XV

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"Uno,due,tre."
"Aaaaaaaa!!!!"
"Cazzo!"
"Hai rotto il letto,vero?"
"Si."
"E adesso che facciamo?"
"Gwen sei sempre la solita. Comunque Lena stai tranquilla,basta rimettere la trave al suo posto." Disse Lu.
"Sposta il materasso. Bea alzati."
"Si Gwen,un attimo." Disse Bea.
Tutte si alzarono dai letti e aiutarono Gwen con il suo. Naturalmente "Miss Delicatezza" aveva spaccato completamente la trave.
"Quanto godo!" Disse Lucy.
"Lo sai che adesso mi prendo il tuo?" Disse Gwen.
"No. Perché il mio?"
"Perché hai parlato troppo."
"Ma che vuol dire? L'hai rotto tu,quindi dormi a terra."
"No."
"Si."
"Bulla."
"Ti amo."
"Ma se tipo non dormissimo e andassimo veramente in piscina come aveva detto Linda?"Disse Bea.
"Stai scherzando?" Disse Gwen.
"Hai sentito cosa ha detto a Lucy là fuori o stavi dormendo?" Aggiunse.
"Si,ma penso che sarebbe un modo per dimostrarle che aveva torto e che Lucy non ha paura di mettersi in costume." Disse Bea.
"Forse ha ragione Bea." Disse Penny.
"Ma dai B,dillo che è soltanto perché così potresti vedere Evan!" Esclamò Lena.
"Evan? E da quando ti piace Evan?" Chiese Gwen.
"Da quando alla ristrutturazione mi ha aiutato a prendere delle scatole. Ho notato che ha delle braccia enormi,è veramente carino e poi quel giorno è stato gentile e penso che ci sia stata intesa."
"Ecco Luce2! La smettete un po'?" Disse Gwen.
"Che c'entro io?" Chiese Lu.
"Di fare cosa?" Disse Bea.
"Sentite:tu(si rivolse a Lu)sei una psicopatica paranoica con l'innamoramento facile e tu(si rivolse a Bea) stai facendo la stessa cosa. Se uno è gentile non vuol dire niente."
"Che aggressiva! Ti deve venire il ciclo Gwenny?" Disse Luce.
"Forse. Ma seriamente,niente film mentali. Ok?"
"Va bene. Ma che ci posso fare io se mi piace?!"
"Questa è un'altra storia B."
"E che storia..." Disse invece Lucy,irritata.
"Tralasciando Evan e il resto,che facciamo? Andiamo?" Chiese Penny.
"Dove?" Disse Lena.
"In piscina. Ti svegli?" Disse Gwen.
"Ah,giusto." Disse Lena.
"Ma prima non dovremmo vedere se gli altri ci vanno? Possiamo andare a chiederlo ai ragazzi,magari. Evan è nella stanza 17,mi sembra." Disse Bea.
"Andiamo noi Lu? Ci sono Tom e Mike lì dentro." Aggiunse.
"E allora?" Disse Lucy.
"Ma smettila di fare quella che scende dalle nuvole(cosa che sei,ma dettagli)! Si vede lontano un miglio che sbavi per tutti e due. Ma tesoro,"va bene amarli entrambi". Hai visto TVD tantissime volte e non hai imparato niente da Katherine Piercie?"
"E tu che l'hai visto una volta sola,pensi di potermi insegnare qualcosa a riguardo? Io non sono Katherine,perché a me non piacciono entrambi. Non sono neanche sicura di quello che provo per Tom e dovrei incasinarmi la mente anche con Mike? No grazie."
"Pssss!" Disse una voce proveniente dal balcone,alternata ad uno bussare continuo.
"Cosa è stato?"
"Veniva dal balcone."
Gwen spostò la tenda e successivamente aprì la porta.
"Dave che vuoi?" Disse lei.
"Noi ragazzi ci chiedevamo se alla fine vi andasse di venire in piscina con noi."
"In realtà stavamo venendo da voi a chiedervelo." Disse Bea.
"Bene. Facciamo tra mezz'ora di sotto? Mi raccomando,non fatevi beccare."
"Tranquillo Dave,non siamo delle imbecilli."
"Ma ha il ciclo?" Chiese Dave,rivolgendosi alle altre.
"La finite di chiedermi tutti la stessa cosa? No! Non ho il ciclo." Urlò Gwen.
"Si,ok. Nel frattempo che Gwen si sbollenta,noi andiamo a cambiarci,che dite?" Disse Bea.
"Ok." Rispose Penny.
"Tu vuoi restare qui?" Chiese Lena a Dave,che era rimasto fermo sul davanzale della porta del balcone,a fissare Gwen che stava iniziando a cambiarsi.
"Vattene." Disse Gwen.
Così Dave uscì(sempre dal balcone).
"Aia! Mi si è impigliato il costume." Diceva Gwen,tutta aggrovigliata.
"E la chiave chi la tiene stasera?" Chiese Pen.
"Tu?" Disse Lu.
"Già dalla prima sera? Facciamo un sorteggio e ogni sera la tiene una di noi,almeno non carichiamo di responsabilità sempre la stessa persona."
"Va bene. Possiamo anche fare a giro." Disse Lena.
"Ho capito. Stasera la tengo io." Disse Gwen.
"Perfetto."
-
"Oooo!"
"Quindi? Che hanno detto?" Disse Evan a Dave,mentre lo aiutava ad entrare dalla finestra.
"Vengono."
"Perfetto. Stasera ho in programma qualcosa di sublime."
"Sarebbe? Sempre se posso chiedere." Disse Tom,il quale era appena uscito dal bagno,a petto nudo e si stava allacciando i laccetti del costume.
"Stasera mi farò Gwen."
Dave sbiancò improvvisamente.
"Che vorresti dire scusa?" Chiese.
"Vuoi che ti faccia un disegnino o un esempio pratico qui?" Disse Evan.
"Ma smettila." Disse Tom ridendo e dando una pacca a Dave,mentre si infilava una maglietta.
"Sinceramente me l'aspettavo. L'altra volta avevo capito qualcosa,ma non ne ero sicuro." Aggiunse.
"Ah già,in realtà abbiamo smesso per colpa tua."
"Di cosa state parlando?" Chiese Mike,appena tornato in stanza con due pacchi di Pringles alla paprika in mano.
"Evan vuole farsi Gwen stasera." Disse Tom.
"Non credo. Quella è un comandante dell'esercito. Non riuscirai a prenderla per il culo."
"Senti,com'è che ti chiami? Miki? In realtà abbiamo già pomiciato nella presidenza durante la ristrutturazione."
"Mi chiamo Mike. Comunque non credo che vada oltre,specialmente con te."
"Scommettiamo?"
"Io non scommetto su queste cose. Sono ragazze,non oggetti."
"Su questo ha ragione Mike." Disse Tom.
"Sentite,ora basta. Riuscirò a farmela. Lo giuro sulla chitarra di Tom."
"Posso già prenotare un'altra chitarra allora."
Tom ed Evan uscirono dalla stanza,facendo finta di prendersi a pugni,mentre Mike,che aveva visto Dave silenzioso da quando Evan aveva iniziato a parlare,andò verso di lui.
"Tutto ok amico?"
"Si."
"Ti piace Gwen per caso?"
"Si vede?"
"Un po'."
"È che non so che fare. Ero sotto la cattedra quando Gwen ed Evan stavano pomiciando. Sono stato malissimo per questo. Credi che sopporterei di vederli insieme stasera?"
"Ma scusa,fatti avanti con lei. Credi che non preferirebbe te a quel coglione?"
"Non lo so. So soltanto che quando Evan si mette qualcosa in testa,è quella. Per diventare rappresentante d'Istituto ha chiesto aiuto al padre,che poveretto farebbe qualsiasi cosa per avere il suo perdono."
"Perdono?"
"Storia lunga."
"Ascoltami,non m'interessano i drammi familiari di Evan,ho già i miei per quello,ma se posso darti un consiglio:mettiti in gioco."
"Vedremo. Grazie comunque. Non sei così male in fondo."
"Vi sbrigate?" Tom entrò nella stanza.
"Arriviamo."
Mike e Dave uscirono.
-
"Giallo o rosso?"
"Cosa?"
"Il costume. Forse meglio rosso,è più sgambato."
"Voi due non venite?" Chiese Klea ad Amy e Rose,che erano sedute su uno dei quattro lettini,circondate da cuffie,pacchi di caramelle aperti e Monster.
"Preferisco rimanere in camera a mangiare schifezze e guardare cartoni animati,piuttosto che vedere un gruppo di tipici adolescenti etero arrapati che si accoppiano in acqua." Disse Rose.
"Concordo. Anche se anch'io sarei etero,ma dettagli." Disse Amy.
"Perché? Sei Gay?" Chiese Linda.
"Non si vede?" Disse Rose.
"No. Sinceramente pensavo che avessi soltanto uno stile di merda,non che fossi lesbica."
"Che peccato. Dovrei accorciare di più i capelli mi sa;perché se non si vede,come faccio a rimorchiarle tutte?" Disse Rose,girandosi di spalle e scoprendo la nuca.
"Hai un tatuaggio con scritto "I'm Gay" sul collo?!" Esultò Amy.
"Avevo pensato di farlo sul culo,ma così c'è più gusto."
"In che senso scusa?" Chiese Klea.
"Perché così,fiorellino,posso fare incazzare ancora di più le mamme tradizionaliste e i papà omofobi." Disse avvicinandosi a Klea e accarezzandole i capelli.
Lei le diede un colpo sulla mano,per allontanarla,ma Rose continuò ad avvicinarsi,mentre Amy rideva.
"Sapete,a volte,quando sono vicino a qualcuno che mi guarda male(perché si nota quando mi guardano male),prendo la prima ragazza che passa,etero o gay che sia,e mi metto a pomiciare con lei davanti a tutti." Aggiunse Rose,avvicinandosi all'orecchio di Klea e accarezzandole il collo.
"Ma sei un mostro! Anch'io vorrei provocare gli omofobi! Che palle!" Esultò ancora Amy.
"Più che altro lo faccio per un senso di ribellione,ma anche per rimorchiare. Molto spesso,infatti,le ragazze che bacio mi lasciano il numero."
"Secondo me ci sono modi migliori per ribellarsi e far valere i propri diritti,che molestare ragazze in mezzo ad una strada." Disse Klea,tutta rossa per l'imbarazzo,causato dal fiato sul collo di Rose;così si era spostata vicino alla porta del bagno.
"Ma guarda che io non molesto nessuno. Chiedo il permesso prima di fare qualsiasi cosa. E poi,perché una coppia etero può farlo e noi no? Questo non è un buon motivo?"
"Io quoto sorella." Disse Amy,alzandosi dal letto e dando un cinque a Rose.
"Secondo me,invece,vuoi soltanto attirare l'attenzione." Disse Linda,mentre si ammirava nello specchio intero accanto all'attaccapanni.
"Perché tu,con quel filo interdentale,non vuoi attirare l'attenzione?" Disse Rose,guardandola a braccia conserte.
Klea si mise a ridere,così Linda si girò irritata.
"Non è un filo interdentale,è un Gucci originale. Ma tu non puoi capire,magari non puoi permettertelo."
"Hai ragione "Principessa Linda":io sono soltanto una povera lesbica sovraeccitata e  molestatrice,che ha un disperato bisogno di attenzioni e di soldi. Mi inchino al tuo cospetto."
Rose fece una specie di inchino.
Amy si ributtò sul letto,mentre Linda si mise un copricostume nero,tutto trasparente,le fece una smorfia,prese Klea per un braccio(la quale divenne sempre più rossa,quando Rose,prima che lei si girasse,le fece un occhiolino)ed uscì.
Così,Amy fece un applauso a Rose ed entrambe di misero a mangiare quei pacchi di caramelle sul letto.
-
"Perché sei arrossita?"
"Non è niente." Disse Klea toccandosi le guance.
"Quella Rose non mi piace per niente. Che poi,dai,è ridicola. Palese che vuole soltanto attenzioni. E poi non capisce niente di moda,non mi ha fatto né caldo e né freddo quello che mi ha detto. Cioè dai io..."
Mentre Linda e Klea stavano scendendo le scale di soppiatto,Linda non faceva altro che lamentarsi di Rose,senza accorgersi che Klea non la stesse completamente ascoltando.
Lei continuava a ripensare al perché fosse arrossita quando Rose le aveva sfiorato il collo. Si sentiva così strana,non voleva nemmeno pensarlo,ma era quasi...forse..."eccitata".
"Ma buonasera gallinelle! Come va?"
"Evan non fare l'idiota. Che poi,com'è possibile che a quest'ora non ci sia nessuno che controlli?"Chiese Linda.
"Diciamo che Armando sta facendo un pisolino." Disse lui guardando Dave(che era accanto a lui)e porgendogli il pugno.
"L'hai drogato?" Bisbigliò Klea,con gli occhi fuori dalle orbite.
"Che brutta parola. "Addormentato" sarebbe più carina."
"Riformulo l'affermazione di prima:sei un idiota." Disse Linda.
"Andiamo Linda,smettila! Anche tu avresti fatto la stessa cosa."
"Cosa c'è nello zaino?" Chiese Klea ad Evan.
"Due bottiglie di Vodka secca ed una di Rum." Rispose lui.
"Ma come le hai portate? Non si sono rotte in valigia?" Disse sempre Klea.
"Ho portato più mutande."
Klea fece una faccia sdegnata ed Evan si mise a ridere.

Tom,Evan,Dave,Linda e Klea,si trovavano nel piano terra,vicino ad una porta sul retro che portava nei giardini e poi alle piscine.
"Ma le altre?" Chiese Dave.
"Boh." Disse Klea.
"Eccole!" Esclamò Evan.
Tom si avvicinò a Dave.
"Ora chiedi a Gwen dov'è Luce. Ok?" Bisbigliò all'amico.
"Sei serio?"
"Dai! Fammi questo favore."
"Mah. Va bene dai."
"Ma Luce?" Chiese Dave ad alta voce.
"Arriverà tra poco. Noi andiamo intanto." Disse Gwen.
"Si,come no." Bisbigliò Linda a Klea,facendo uno dei suoi sorrisi pronti a sfottere.
"Stasera l'annego." Bisbigliò invece Gwen a Penny,guardando Linda.
Tutti uscirono da quella porta sul retro menzionata prima,poi andarono nei giardini e (di soppiatto) arrivarono alle piscine. Decisero di entrare in quella al chiuso,dato che nell'altra qualcuno li avrebbe potuti vedere e grazie anche ad Evan,che dopo aver "addormentato" Armando,gli aveva rubato le chiavi.
La stanza dove si trovava la piscina era enorme,piena di vetrate,sedie a sdraio e luci a led blu,viola e fucsia,che spuntavano sia dal soffitto,che dal pavimento,che dal fondo della piscina. C'era anche un idro-massaggio,che Evan inaugurò subito,tuffandosici dentro e cercando di portare con se Gwen,la quale però non faceva altro che evitarlo.

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