XX

6 1 0
                                    

"Mi dispiace."
"Ti dispiace? Non me ne faccio niente del tuo dispiacere!" Diceva Linda mentre strappava il volantino dell'hotel che aveva in mano.
"Guarda che se il tuo ragazzo vuole lasciarti non è colpa mia,quindi dovresti calmarti."
"Calmarmi? Pff...dovrei calmarmi per giunta?!
Siamo stati insieme 2 anni...DUE! E lui pensa di buttare tutto all'aria così?"
"Beh,sinceramente tu stavi facendo la stessa cosa qualche settimana prima della gita. Se non fosse stato per la gelosia causata da Luce,non saresti mai tornata con lui."
"Mi sa che anche stavolta quella balena avrà contribuito a questo cambio d'idea improvviso di Tom. Hai visto come lo guarda? Gli sbava praticamente dietro dalla festa. Solo che non mi aspettavo di certo una qualsiasi reazione da parte di lui. Andiamo! È Luce! Quella babba allegra che ha paura pure di mettere un piede fuori dalla porta;lei non può fregarmi il ragazzo!"
"Effettivamente avevo sentito Dave dire il suo nome,ma non pensavo che si trattasse di questo."
"Ecco! Lo sapevo! Che diceva su di lei?"
"Non l'ho sentito. Ho capito solo "Luce"."
"Sei inutile Klea! INUTILE!"
"Ti ricordo che sono stata io a dirti che Tom ti vuole lasciare. Non sono poi così tanto inutile."
"Ok,ma potevi spiare meglio. Apri bene le orecchie la prossima volta."
"Va be..."
Linda e Klea stavano parlando in un angolo,vicino all'entrata dell'hotel e Linda,per il nervoso,non riusciva a smettere di pettinarsi i capelli,con una mini spazzola che aveva preso dalla borsa.
"Rischi di rimanere pelata se continui così."
"Zitta!" Urlò Linda,facendo sobbalzare Klea,nonostante le stesse parlando a 50 cm di distanza.
Entrambe,in seguito,si diressero verso l'autobus e salirono,dato che Guerrero le aveva chiamate per andare via.
Linda,dopo quello che Klea le aveva raccontato,ignorò Tom per tutto il viaggio,cosa che però non allarmò particolarmente lui:per una volta che quel trapano avesse smesso di funzionare,meglio approfittarsene!
La prima tappa fu il Foro Romano,un'area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio,Via dei Fori Imperiali e il Colosseo,costituita dalla stratificazione dei resti di quegli edifici e monumenti che per gran parte della storia antica di Roma rappresentarono il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma, oltre che il centro nevralgico dell'intera civiltà romana. La guida incaricata per l'intera gita si chiamava Clarissa,una ragazza alta,sulla trentina,con i capelli biondi e mossi,raccolti in una coda di cavallo,vestita con un vestito corto a fantasia floreale fucsia e che portava degli occhiali da sole molto grandi,color prugna. Mentre lei parlava,Tom non poteva fare a meno di pensare che avrebbe dovuto dire tutto a Linda,dato che illuderla di provare ancora dei sentimenti per lei non sarebbe stata la soluzione. Nel frattempo era particolarmente infastidito dal vedere Lu e Mike sempre attaccati come due calamite:scherzavano,ridevano,parlavano all'orecchio,si scambiavano gli zaini e insomma,lui non le staccava gli occhi di dosso. Tom non poteva nemmeno avvicinarsi a lei,anche perché,inoltre,c'era sempre qualcuno che si mettesse in mezzo:o che si trattasse di Mike o di Gwen che scappava da Dave o di Linda o di Klea da parte di Linda,fatto sta che Tom era sempre più lontano e Mike sempre più vicino.

"Alt!"
"Si?"
"Acqua!"
Lucy si girò di spalle.
"La tasca piccola!"
"Presa!"
Mike prese la borraccia dallo zaino di Lu e gliela diede.
"Grazie!"
"Prego!"
"Ma quella quando la finirà di parlare?" Disse Mike(riferendosi a Clarissa),sedendosi su una panchina di legno che si trovava tra un reperto e l'altro.
"Andiamo Mike,sta soltanto facendo il suo lavoro,poverina!"
"È vero,ma sto iniziando ad odiare la sua voce."
"Odierai anche la mia quindi,dato che parlo sempre."
"Forse."
"Ottimo." Lucy bevve un sorso d'acqua.
"Certo che però,stavo pensando,che è un peccato che qui non ci siano resti di persone come a Pompei. Cioè tipo l'anno scorso ci sono stata con la classe e c'era una specie di statua di una ragazza pietrificata e tante altre simili. Ho visto anche il film,dove la protagonista era morta ricoperta dalla lava,abbracciata ad uno dei suoi due spasimanti."
"Effettivamente verrebbero da farsi più film mentali,vero?"
"Esatto! Che poi non capisco tutti quei film,a proposito di spasimanti,dove la ragazza fa tutta la difficile e la combattuta. Cioè se io avessi più di un ragazzo che mi venisse dietro,penso che starei lì,seduta,con un drink in mano,a guardarli litigare per me. Dalla serie(Lu si tiro i capelli indietro e mise le mani sotto il mento,sbattendo le ciglia):scannatevi pure,io sono troppo per voi."
"Si,come no. Conoscendoti staresti più male di loro e finiresti per non sceglierne nessuno per paura di ferire l'altro."
"Mi stupisci Signor Wilson! Sono così prevedibile?"
"Leggermente."
Lucy porse a Mike la borraccia,per riposarla nello zaino e si girò di nuovo.
"È che se mi ci impegno e se ci tengo,non ci metto molto a capire com'è fatta una persona,specialmente una come te."
"Stai dicendo che sono scontata?" Disse Lu,ancora di spalle.
"Sto dicendo che ci tengo a te."
Mike l'aveva detto senza nemmeno accorgersene,mentre Lu(tutta rossa)sbarrò gli occhi,ma non disse nulla,forse perché l'affrontare quell'argomento li avrebbe portati dove lei non sarebbe voluta arrivare,
nemmeno con il pensiero e soprattuto non lì in quel momento. Così quando Mike richiuse la tasca(il quale inoltre non aveva aggiunto altro),lei disse di andare con il gruppo,il quale si era già allontanato abbastanza e lui la seguì.
Dopo un'ora di "esplorazione",Clarissa disse che sarebbe stato opportuno fare la pausa pranzo,dato che avrebbero avuto molte altre tappe da fare nel primo pomeriggio e andò con Guerrero e gli altri prof a prendere dei sacchetti con il pranzo a sacco,da distribuire a tutti alunni.
Dopodiché tutto il gruppo uscì dal foro e si diresse verso piazza del Campidoglio.
I ragazzi erano a gruppi,chi in piedi,chi seduto a terra e chi su degli scalini in pietra,ai piedi di uno dei tre edifici.
"Panino e acqua? Che lusso!.."
"Zitta Gwen! Potrebbero sentirti!"
"E allora Pen? Hai paura che GG mi senta? Auguri!"
"Che acide che siamo oggi! Che hai?"
"Nah niente."
"C'entra forse un certo Ronald?.."
"Shhh!! Non nominarlo!"
"Quanto ti piace da 1 a 10?"
"-2."
"E dai! L'abbiamo visto tutti quello che è successo sull'ascensore."
"Che c'entra? Mi sono fatta prendere dal momento."
"Continua pure a prenderti per il culo,ma non illudere quel poveretto,lo sai che ci tiene troppo a te e non se lo merita.
Capisci ciò che vuoi veramente,non perdere tempo e vattelo a prendere."
"Potrei dirti lo stesso."
"In che senso?"
"Tu e il grande G..."
"Non è la stessa cosa."
"Quasi."
"Che dici Gwen? Ha trent'anni ed è il mio professore."
"Tecnicamente non è il tuo professore,è soltanto uno dei tanti docenti di questa scuola. Per quanto riguarda l'età,ti ricordo quel film in cui la protagonista aveva 17 anni e quello di cui s'innamora ne ha 40? Non è impossibile!"
"Ti sei risposta da sola:quello era un film;credo che sia molto più probabile che mio padre mi uccida se solo dovesse venire a sapere una cosa del genere."
"Questo è vero. Tuo padre fa anche il poliziotto! E se gli dovesse sparare?" Disse Gwen ridendo.
"Ti sparo io cretina! Mangia e sbrigati,che pomeriggio abbiamo dello shopping da fare e ti voglio carica."
"Hai ragione! Si ma non va bene,mia madre mi butta fuori stavolta,non posso continuare a comprare! Penso di avere un disturbo ossessivo compulsivo." Disse Gwen.
"Che sei psicopatica l'avevamo capito..."
"Simpatica."
Gwen fece una smorfia a Penny ed entrambe(dato che erano da sole,in piedi) si andarono a sedere con gli altri
(Klea,Evan,Bea,Lena,Lu,Mike e Dave,mentre Tom e Linda erano in piedi).
Naturalmente,quando arrivarono,Gwen fece un cenno a Penny,la quale si sedette tra lei e Dave.

"Dobbiamo parlare."
Disse Tom a Linda,prendendola in disparte.
"Non è il momento." Disse lei ignorandolo e tornando dagli altri.
"Ma voi non pensate che possa nascere qualcosa tra Guerrero e Clarissa?" Disse Klea.
"Perché lo pensi?" Chiese Pen.
"Ma non lo vedi come si guardano? Sinceramente credo che starebbero benissimo insieme,hanno poi quasi la stessa età." Aggiunse Klea,indicando i due che stavano mangiando in piedi,appoggiati in un muro nel lato opposto al loro.
"Stanno flirtando." Spiegò Linda,dando un morso al panino.
"E come fai a dirlo,occhio di falco?" Chiese Bea.
"Perché lei fa sempre le stesse mosse:lo guarda negli occhi per almeno 50 secondi,poi sorride,distoglie lo sguardo,da un morso al panino e ricomincia. Nel frattempo si tocca i capelli ed è come se fosse messa in posa,anche da appoggiata,con la schiena leggermente inarcata in avanti e le braccia mai conserte,altrimenti sarebbe un segno di chiusura."
"E lui?" Disse Pen,così Gwen la guardò malissimo.
"Stessa cosa lui,solo che non sbatte le ciglia e non si attorciglia i boccoli della coda,perché non li ha. Quanto scommettiamo che da stanotte Clarissa dormirà con noi in Hotel?"
"Ma smettila Linda. Non hai nient'altro da fare? Sembri una zitella 80enne in cerca di...lasciamo stare. Non stanno flirtando e personalmente non li vedo così bene insieme soltanto per l'età. L'amore non ha età,ne altezza e tutte quelle altre cazzate che si sanno."
"Ma tu non lo leggi il linguaggio del corpo?" Disse Linda a Gwen.
"Certo,infatti sto leggendo anche il tuo in questo momento. Dice:"Ho bisogno di uno psichiatra e di attenzioni. Vi prego aiutatemi!"
Tutti scoppiarono a ridere.
"Io non ho bisogno di..."
"Dai!" La interruppe Tom.
"Sta scherzando. Dovresti imparare a fare dell'autoironia qualche volta." Aggiunse lui.
Linda era diventata viola dal nervoso,così si andò a sedere vicino a Klea,zitta zitta.

Finito il pranzo,Clarissa continuò il suo tour: videro il Museo Capitolino,l'Altare della patria,La Sapienza(di sfuggita),Piazza Venezia,Piazza e Chiesa S.Marco,il Tempio di Adriano,Piazza Colonna(con la Colonna di Marco Aurelio),Palazzo Wedekind(si trova in Piazza Colonna a Roma ed è noto ai più per essere la sede storica del quotidiano Il Tempo),Piazza di Monte Citorio,Palazzo Chigi,Palazzo Montecitorio e Piazza del Parlamento. Durante il tragitto intravidero anche un negozio di giocattoli,"Little Big Town",che naturalmente attirò l'attenzione di Lu.
"Non possiamo entrare?" Chiese Lucy a Clarissa.
"No tesoro,scusa ma abbiamo tante altre tappe da fare. Quando vi lasceremo liberi in via del Corso potrete andare dove volete."
Luce annuì e tornò indietro.
"Non fare quella faccia." Le bisbigliò Mike.
"Dopo ci andiamo." Aggiunse.
"Verresti con me?"
"Certo."
Lu sorrise.

LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora