Capitolo 14: "Di certo questo non lo racconteró a Wilson"

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Contenuti sessuali espliciti, se ciò può urtare la vostra sensibilità saltate questo capitolo ⚠

Non c'erano parole per descrivere la mia ansia. Veramente, non ne esisteva nemmeno una che facesse giustizia a ciò che stavo provando. La mia inesperienza sul campo feste si faceva sempre più pressante, mentre cercavo di placare invano il panico crescente nel mio petto e concentrarmi sul non sbavare il mascara di Loki su tutta la sua palpebra.
Noi ragazze avevamo creato una specie di coalizione per aiutarci a vicenda e sopravvivere tutte insieme alla serata, perciò ognuna di noi, dopo essersi vestita, aveva raggiunto le altre nella camera di Natasha, così da dare una mano con i preparativi e sistemare i vestiti. Io avevo dato una mano a Wanda per sistemare il vestito e a Nat con la scelta dei gioielli, il tutto mentre Peggy mi aiutava a creare una delle acconciature che ero abituata a fare negli anni '40. Ora mi ritrovavo a truccare Lady Loki, dopo che quest' ultima aveva fatto la stessa cosa con me grazie alla sua perfetta mano ferma e, dovevo ammetterlo, aveva fatto uno splendido lavoro con l'ombretto viola, l'eye liner e il "mascara Asgardiano". Mi sentivo bella per la prima volta in tutta la mia vita, abituata solitamente al trucco acqua e sapone o no-make up; la priorità dell'HYDRA non era certo avere un soldato più bello che efficiente, e allo SHIELD la mia priorità non era di certo fare gli occhi dolci a Coulson, perciò non facevo pratica con il trucco da anni. Fortunatamente, grazie alla mia memoria fotografica, ho copiato esattamente i movimenti che ha fatto Loki, riuscendo a truccarla più che mediocremente. Memoria fotografica e muscolare, forse l'unica cosa positiva che l'HYDRA mi aveva inculcato in testa. Finiti i preparativi ci guardammo allo specchio con un sorriso soddisfatto, ammirando con soddisfazione e modestia il duro lavoro che avevamo compiuto. Ampio tulle blu, velluto rosso, pizzo nero, pelle verde Asgardiana (piccolo tocco alla Loki) e raso nero, erano quelli I colori che ci contraddistinguevano; vestito con gonna sino al ginocchio blu (molto in voga negli anni '40 guarda caso) per Peggy, abito il velluto rosso a sirena per Wanda, pizzo nero con scollo a cuore per Natasha, ampia gonna verde smerando e corsetto d' oro per Loki e tailleur nero per me, di un materiale che avevo scoperto in seguito si chiamasse raso. Per non parlare del nuovo corsetto in pizzo in tinta con la giacca che faceva capolino da sotto di essa, ricordandomi della sua meravigliosa esistenza. Il famoso regalo di Natasha, che non aveva pensato di darmi solo il pezzo sopra, bensì il set completo in tema, che comprendeva una...cosa(?). Quelle robe che indossavo non potevano essere certo chiamate mutande, erano un filo di tessuto inutile! Più mi chiedevo l'utilità di queste ultime, più non volevo scoprire perché fossero così sottili, trasparenti e piccole. A parte la scomodità (mi sono dovuta esercitare un'ora con Nat per camminare senza che esse mi dessero fastidio e senza sembrare un pinguino contemporaneamente), non potevo certo lamentarmi della scelta della mia amica, dato che secondo lei "c'era di peggio" e "quelle erano le mutande più sobrie".

Raggiungemmo la limousine che sostavano nel parcheggio del Compound, salutando con allegria Happy che, da gentiluomo quale era, ci fece i complimenti. Pover uomo, doveva essere benedetto all'istante per aver sopportato sia noi sia il gruppo del Testosterone, che erano andati là in anticipo per sistemare le ultime cose per il party ed accogliere i primi invitati. Inizialmente ci eravamo offerte per raggiungerli e dare il nostro contributo, ma dopo la battuta (fortunatamente ironica) di Stark sul "se finite di prepararvi prima di capodanno va bene", la risata generale dei ragazzi e il conseguente calcio nei gioielli di famiglia che è arrivato a Tony da parte mia, avevamo ritirato la nostra offerta, progettando l'entrata ad effetto che avremmo fatto di lì a poco ma, soprattutto, la nostra vendetta. Una proposta di Wanda che non potevamo rifiutare: per tutta la serata avremmo ignorato i nostri fidanzati e gli avremmo fatti ingelosire, giusto per fargli assaggiare un po' della loro stessa medicina. Anche se Natasha e Loki non avevano dei fidanzati/fidanzate, avevano tutto il potenziale e l'artiglieria giusta per stuzzicare i componenti maschili della squadra; anche se le due erano totalmente disinteressate e nessun uomo dei nostri aveva una particolare cotta per qualcuna di loro, non si poteva certo negare la bellezza e lo charm che possedevano, capace di mettere in ginocchio persino chi all'apparenza non era interessato. Ovviamente Natasha aveva provveduto a passare la notizia anche a Pepper, che aveva aderito con piacere all'iniziativa. La musica alta e l'improvviso rallentare della macchina ci fece intuire di essere arrivate a destinazione, e le farfalle nel mio stomaco iniziarono a battere le ali furiosamente. Da una parte avevo paura di rovinare tutto, dall'altra non vedevo l'ora di scendere e torturare un po' i ragazzini. Specialmente uno di loro.

Widowmaker: l'antenata dei Supersoldati // Bucky BarnesWhere stories live. Discover now