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<<TU MI SEMBRI COSÌ FAMIGLIARE>>Dabi si gira verso di me, mettendo le gambe sul tavolo mentre io deglutisco scannando la stanza per vie d'uscita, adesso che sono sola con lui magari ho qualche chance...gli altri sono occupati quindi potrei persino scappare.

Lui rimane zitto, guardando fuori dalla finestra mentre tiene nella mano strettamente la catena collegata alle mie mani. <<Senti, potrei persino pensare che sia perché sto impazzendo dopo questo periodo con voi, però dal primo momento in cui ti ho visto->>

<<Ti stai dichiarando bambola? Perché sono un pò troppo grande per te, O stai cercando di perdere tempo mentre provi a scappare? Sai non sono stupido, vedo i tuoi occhi che vanno per ogni angolo della stanza>> mi alzo dalla sedia sorprendendolo e mi guarda con la coda dell'occhio mentre mi avvicino.

<<No, nonono, quando ti ho visto, nella foresta...tu avevi qualcosa, negli occhi, guardami>> adesso ho completamente abbandonato il piano di scappare, se l'ha intuito non farei altro che peggiorare le cose provandoci, sono guidata solo dalla curiosità adesso.

Lui gira finalmente la testa verso di me, guardandomi dritto negli occhi.
<<Guardati, così bisognosa del tocco di qualcun altro, vedo la disperazione nei tuoi occhi>> porta una mano alla mia guancia e sorride pigramente mentre mi scosto dal suo tocco.

<<Smettila di sviare il discorso, dove ci siamo già visti? >> sbotto ormai stanca dei suoi giochetti. <<Cosa ti è famigliare? Eh? Il nomignolo, i miei occhi? >>

<<Quindi lo sai>> ha nominato esattamente le stesse cose che mi sembrano così famigliari dal primo momento.

<<Non so niente, so solo che devo tenere d'occhio il mio giocattolino finché gli altri non tornano, ma non dire a Toga che ti ho chiamata così, sai tende ad essere molto gelosa>>

<<Dabi, tu sai di cosa sto parlando>>

<<E sopratutto, mi dai il vantaggio di non dover partecipare ai piani incredibilmente inutili e secondari che elabora Shigaraki, quell'uomo non sta mai zitto, si sente un racconta storie sempre in movimento>>

<<Dabi ti prego, so che non c'è nessun motivo per aiutarmi, siamo di parti diverse, però sento che la mia mente si sta sciogliendo, ho bisogno di sapere che almeno qualcosa è reale>>

<<Io sono reale>>

<<Ma reale da quanto, nella mia vita, da quanto tempo ci conosciamo davvero? >>

<<Dallo scorso mese, quando abbiamo incrociato i nostri sguardi per la prima volta in quella foresta che andava fuoco grazie a me, che romantico eh? Sono certo che i tuoi due amichetti si gratterebbero peggio di Shigaraki sentendo la tua piccola dichiarazione nei miei confronti, è un flirt abbastanza fallito se permetti però...non penso sia opportuno per varie ragioni>>

<<Cosa? Stai parlando di Bakugo e Shoto? Non c'entrano niente, e non è ciò che pensi, non stiamo parlando di quello se hai bisogno che te lo ricordi>>Sta cercando di cambiare discorso per l'ennesima volta, e l'unica cosa che fa è aumentare la mia voglia di sapere cosa diavolo sta cercando di nascondermi.

<<Dabi->>

<<LE DOMANDE non le fai tu, bambola, sono io quello con le catene in mano, penso che sia in senso metaforico che pratico tu sei sottomessa a me, di conseguenza non puoi esigere di sapere niente>>

<<Magari non posso esigere, ma non ho niente da perdere se ti continuo a punzecchiare fino a farti cedere, nel peggiore dei casi mi uccidi per la rabbia e mi togli da questo strazio di situazione>>

Lo vedo irrigidire quando nomino l'uccidermi però nascondo il nuovo dubbio, mettendolo da parte per un'altra volta.

<<E io che pensavo fossimo amici e che ci stavano divertendo, mentre per te è uno straz->>

<<NEL MIGLIORE dei casi, tu mi dici cosa voglio sapere e ti godi la tranquillità che ci sarà solo avermi fatto tacere>>

<<Va bene, tanto non te lo ricorderai, sai, ho il controllo pieno su quello che senti o no, però se per questi pochi secondi vuoi saperlo, noi non ci siamo conosciuti->>

Vuoto, da lì non ricordo più niente, bastardo.

𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Where stories live. Discover now