•Bakugo•

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I RAGGI DI SOLE dalla finestra di Niji mi svegliano, facendomi notare che il letto è occupato solo da me è dal gatto, di nuovo?

Provo a chiamarla ma non risponde, il suo cellulare squilla a vuoto perché in silenzioso sulla scrivania è già comincio a preoccuparmi...

Qualche biglietto per la stanza? No

Un messaggio? No

Un segno di efrazione, qualcosa? No, e comunque non avrebbero potuto rapirla da accanto a me, ho il sonno leggero.

Eppure non la vedo da nessuna parte...

Guardo l'ora e vedo che sono le 9 di mattino, magari sarà già sveglia ed è scesa, esco subito dalla stanza non curandomi di chiudere la porta alle mie spalle e scendo velocemente le scale, ma non c'è nessuno di sotto.

Avevamo per caso lezione? Qualcosa? Da quanto ricordo no, ed è impossibile che tutti stiano dormendo...

Infatti sento un rumore di pentole in cucina e un profumo che mi guida fin lì, dove vedo Akisame di spalle che sta facendo fare acrobazie ai pancake.

<<Niji si è preoccupato di nuovo? Ero sicura si fosse svegliato quando mi sono alzata, quel piccolo gattino con l'Alzheimer! >> ridacchia girandosi verso di me e appoggiando i gomiti al tavolo in mezzo a noi due. <<Si, si è preoccupati>>

<<Ah scusa mamma non pensavo dovessi lasciarti un biglietto anche se scendo in cucina>> il sarcasmo nella sua voce maschera bene il fatto che è felice che mi preoccupi per lei, tanto me l'ha detto è inutile nasconderlo.

Ma non sono di certo io quelli che può dirle di non nascondersi anche se una cosa è risaputa, essendo che faccio la stessa identica cosa.

<<No, no certo, solo che svegliarsi così, senza di te...senza sapere dove sei>>

Perché lo sto dicendo? È come se le parole mi volassero via dalla bocca senza che possa controllarle, lei sorride facendo il giro del tavolo e si mette tra me e il tavolo, appiggiandocisi sopra e guardandomi sorridendo. <<Ti ricorda quando mi avevi persa, eh? Lo so, d'ora in poi ti lascerò un segnale anche solo se mi alzo per andare in bagno, va bene mamma? >> sbatte le ciglia un paio di volte innocentemente e sorrido sinceramente, cosa diavolo sto facendo?

<<Mi basta sapere che sei al sicuro, è tutti ciò che voglio>> altre parole che escono dalla mia bocca senza freno, è come se guardandola non avessi il controllo della mia mente, se non la conoscessi direi che ha un quel dell'onestà o qualcosa di simile perché davvero la mia lingua ha perso qualsiasi limite.

<<Sei sicuro? Che sia tutti ciò che vuoi? >> mi passa una mano dalla spalla a dietro la nuca e sento brividi percorrermi la schiena, facendomi soc chiudere gli occhi per un istante. <<Perché penso tu voglia fare anche qualcos altro>> il mio corpo reagisce di nuovo da solo, rispondendo al suo tocco delicato con uno totalmente opposto.

Le mie braccia la sollevano dalla vita, facendola sedere del tutto sul tavolo, e le mie labbra adesso agiscono da sole non per parlare, ma per incontrare le sue, unendole con una scossa che mi percorre tutto il corpo e che mi spinge a chiedere l'accesso che lei viziosamente mi nega.

Le stringo il giro vita facendola sussultare e ne approfitto appena apre la bocca per la sorpresa così da poter infiltrarmi e godere del sapore dolce che ha, probabilmente avrà assaggiato i pancake, ma penso che sarebbe ugualmente dolce anche se non l'avesse fatto.

Mi sento scuotere e la presa sui suoi fianchi si annulla, facendomi aprire gli occhi e ritrovandomi nella stanza semibuia di Niji, con lei affianco girata di spalle, e le mie dita che affondano nei suoi fianchi mentre la tengo stretta a me.

La mia mano va per un secondo alle mie labbra, toccandole con le dita e rimango a guardare il vuoto con il respiro affannoso, sembrava così reale, gli odori, le sensazioni, tutto...

Lei...

Poi torna sul suo fianco, e mi ci aggrappo ancora più di prima attaccando la sua schiena al mio petto mentre la guardo dormire.

<<Tutti così vero...>>

Quante altre volte dovrò sognarti, Niji?

E sopratutto, cosa devo fare adesso, dopo aver sognato una cosa del genere?

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𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Where stories live. Discover now