III

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La sveglia di Lu non era molto originale e neanche piacevole,anzi,sembrava una di quelle classiche suonerie dei Nokia3310. Certo,è ovvio che nessuna sveglia sia piacevole,ma la sua era più fastidiosa delle altre. Il fatto era che Lu amava dormire come amava la Nutella o i film romantici o i tramonti o i colori pastello(anche se poi si vestiva sempre di nero). Più che altro perché essendo appunto dormigliona,la mattina finiva per svegliarsi sempre tardi e avendo per forza il tempo di sistemarsi la faccia(quindi capelli,trucco,eccetera) non sapeva mai cosa mettere.
O per questo o per il sonno o perché era sempre in ritardo o per appunto il fatto dei vestiti(che poi secondo lei non le stavano mai bene),era sempre nervosa e soprattutto di prima mattina non tollerava nessuna voce,almeno finché fosse rimasta a casa.Poi,arrivata a scuola,diventava la persona più frizzante e attiva dell'Universo,infatti i suoi compagni di classe non riuscivano a capire come riuscisse ad essere così. Nonostante queste abitudini(che dovevano essere amplificate,per logica,essendo lunedì),quel lunedì mattina, si era svegliata con il piede giusto. Dopo essersi alzata con calma,era riuscita a fare tutto,anche le cose più impensabili,come abbinare colori diversi,fare colazione e scherzare con sua madre. Dopodiché,era uscita di casa e,mentre andava a scuola,ripensava allo scorso sabato sera e all'incontro con Tom.
"Lu basta! Non farti film mentali! Non azzardarti a trasformare ogni minima gentilezza in qualcosa di più soltanto perché uno è carino!" Si ripeteva durante il tragitto. Tom il giorno dopo non l'aveva calcolata completamente,niente richiesta su Instagram,né un segno,qualcosa,zero,nothing,nada.
Beh,d'altronde non è che avessero fatto o si fossero detti chissà cosa. La cosa più "intima" di quella sera era stato il vomito di Penny sulle sue scarpe(ah si,e anche le mani di quell'imbecille erano state "profonde").
A parte tutto però era felice,non riusciva a smettere di sorridere(più del solito,ovviamente),perché comunque anche se fosse stato tutto solo un film mentale,un ragazzo carino le aveva rivolto la parola ed era stato gentile con lei. Ok,forse è un po' un ragionamento da sottona,ma per una che non ha esperienza,mi sembra il minimo.
Arrivata in classe chiese aiuto a Penny,essendo la stalker del gruppo,per trovare qualcosa su Tom.
"Si chiama Tom Davis,fa il compleanno il 21 aprile,quindi è del Toro,il suo colore preferito è il blu,ha un cane di nome Stain,suona la chitarra,è bravo in matematica,il suo migliore amico è Dave Ronald,ha 18 anni e,quindi,è del quinto."
"Mi puoi spiegare come fai ogni volta? Lo capisci che è da psicopatiche vero?"
"Non ringraziarmi cara! Anzi...fallo con un caffè macchiato(due tacche di zucchero,mi raccomando!)ed una barretta dietetica."
Lucy guardava Penny scioccata. Com'era possibile che la sua migliore amica fosse un fottuto genio? Non riusciva a spiegarselo,ma sicuramente le sarebbe stata grata per sempre. Per questo andò a prenderle(e pagò lei ovviamente)il caffè e la barretta alla macchinetta.
"Aspetta Lu! C'è un'altra cosa." Le disse Penny prima che uscisse dalla classe.
"Dimmi."
"È fidanzato lo sai?"
"In realtà si sono lasciati. Almeno così ho capito sabato sera."
"Questo non lo so,ma sai con chi è o era fidanzato?"
"No."
"Con Linda."
Mentre camminava per i corridoi,rimuginava sul fatto che non riusciva a capire come potesse essere così idiota a volte. Ecco perché la voce le sembrava così familiare:era Linda!
Menomale che almeno si erano lasciati,così dato che lui era in quinto,sarebbero stati in gita insieme e forse ci poteva essere un modo per parlargli di nuovo. Naturalmente in tutto ciò si era distratta talmente tanto da non vedere neanche il ragazzo con cui si sarebbe scontrata due secondi dopo.
"Oh mio dio! Scusami! Io non...ci credo! Tu?!"
Era il ragazzo dell'altra sera che aveva cercato di...beh,lo sappiamo.
"Ci conosciamo?"
Non riusciva a crederci. Quello non si ricordava neanche la sua faccia,figuriamoci quella che aveva tentato di fare.
Anche se alla fine era plausibile:era ubriaco fradicio! Quindi Lu ci passò sopra e fece finta di niente.
"No. Cioè...scusa! Ti avevo scambiato per un altro."
"Aspetta...ma io ti conosco! Eri alla festa sabato sera,vero?"
"Sì,perché?" Ma buongiorno fenomeno!
"Perché mi ricordo di averti vista lì con una tua amica,brunetta,riccia,carina. Forse mi sono perfino avvicinato,ma non ricordo bene."
"Effettivamente si,c'ero. Ero con quella mia amica brunetta e carina,come la chiami tu,ed hai cercato anche di violentarci."
"Come no...che esagerata! Forse sarò stato troppo amichevole e tu avrai frainteso tutto."
"Perché avrei dovuto? Non sono stupida,so riconoscere un deficiente ubriaco quando lo vedo!"
Era quello che avrebbe voluto dirgli,ma invece lo ignorò completamente,facendo una delle sue solite smorfie e lasciandolo nel dubbio;anche perché non poteva perdere tempo con lui:doveva prendere le cose a Pen prima della fine dell'intervallo!
"Ma me lo dici il tuo nome almeno?"
Le urlò il biondino da lontano.
"No!"rispose lei.
-
L'ora più insopportabile di una giornata scolastica è certamente l'ultima. Siete tutti stanchi,affamati,assonnati e vorreste soltanto tirare una sedia in testa al professore per farlo stare zitto,dato che la sua voce,diventa peggio della sveglia mattiniera. L'ultima ora di Lu,quel lunedì,era educazione fisica,la materia che odiava di più in assoluto. La tuta la ingrassava,sudava come un maiale ed era negata in tutti gli sport(non che mai ci fosse poi un professore giovane e bello,per una volta:tutti anziani prossimi alla pensione,per sua fortuna...)
Da piccola,tra gli sport che aveva provato,l'unico che sembrava riuscirle,era stato il nuoto,solo che,un giorno,una bimba tanto,ma tanto intelligente,decise di sedersi sulla sua testa,mentre Lu era sott'acqua,rischiando di farla annegare. Inutile dire che sua madre,apprensiva e tragica com'era(anche se,in quel caso,forse,non aveva poi tutti i torti),decise di non mandarla più. Poi a 10 anni aveva provato con la danza classica. Allora,mettiamo in chiaro una cosa:Lu era la persona più distratta,impacciata e goffa del mondo;quindi la danza classica che ha come pilastri la grazia,l'equilibrio e la leggerezza,non erano proprio il suo forte. Nonostante tutto però ci provava lo stesso,anche perché si erano iscritte tutte le sue amiche. Aveva addirittura comprato le punte(che non sapeva usare),il tutù(che le dava un fastidio assurdo anche perché,oltre a pizzicare,la faceva sembrare un salame con lo spago)e aveva partecipato ad un saggio,durante il quale le sue "doti" si erano manifestate,facendole colpire un anziano con la punta,la quale si era staccata dalla parte del tallone. Dovendo ascoltare l'insegnante di danza,aveva continuato a ballare e durante un salto era partito il missile pronto all'atterraggio(nell'occhio di quello).
Avrebbe voluto sotterrarsi e da quel momento finì la sua carriera da ballerina provetta.
Successivamente aveva provato con l'hip hop,ma anche lì ci voleva fluidità,quindi non durò più di un mese;e infine provò con la danza moderna,la quale stranamente le riusciva bene.
Crescendo comunque capì che la danza non faceva proprio parte del suo "percorso di vita",anche perché cominciò presto a non sentirsi a suo agio con il suo corpo.
Si limitava perciò a ballare davanti lo specchio con le cuffie nelle orecchie,specialmente quando sua madre le lasciava da fare le faccende domestiche.
La cosa più esaltante? L'aspirapolvere!
In quel caso se suo madre l'avesse chiamata e poi rimproverata per non averle risposto,avrebbe avuto una scusa intelligente.
Agata le ripeteva continuamente che non doveva mettere le cuffie in casa,soprattutto di giorno e quando erano sole in casa(praticamente sempre),perché se fosse successo qualcosa,come una caduta,lei sarebbe anche potuta morire.
La solita esagerata che fa una tragedia per tutto praticamente.
Anche se alla fine Lu era talmente testarda che non l'ascoltava mai e puntualmente ogni giorno era piantata davanti lo specchio come una psicopatica.
Ok,forse a volte mentre si faceva tutti quei film mentali,inciampava con il filo dell'aspirapolvere o se usava magari qualche oggetto come microfono,immaginando di cantare,rompeva qualche altro oggetto. Diciamo che infatti la lista delle cose che aveva rotto a casa sua si era ampliata in modo inconcepibile negli ultimi tempi,ma quando sua madre trovava qualcosa di rotto,lei negava:negare sempre,negare fino alla morte!
Oh insomma! Che volete? Era un modo per sopravvivere!
Valeva la pena di rompere qualche trave o qualche bomboniera in più? Assolutamente si.

Tornando all'ora di educazione fisica,aveva finito di umiliarsi provando a tirare due calci alla palla,facendola arrivare,beh...2 cm più avanti(già era un traguardo)e stava andando a cambiarsi in bagno. Entrata lì dentro,vide che c'erano due ragazze,una con i capelli corti e gli occhiali e l'altra riccia,che parlavano tra loro,così si mise in disparte per non disturbare mentre si cambiava.
"Amo,ti giuro!" Bisbigliava(o almeno ci provava) la riccia.
"Non ci credo!" Aggiungeva l'altra sempre provando a bisbigliare.
No. Non ci riuscivano. Si sentiva tutto.
"Cioè,tu mi stai dicendo,che si sono rimessi insieme?"
"Si. In pratica lei quella sera era andata via incazzata,perché lui non le lasciava spazio. Solo che,ad un certo punto,si era accorta di aver dimenticato la giacca dentro ed era rientrata per prenderla. Il problema è stato che,arrivata alla festa,lo aveva visto con una cicciona oscena che se lo stava mangiando con gli occhi.Quindi si è ingelosita ed è tornata con lui. Ma lo sappiamo com'è fatta:si stanca subito di tutto e di tutti,ma appena qualcuno mette le mani su qualcosa che prima era stato suo,lo rivuole assolutamente non lasciando spazio a nessuno."
Era interessante vedere come le ragazze di oggi non si facessero mai i fatti loro;tutte a sparlare e fare le oche,come se fosse quasi un lavoro retribuito.
Che poi,pensava Lu,non sanno nemmeno se quelle che abbiano siano fonti certe:chi lo dice che quella persona che,a sua volta,gli ha riferito il fatto,non si sia inventata tutto?
Però okay,contente loro.
"Ma alla fine di chi parliamo? Lo sanno tutti,ormai,com'è fatta Linda Marchetti."
Mentre pensava,Lu sentì una delle ragazze dire quel nome e le si spezzò qualcosa dentro. Linda era la ragazza di Tom, ex ragazza(almeno, com'erano rimaste le cose prima che sabato tornasse a casa).Quindi voleva dire che erano tornati insieme. E chi avrebbe potuto competere con Lindalastrega Marchetti? Quella ragazza era veramente odiosa. Da piccole lei e Lu erano nella stessa classe e lei era stata il suo peggiore incubo
(o almeno fortunatamente soltanto per un certo periodo).
All'inizio erano migliori amiche,non si separavano mai e insieme ridevano sempre. Poi ad un certo punto Linda aveva iniziato a fare la presuntuosa e la cattiva,dicendo a tutti che Lu era montata ed egocentrica.
Ma Linda era così:si divertiva a torturare le bambine,le faceva lasciare da sole a turno,le emarginava e ci riusciva perché nonostante lei combinasse quelle cose,tutti pendevano dalle sue labbra,essendo che era bella,con buoni voti a scuola,si sapeva vestire decentemente(per quello che si potesse fare a quell'età) e soprattutto aveva una prepotenza e una retorica impressionanti. Sapeva ammaliarti con le parole e nel frattempo ucciderti:era diabolica(pur essendo solo una bambina).
Con il passare degli anni,pur essendosi perse di vista(e menomale),Lu sapeva che Lilli(come la chiamava da piccola)non era cambiata,infatti tutti in fondo la odiavano e piano piano avevano imparato a starle alla larga. Per quanto Lu fosse riuscita a sapere da Penny quella mattina,Linda ormai aveva soltanto tre amiche fidate(tre galline,aggiungerei),che dipendevano da lei in tutto e per tutto,e Tom,il nostro bel Tom,che le faceva da cagnolino ovunque andasse. Lui l'accompagnava a casa,le portava lo zaino a scuola,le pagava il pranzo,le dava i passaggi alle feste,le faceva dei regali ogni settimana(va bene,questo poteva permetterselo,essendo figlio di un ginecologo e di una psicologa)e,insomma,faceva tutto quello che lei gli potesse chiedere,sempre e comunque. Più che un fidanzato,era un robot telecomandato e,per giunta,l'aveva fatta integrare(anche le sue amiche,ovviamente)nella sua cerchia di amici. Certo,non la sopportava nessuno,ma era bona,quindi andava bene.
Strano come Lucy non avesse mai notato Tom accanto a Linda,ma per una che sta sempre con la testa tra le nuvole,è quasi comprensibile. Ormai da anni non le importava più di quello che facesse quell'oca. Neanche se gli fosse caduto un meteorite in testa l'avrebbe notato(o forse solo in qual caso).

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