwen entrandoci dentro.

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