XIII

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"Complimenti!"
"Grazie!"Esclamò Lucy vedendo Mike,che si era avvicinato piano piano con le mani incrociate dietro la schiena.
Lei aveva gli occhi lucidi e continuava a fissare il suo dipinto(chiamiamolo così),sorridendo.
La bandiera pride in primo piano, controvento,circondata da un cielo buio pieno di stelle luminose. Poi,in secondo piano,le sagome di Harry Styles(icona assoluta) e di due ragazze,una in carne ed una magrolina,tutte e due davanti ad uno specchio,che faceva invece due sagome invertite, dove c'era quella magra,c'era quella in carne e viceversa.
Poi,su una delle tante stelle,era incisa un'iniziale:quella di suo padre.
"Va tutto bene?" Chiese Gwen,avvicinandosi a Lu e Mike.
"Si. È solo che non pensavo che venisse così bene." Disse Lu.
"È bellissimo!" Esclamò Bea,che arrivò con Penny e Lena.
Le ragazze abbracciarono Luce.
"Pronte per domani?" Disse Mike.
"Secondo te?" Disse Gwen.
"Tu sicuramente si." Rispose lui.
"Non vedo l'ora di andarmene." Disse Lu.
"A chi lo dici!" Esclamò Bea,mentre si avviavano verso l'entrata.
"Ma tu perché non parli? Di solito sei la più logorroica." Disse Lu a Penny,toccandole la pancia con il dito per farle il solletico.
"Smettila. Non è vero." Rispose Penny spostandosi e sorridendo.
"Non so perché,ma sono sicura di sapere il motivo." Disse Bea.
"Vediamo? Inizia con Ga e finisce con briel?" Disse Gwen.
"Siete delle stupide!" Esclamò Penny arrossendo e continuando a sorridere.
"Aiaiaiai! Quante cose dovrai raccontarci in gita?!" Disse Bea.
"Parli del diavolo..." Aggiunse Lu.
"Buongiorno ragazze!"
Guerrero,appena arrivato,le salutò ed entrando a scuola,si girò,lanciò uno sguardo a Penny e le fece cenno con la testa di entrare.
"Vado un attimo ad "incipriarmi il naso"." Disse Penny.
"Si certo,fattelo incipriare bene,mi raccomando." Disse Lu.
"Lucy!" Urlò Bea.
"Cosa?" Rideva lei.
"La finiamo con questo linguaggio poco consono?"
"È arrivata la ragazza colta! Mi scusi se sono stata troppo diretta principessa sul pisello!"
"Quella è Gwen veramente."
"Sentite,la finiamo? Grazie!" Le rimproverò Gwen.
Il preside si complimentò con tutti e dopo due ore la scuola chiuse. L'indomani sarebbero ricominciate le lezioni,ma alcune classi,che avevano come professori il prof Guerrero e la Harris,avevano organizzato quella famosa gita a Roma,per la quale Lucy si stava preparando psicologicamente già da tempo.
"Dodici paia di calzini...ok. Poi due paia di scarpe,trucchi,la piastra...ok."
15 minuti dopo Lu era a casa e stava riguardando la lista con le cose da portare per non dimenticare niente.
"Mammaaaaa!" Urlò.
Sua madre entrò in camera da letto.
"Che c'è?"
"Hai visto la giacca di pelle di renna?"
"Quale?"
"Quella di papà che metto sempre io."
"No Lulù. Ma scusami,non te la portare. Se si macchia la possiamo buttare ed è un peccato."
"Lo so,ma voglio portarmi qualcosa di suo come portafortuna."
"Vieni qua!"
Agata l'abbracciò.
"Mamma mi stai strozzando!"
"Shhhh!" Sua madre la strinse ancora un po'.
"Ok dai,la smetto. Quindi che ti stai portando?" Aggiunse.
"Un po' di cose."
"Fammi vedere." (Frugò nella valigia)
"Noooooo!! Non si sistemano così le cose in valigia! Aspetta che ti aiuto!" Esclamò Agata.
"Che palle che sei!"
Lu si sedette nel letto con le braccia incrociate e sbuffando.
Passarono il pomeriggio e la sera insieme e verso le 22:00 andarono a dormire,di nuovo insieme,come facevano sempre fino a qualche tempo prima.
Da quando Lu era nata,anche da piccola,era sempre stata abituata a dormire in mezzo,tra i genitori. Infatti,tra gli ultimi ricordi che le restavano di quel periodo,ricordava un episodio in particolare:era la mattina di Pasqua e lei,come al solito,dormiva tra sua madre e suo padre,quando ad un tratto suo padre si era svegliato e aveva dato la "Buona Pasqua" a sua madre,baciandola. Lu,che aveva visto tutto,in quanto era mezza sveglia e in quanto fosse gelosa persa di suo padre,che secondo lei era soltanto suo,si offese e si mise sotto le coperte,arrabbiata.
"Lucy che stai facendo? Esci dai!"
"No."
"Lucyyy!!!!"
"No."
Agata e suo padre s'infilarono con lei.
"Facciamo colazione?"
Lucy annuì e andarono tutti insieme in cucina.
Anche dopo la morte di suo padre,lei aveva continuato a dormire con Agata,tanto che il loro rapporto era diventato quasi morboso.
Ma l'Università,a 16 anni,era quasi alle porte e lei doveva iniziare a lavorare sul processo di allontanamento da sua madre,in modo che l'impatto del distacco sarebbe stato meno forte.
Ma quella sera non se la sentiva,voleva stare un po' con lei,anche solo per poche ore,dato che sarebbe partita alle 5 del mattino.
Così,alle 4 la sveglia suonò e lei,che aveva preparato già outfit e borsa la sera prima,dopo mezz'ora era già pronta. Anche sua madre si sistemò,prese la valigia ed insieme ad Amy,uscirono. Lucy in macchina guardava la porta di casa,con uno sguardo attraversato da un velo di malinconia,in quanto pensava al fatto che un giorno l'avrebbe dovuta lasciare per sempre.
"Ma buongiornoooo!"
Disse Gwen avvicinandosi a Lucy,Agata ed Amy,le quali,davanti la scuola,erano scese dalla macchina.
"Buongiornooooo!" Esclamò a sua volta Lu.
"Ciao tesoro." Disse invece sua madre.
"Ci siamo!" Disse Gwen con un sorriso a trentadue denti.
"Ma quelle sono tue?" Chiese invece Amy,indicando tre valigie e una borsa che erano accanto alla macchina della madre di Gwen.
Gwen tossì e alzò lo sguardo.
"Non ci credo." Rideva Lucy.
"Che vuoi?! Sono queste le mie "cose essenziali",non posso farci niente."
"Tu hai un problema serio." Disse Lu.

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