𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂

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<<STAI TRANQUILLA, fa tutto parte del mio piano, adesso arriveranno degli ospiti gentilmente portati dal nostro Twice, oh, eccoli qui>> Dabi mi tira via da Shigaraki e mi avvolge una mano intorno alle spalle, guardando dritto davanti a se verso la porta del deposito che si apre leggermente, rivelando quello che ricordo si chiami Twice e un ragazzo che non avevo mai conosciuto prima.

<<Mi hai portato una bella testa coronata, Twice>> Shigaraki si appoggia al muro dietro di se, guardando disprezzante il ragazzo davanti a noi.

<<Testa coronata, avverto un pò di sarcasmo, Unione nei Villain>>

<<È uno famoso? >> Magneto chiede subito, non curandosi del fatto che il diretto interessato è davanti a noi.

<<Sensei mi ha mostrato una tua foto, sei uno Yakuza, eh? Il giovane capo dello Schieramento Hassaikai>>

<<Quindi è una specie di celebrità del mondo del crimine>> dico tra me e me, ma Dabi sente e mi stringe ancora di più il braccio premendo leggermente sul bottone che ha in mano dandomi una piccola scossa e sorride.

<<Cos'avrebbe di diverso da noi? >> Toga si gira verso di me, come se potessi risponderle proprio io, l'unica che qui non ci dovrebbe essere. <<Allora, lascia che te lo spieghi>> Compress prende la parola attirando l'attenzione della bionda che finalmente mi toglie gli occhi stanchi e pazzi di dosso. <<Prima c'erano tantissime organizzazioni criminali, che pian piano sono state eliminate o smascherare dai pro hero o polizia, gli ultimi rimasti sono diciamo specie protette d'altri tempi, tenuti d'occhio dalla polizia ma comunque in libertà perché innocui.. >>

<<E cosa ci fa qui questo yakuza con le pezze al culo? Anche te ti ecciti per il ritiro di All Might? >> il ragazzo mi guarda intensamente prima di rispondere e non capisco cos'abbia contro di me fin quando Shigaraki non si gira guardando Dabi.

<<Dabi>>

<<No, no la prego, basta, è estenuante, sto impazzendo qui dentro>> mi tiro dei colpi sulla testa come se potesse aiutare a fermarlo, ma per poco, perché Dabi già procede a farmi una scossa alle braccia prima di rimandarmi nel vuoto.

Sono previdenti, lo capisco, però non chiedo molto, avrebbero potuto tapparmi le orecchie, mandarmi di nuovo in giro con Dabi, qualsiasi altra cosa, solo non lasciarmi di nuovo qui per non so quando.

Vorrei solo un abbraccio, delle coperte, qualcosa di vero da mangiare non qualche pezzo di pane che mi porta Toga, mi hanno detto che devono mantenermi al minimo delle forze fisiche per non aumentare le scosse, che lo stanno facendo "per il mio bene" Quando sanno che li strozzerei uno ad uno se potessi.

E invece no, devo restare qui a pensare a quanto mi manca casa mia, a cosa starà pensando la mia famiglia, se mio padre si sarà reso conto della mia scomparsa, di quanto senta effettivamente la mancanza di un cuscino, che davo per scontato, il latte la mattina, una felpa....

La felpa di Bakugo, quella si che mi farebbe comodo al posto di questa camicia larga con un corsetto che mi impedisce di respirare, hanno lasciato a Toga anche il compito di vestirmi, stava insistendo così tanti che alla fine hanno ceduto, e adesso sono intrappolata anche in questo scomodo costume, quando tutto ciò che vorrei è la felpa di Bakugo, larga e morbida che potevo tirare sopra le ginocchia se mi siedevo e le stringevo al petto...

Non ho più niente, non so nemmeno se ho ancora me stessa, per tutto il dolore che provo e i continui cambiamenti tra realtà e vuoto sono esausta, svuotata io stessa, ho perso la cognizione del tempo so solo quando è giorno e notte se Dabi mi risveglia.

Per il resto, nulla.

Però ho imparato a farmi compagnia, a parlare con me stessa ma non con me stessa.

A plasmare le ombre secondo il mio bisogno, e ormai faccio a turni, ricreando i miei compagni per farmi tenere tra le loro braccia e parlare, ma i loro abbracci non sono caldi, sono freddi come la notte, perché infondo sono fatti di quello.