XVI

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Le stanze dell'hotel erano stupende:tutte moderne,con i muri bianchi,piene di luci a soffitto(come quelle della hall),il pavimento in legno(sempre come quello della hall) e un bagno enorme,con la vasca che poteva anche diventare una doccia,avendo le brandine scorrevoli. Inoltre,entrando dalla porta,di lato,c'era solitamente un attaccapanni o un mini-sgabuzzino,con uno specchio intero e,continuando all'interno della stanza,c'erano sicuramente delle tende altissime(dal lato del balcone) e un comò gigante,sotto al quale si trovava il frigo bar e sopra al quale c'erano una tv ed un altro specchio più piccolo. Infine vi erano,come al solito,i letti,i comodini,le lampade,ecc...tutto perfettamente abbinato nei minimi dettagli.
E mentre Luce era coricata sul letto,a pancia in su e osservava la stanza da quella prospettiva(forse la più chiara),si chiedeva come mai la gente,invece di costruire tutti quegli Hotel e quelle piscine,non usasse quei soldi per altre questioni:tipo...la fame nel mondo? La povertà? I cambiamenti climatici? No,vero? Non sia mai fare qualcosa di utile.
Poi Lu si girò,guardò il costume che aveva lì vicino(che la stava fissando da un'ora),sbuffò e disse:"Va bene,ho capito!"
Così lo prese e andò in bagno a metterselo.
Poi,uscita dal bagno,si andò a mettere davanti lo specchio sul comò ed iniziò a toccarsi i rotolini sulla pancia e sui fianchi.
Quella vocina iniziava a farsi sentire.
"Brava Luce,complimenti! Hai sgarrato ancora.
Possibile che tu non riesca a fare una cosa buona nella tua vita? Ma tanto non ci riuscirai mai,non potrai mai perdere peso perché sei debole e troppo dipendente dal cibo. Si,esatto,è così:Tu non vali niente! Ecco perché Tom non ti guarda,preferisce stare con un'oca come Linda piuttosto che con te. Ma come biasimarlo:lei non ha i tuoi fianchi,il tuo sedere piatto,il tuo interno-coscia,la tua cellulite. E lei ha ragione:come fai a farti vedere in giro così?
Copriti! Non farti vedere. Copriti! Quand'è che ti sentirai mai all'altezza? Anzi,quand'è che "sarai" mai all'altezza? Tutti si stanno facendo le loro esperienze e tu sei ancora qui,davanti ad uno specchio. Idiota!"
Lucy si era messa le mani in testa,ma quella vocina non andava via.
"Ti prego,smettila!" Diceva ad alta voce,ma niente.
"Inutile! Stai anche parlando da sola? Come farai adesso a metterti in costume davanti a quelli? Quando ti butterai in acqua farai venire un terremoto e ti sfotteranno. E Tom? Cosa penserà di te Tom? Sarà disgustato."
"Basta! Ti prego!" Continuava a ribadire lei.
"E tuo padre? Che delusione che sei. Se tuo padre fosse vivo,cosa penserebbe di te? Pensi che sarebbe contento? Non potrebbe nemmeno presentarti agli amici. Si vergognerebbe a morte di te,perché sei soltanto una balena."
Luce continuava a premere i pugni sulle tempie,finché non iniziarono a scenderle delle lacrime dagli occhi e in un attimo si ritrovò con la testa tra le ginocchia(che erano bloccate dalle braccia),seduta sul pavimento.
"Tutto bene Lu?" Disse una voce.
Lucy alzò gli occhi,pieni di mascara sciolto e si girò.
Mike era dentro la stanza,che la stava fissando con una faccia scioccata,ma allo stesso tempo impietosita.
"Che ci fai qui? Come sei entrato?" Gli chiese lei,mentre cercava di togliersi il mascara sbavato dagli occhi e si metteva una maglietta che si trovava sul pavimento.
"Scusami,davvero. Se avessi saputo di trovarti in queste condizioni,non mi sarei azzardato ad entrare."
"Va tutto bene,lascia stare." Disse lei,iniziando a togliere alcuni vestiti sparsi qua e là.
"Comunque non so come abbia fatto Dave ad attraversare i balconi. È quasi impossibile scavalcarli."
Lui cercava di cambiare discorso e smorzare un po' la situazione,ma Lucy non lo ascoltava e continuava a sistemare.
"Ti fermi un attimo?"Le disse lui,avvicinandosi a lei e prendendole il pantaloncino che aveva in mano.
Luce aveva gli occhi così stanchi e lucidi,ma comunque bellissimi,nonostante fossero circondati da quell'alone nero.
"Oh!" Disse lui a voce bassissima,quasi sussurrando e sfiorandole le guance ancora un po' bagnate,come per cercare di ripulirle.
"Come stai?"
Non gliel'aveva mai chiesto nessuno in modo così sincero.
"Benissimo." Disse lei fingendo un sorriso e lasciando il pantaloncino.
"Dico davvero. Va tutto benissimo. Ti sarò sembra una stramba,ma non lo sono. È che a volte mi vengono questi mental breakdown. Ma ora è tutto passato. Forza! Andiamo in piscina?" Gli chiese poi,prendendo in mano un asciugamano che si trovava appoggiato su un comodino e dirigendosi verso la porta;ma lui restò immobile.
"Che fai quindi?" Ribadì Lucy.
Lui le tirò una tuta,che era appoggiata sul letto, in faccia e le disse:"Mettitela. Io avrei un'altra idea."
-
Nel frattempo,Dave(ancora con la maglietta addosso),era coricato in uno dei lettini,con degli occhiali da sole ed era intento a fumare.
Penny e Lena sembravano delle spugne,infatti si erano scolate tutto il Rum;Gwen cercava in tutti i modi di evitare che Evan(il quale era seduto tra lei e Bea nell'idromassaggio)non si avvicinasse troppo,soprattutto davanti a Bea. In tutto ciò,Klea era da sola,in un angolo,intenta a guardare la scena di Linda che,come sul bus,cercava di "cavalcare"(cavalcare si può dire? O è troppo osceno? Va be,mettiamolo lo stesso.)Tom,ma da parte sua non c'era il men che minimo sforzo.
"Che hai?" Disse Linda poggiata a cavalcioni su di lui.
"Niente." Rispose lui,guardando da un'altra parte.
"Sicuro?"
"È che stasera non mi va."
"Non ti va? Stai scherzando? Dicevi così anche quando cercavo di avvicinarmi sull'autobus. Tom,non sono stupida! Fino ad un mese fa mi pregavi e strapregavi di stare con te,quando avevo i miei dubbi e adesso? Cos'è cambiato?"
Lui continuava a non riuscire a guardarla in faccia.
"Mi puoi guardare almeno?" Disse Linda spostandogli il viso verso di lei.
"Devo andare in bagno,scusa."
Tom si spostò,nuotò fino alla scala della piscina ed uscì,dirigendosi verso Dave.
Linda era basita,perciò decise di andare da Klea.

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