XVII

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"Dave,puoi almeno darmi una mano?" Diceva Tom,ormai fuori dalla piscina,mentre cercava di reggere Dave in piedi.
"Che cos'è quella? Guardaaaa! Un faro!" Disse Dave,guardando ed indicando il tetto.
Tom alzò lo sguardo,per vedere cosa ci fosse e fu così che vide una specie di luce,forse una torcia accesa.
"Ma che diavolo...?" Pensò Tom,ma quando si avvicinò un po' di più,riuscì a vedere Luce e Mike,con dei cucchiai e delle scatole in mano.
Tom rabbrividì e sentì di nuovo quella specie di bruciore allo stomaco,che aveva sentito durante la ristrutturazione,sul bus e anche quando erano fermi all'autogrill.
"Ma è la tua Luce?" Gli chiese Dave,toccandogli il viso con l'indice.
"Ahh...levati Dave! Non è la mia Luce,smettila! Andiamo!" Tom gli spostò la mano e andò a passo veloce verso la porta,attraverso la quale erano usciti prima.
"Mi dispiace amico,ma l'hai voluto tu. È inutile che fai quella faccia!" Aggiunse Dave,ormai dentro la stanza dei ragazzi,coricato sul letto.
Tom gli tolse le scarpe,gli mise vicino(sul comodino)un pezzo di panino(avanzato dal viaggio in autobus),delle patatine,dell'acqua e un'aspirina e uscì dalla stanza.
"Oh cazzo!" Disse Tom,a bassa voce,vedendo Guerrero.
"Davis! Ti chiami Davis vero?"
"Tom Davis,si prof."
"Dove stai andando?"
"Fame chimica. Stavo cercando un distributore."
"Lo sai che non puoi uscire dalla stanza a quest'ora?"
"Ha ragione,mi scusi."
"E i tuoi compagni?"
"Dormono. La chiave oggi toccava a me tenerla."
"Mh...va bene. Torna in stanza. Io vedo se trovo un distributore e ti porto qualcosa,va bene?"
"Grazie prof!"
"Figurati!"
Tom rientrò in stanza e quando capì che Guerrero era andato via,chiamò immediatamente Evan,il quale però,essendo sicuramente in acqua,non rispose.
"Devo avvisarli subito!" Pensò Tom.
Così uscì dalla stanza,sperando di non incontrare di nuovo il prof e sgattaiolò nella piscina.

"Evan,scusa se ti ho illuso. Ma quello che c'è stato tra noi è stato uno sbaglio. Possiamo far finta che non sia mai successo niente?"
"Uno sbaglio? Stai scherzando vero?"
"No. Davvero,perdonami,ma questa cosa avrebbe troppe conseguenze. Non posso rischiare."
"Ma quali conseguenze?"
"Diciamo che qualcuno a cui tengo ha un debole per te ed io non posso farle una cosa del genere."
"Quindi mi stai dicendo che preferisci precluderti di essere felice,per fare felice qualcun altro?"
"No. Sto semplicemente dicendo che non vale la pena far soffrire quella persona per questo."
Disse Gwen ad Evan,mentre stavano parlando in disparte,a bordo piscina.
"Quindi per te cos'è stato quello che abbiamo avuto?"
"Un flirt e basta."
"Sai che ti dico? Fai come vuoi!"
Evan se ne andò incazzato,lasciando Gwen da sola e tornando nuovamente nell'idromassaggio,accanto a Bea.
Non sopportava di essere rifiutato,men che meno di avere torto o di perdere una scommessa,specialmente con quel novellino di Mike. Cioè,andiamo! Mike Wilson non poteva avere la meglio su di lui. Doveva fare qualcosa a riguardo...
Così prese Bea,sicuro che fosse lei la ragione per cui Gwen l'avesse rifiutato e decise di farsela.
Evan si avvicinò a Bea(la quale era brilla),appoggiando il gomito nella parte dell'idromassaggio dove lei aveva la schiena ed iniziò a parlarle,accarezzandole le spalle.
"Sai Bea...Aspetta,ti chiami Bea giusto?"
"Mhmh..." Annuì lei,tutta eccitata a causa delle dita di lui che continuavano a scendere e salire per la schiena.
"Stasera avevo proprio intenzione di parlare con te. Dopo la ristrutturazione ho capito che sei davvero carina e disponibile,così ho pensato:perché non provarci?"
"Provarci? Con me?"
"Si,con te."
"Ma vuoi soltanto parlare?"
"In realtà pensavo più ad una cosa del genere..."
Evan scese ancora di più la mano,che stava ancora accarezzando la schiena di Bea,sotto il suo fondoschiena. Così,la prese per le cosce e se la mise a cavalcioni su di lui. Poi,con una mano iniziò ad accarezzarle la coscia e con l'altra la parte alta del reggiseno.
Ad un certo punto,lei iniziò a muovere il suo bacino avanti e indietro sul suo,finché non sentì una presenza da sotto,che si faceva sempre più dirompente. Fu in quel momento che Evan decise di baciarla appassionatamente;e più lui affondava la lingua e lei ricambiava,più lei continuava a muovere quel bacino e lui le stringeva i glutei,avendo ormai spostato le mani lì. Poi lui iniziò a baciarle il collo,leccandolo e lei iniziò a gemere,piano piano,dato che l'acqua rendeva tutto sempre più eccitante.
In tutto ciò,Gwen osservava la scena disgustata,così decise di uscire fuori.
"Che ci fai qui?"
"Avevo bisogno di respirare,dato che lì dentro stanno consumando tutto l'ossigeno.
Tom,ti senti bene?" Disse Gwen a Tom,vedendolo tutto affannato.
"Si." Disse lui,abbassando la schiena e mettendosi le mani sulle ginocchia.
"Cioè in realtà no. Dobbiamo andarcene. Guerrero è sveglio e gira per i corridoi. Mi ha già beccato,ma gli ho detto che avevo fame e lui si è offerto di cercare qualche distributore. Ma non ci metterà molto e quando tornerà nella mia stanza per darmi del cibo,capirà tutto. Anche perché lì dentro c'è soltanto Dave mezzo morto."
"E Mike?"
"Credo sia con Luce. Mi è sembrato di vederli poco fa sul tetto." Disse Tom,cambiando immediatamente espressione.
"Mh...capisco. Dai,vieni,aiutami a farli uscire."
Gwen fece cenno a Tom di entrare,così entrambi avvisarono gli altri e tutti insieme uscirono dalla piscina.

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