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<<CIAO, bambola>>Apro gli occhi lentamente, la testa che gira e la vista offuscata mi impediscono di capire immediatamente chi ho davanti, però dopo un paio di secondi ad aggiustare il focus riesco a vedere bene le cicatrici del ragazzo davanti a me.

<<AAAAH dabi è finalmente sveglia! Il mio giocattolino, che bella che sei, ancora più bella a fettine>>

<<Toga, siediti>> l'uomo incredibilmente secco appare nella mia visuale e il mio istinto allora esce allo scoperto.

Provo a sbattermi, stessa situazione dell'altra volta...legata a una sedia con gli stessi bracciali. <<Già, abbiamo fatto un paio di modifiche però, e abbiamo pensato che tu saresti stata la migliore cavia dati i nostri...trascorsi, spero non ti dispiaccia>>

<<Mi dispiace eccome, cosa volete da me>> Shigaraki prova ad avvicinarsi ma lo guardo pronta anche a strapparmi le braccia pur di scappare da questa trappola, e lui si ferma sui suoi passi sorridendo e togliendosi la maschera da mano. <<Tu, Akisame, sei il primo scalino della nostra ascesa al successo>> vede il mio sguardo confuso e si corregge. <<Si, scusa la metafora, adesso ti spiego tutto...vedi i bracciali che hai ai polsi? Stavolta non solo ti impediranno di usare i tuoi poteri, ma li metteranno al nostro completo servizio...giusto Dabi? >> il ragazzo con le cicatrici si alza dal tavolo a cui era appoggiato e si avvicina, per niente mosso dal mio sguardo.

<<Che ironia della sorte, eh? Sarai davvero la mia bambola>>

<<Concedimi di spiegare anche questo, ah aspetta, non puoi fermarmi>> Shigaraki ride da solo alla sua battuta di merda e non posso fare altro che stringere pugni e denti, rendendomi conto della situazione in cui mi trovo.

<<Abbiamo mandato Toga a prelevarti dal test per la vostra inutile licenza provvisoria, è stato sorprendentemente facile sai? Dopo la tua scomparsa è scoppiato un delizioso caos, musica per le mie orecchie, e adesso entra in gioco il nostro caro Dabi...sai, i tuoi poteri possono essere controllati da noi, si, però sarebbe troppo imprudente darlo in mano a persone con ideologie diverse, ti ritroveresti scagliata da una parte all'altra, e non vogliamo di certo confondere il nostro nuovo acquisto, giusto? >>

<<GIUSTISSIMO>> la bionda interviene, troppo entusiasta dalla mia presenza, e shigaraki le spinge la testa con un dito per distrarla così da continuare il suo discorso.

<<Dovrai essere supervisionata ogni secondo della giornata per le prossime due settimane, il periodo di prova per vedere se c'è qualche falla nel sistema dei bracciali e vedere se puoi scappare o no dal nostro controllo, e il nostro caro e gentile Dabi si è offerto per farti da babysitter>>

<<Mi ero offerta io->>

<<È troppo preziosa per darla in mano a una maniaca imprevedibile come te, Toga>> Dabi sbotta contro di lei, camminando dietro di me e appoggiando una mano sulla mia spalla.

<<Se l'esperimento funzionerà, tu sarai la prima del nostro esercito di villain, il tassello iniziale di un puzzle complesso e bellissimo che offuscherà la luce degli eroi corrotti di questi tempi, mentre se non funzionerà...ti terremo per il prossimo modello del sistema, fino ad arrivare a quello perfetto>> comincio a sbattermi di più, cercando di scappare dalle corde che adesso stanno sfregando contro polsi e caviglie mentre cerco di liberarmi.

<<Dabi>>

Una scossa mi pervade il corpo per due secondi, calmandomi immediatamente. <<Sei connessa a Dabi adesso, se provi a ribellarti, a scappare o a fare qualsiasi atto remotamente sospetto o che semplicemente non piace a lui, o a me, ti friggiamo il cervello>>

Non possono farlo... Hanno detto che sono preziosa per loro no?

<<Possiamo trovare una cavia in qualsiasi momento, e tu non tornerai a rivedere i tuoi amichetti mai più, non che tu possa tornarci, però non vuoi che gli accada niente no? >>

<<No...>>

<<Brava, adesso, Dabi, porta la nostra amichetta a fare un giro, non c'è rischio di essere presi con una creatura così preziosa, divertitevi>>

<<Va bene, andiamo, bambola>>

Da lì buio, in due secondi passo dalla stanza legata a una sedia nel mio vuoto, però so di non essere davvero lì, perché sento la stessa situazione di allora.

Di quando al Festival sportivo ero intrappolata nel mio corpo, senza possibilità di agire, sarà ispirato a quello il loro sistema?

Non ci sono le porte che apro di solito per uscire dal mio vuoto, posso solo vagare nel nulla, al buio, da sola con i miei pensieri, finché non decidono di risvegliarmi.

L'unico contatto esterno che ho è sentire la voce di Dabi, che da ordini al mio corpo, l'unico modo di sapere effettivamente cosa sta succedendo fuori, l'unico rumore che riempie il silenzio.

𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Donde viven las historias. Descúbrelo ahora