Capitolo 28: "FICK DIE HYDRA"

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Paura.
Paura nella sua forma più buia e viscerale. Quella che ti intorpidisce le budella, quella che confonde il tuo cervello, quella che ti paralizza completamente, impedendoti di reagire. Era ciò che stavo provando in quell'esatto momento, vedendo il simbolo dell'HYDRA proiettato sulla cupola di vetro del Triskelion; il luogo che simboleggiava la mia rinascita, il luogo che simboleggiava la morte della Widowmaker e la nascita di Cassandra Arrowsilv, era stato appena imbrattato dallo stesso marchio che da più di un secolo mi perseguitava, torturava, manipolava. La mia bocca era asciutta, il mio fiato corto, i miei occhi spalancati dalla paura e il mio sguardo volto verso il cielo, dove il mio più grande incubo stava, irraggiungibile.
Corsi a perdifiato tra la massa di persone che spingeva verso le porte di sicurezza, ritrovandomi a dover spingere per passare nel blocco di gente.
Dovevo trovare i miei amici.
Dovevo trovare gli Avengers.
Dovevo trovare Bucky.
Tornai di corsa nel mio laboratorio, in mente un'idea che se avesse funzionato avrebbe cambiato radicalmente l'esito dello scontro. Speravo solo che le armature fossero ancora funzionanti

<<Impronte digitali e password vocale, prego>> disse H.A.P.P.Y., fornendomi un pannello di controllo. Inserii le mie impronte digitali, che fortunatamente combaciarono; con un pannello di controllo così vecchio e non restaurato le sicurezze che tutto andasse bene erano pari a zero.

<<Sokhranit>> ( salvare) sussurrai, guardando i file del progetto aprirsi. Salvare le persone.
Salvare la mia migliore amica.
Salvare gli insalvabili.
Un progetto fondato e basato tutto sui miei sensi di colpa, sull'enorme macigno che mi gravava sul cuore; il marito e il figlio della mia migliore amica al funerale non ebbero una persona da seppellire, solo un ricordo. Una tomba senza corpo, un corpo senza anima alcuna, una persona che avrebbe potuto cambiare l'esito della missione se solo avesse inventato quelle armature prima. Ovvero io.
Avevo sbagliato tutto nella mia vita. Tutto. Ma forse quella era la buona volta in cui il destino mi avrebbe permesso di salvare tutti. Tutti. Persino me stessa.
Attivai le armature corazzate e feci corazzare quelle non ancora armate: ero più agguerrita e determinata che mai, nessuno mi avrebbe più fermata. 

Dieci delle venti armature corazzate presero il volo, uscendo dal laboratorio con un rumore di vetri infranti. Le altre dieci presero il volo poco dopo, io al comando di una di esse. Attivai la mia tuta da Widowmaker grazie al microchip dietro l'orecchio, usufruendo immediatamente del visore termico per individuare gli agenti appostati dietro gli angoli; il Bacio della Vedova non era mai stato così sporco di sangue, stessa cosa di poteva dire della mia tuta. Pugni, calci, coltellate, spari, era tutto confuso nella mia testa. L'unica cosa di cui ero certa era che in ogni corridoio in cui io andassi lasciavo dietro di me una scia di morte, sangue e cadaveri. Non provavo rimorso, non c'era tempo per provare rimorso: dovevo raggiungere gli altri il più presto possibile. Con l'aiuto del mio rampino salii ai piani superiori, dove la porta dell'ufficio del direttore era spalancata; Fury, Maria e Phil stavano sparando agli ultimi agenti, lasciando i loro cadaveri stremati a terra.

<<In ritardo per la festa?>> chiesi, scavalcando il parapetto. <<Dove sono gli altri?>>.

<<Sono andati ai piani inferiori per occuparsi degli altri agenti>> disse Maria, lanciandomi un auricolare. Ella riuscì finalmente a mettermi in contatto con il resto della squadra, e da ciò che mi stavano dicendo la situazione era critica anche da loro; Clint era stato preso alle spalle da due agenti, una ferita alla testa, nulla di grave a detta del ragazzo. Nat l'avevano pugnalata due volte sulla coscia, ma diceva di stare bene, stessa cosa Steve, a cui avevano dato una manganellata in testa, e Sam, a cui erano toccate le stesse sorti del capitano. A Bucky avevano sparato cinque volte e, se quattro di queste erano state parate dal suo infallibile braccio di vibranio, un colpo era purtroppo andato a segno, colpendolo direttamente nell'addome. A detta degli altri sembrava grave, e del ragazzo non c'erano più notizie da una buona mezz'ora. La situazione continuava a peggiorare sempre di più, a tal punto che nemmeno il mio Bacio della Vedova o le mie armature avrebbero fatto qualcosa. Gli agenti erano troppi.

Widowmaker: l'antenata dei Supersoldati // Bucky BarnesΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα