Bakugo•inizio

1.3K 66 36
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✼ ••┈๑⋅⋯ ୨ 『••✎••』୧ ⋯⋅๑┈ •• ✼

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✼ ••┈๑⋅⋯ ୨ 『••✎••』୧ ⋯⋅๑┈ •• ✼

<<NIJI? Ancora qui>> entro nella mia stanza e la vedo seduta sul mio letto che disegna sul muro contro cui è messo, quello sotto la finestra della stanza, e sbuffo appoggiando lo zaino e snodando la cravatta.  <<Giap, non ho più spazio nella mia stanza, e la tua vita così vuoooota>>

La guardo con un sopracciglio alzato, facendo un ampio gesto verso tutta la mia stanza, che è ricoperta al 90% da disegni sui muri, colorati o meno. <<Non è una scusa per entrare nella mia stanza quando vuoi te>>

<<Nostra, la NOSTRA stanza>> rettifica lanciandomi una matita addosso che schifo facilmente. <<Il comunismo è passato di moda>>

<<Senti, mi stavo annoiando, ok? Sti qui non mi fanno fare niente, devo solo subire>> diventa improvvisamente seria e la guardo confuso, non capendo.
<<Subire? Chi? >>

<<Loro, non mi fanno fare niente, io volevo solo disegnare scusa>> poggia la matita e cominciano a scenderle lacrime sulle guancie, facendomi preoccupare. <<Niji che sta succedendo? >>

<<Non lo so Bakugo, sono stanca, e ho freddo, perché hai preso la mia felpa? >> abbasso lo sguardo vedendo adesso che sto indossando la felpa che le avevo dato a i-island, la riguardo panicato e intorno a noi la stanza sta venendo divorata dal buio.

<<La...la felpa? Dove sei? DOVE SEI>>

<<Devi scoprirlo te, non io>> tutto diventa buio, come se mi trovassi nel vuoto di cui mi parlava Niji, e un rumore fastidioso si sente in lontananza, come un treno che si sta avvicinando.

<<Niji? >> apro gli occhi sentendo l'allarme dal telefono e prendo il telefono spegnendola.

Mi guardo intorno, vedendo disegni su disegni, e provo a muovermi ma mi ricordo di lui.

Guardo accanto a me e nella felpa che stavo abbracciando c'è lui, il gatto che avevo comprato per Niji come "regalo in risposta del regalo" Dopo i tappi che mi aveva fatto fare, avevo intenzione di darglielo dopo i risultati della licenza dato che era arrivato proprio quello stesso giorno, ma è sparita, in qualche cazzo di angolo del mondo, e gli eroi del cazzo non fanno niente per trovarla, nemmeno All Might.

Prendo la felpa e la sollevo con il gatto dentro, non gli ho nemmeno dato un nome, doveva essere lei a farlo...

Esco dalla sua stanza in silenzio dopo aver messo apposto il letto e rinchiusa a chiave la porta e torno senza farmi notare nella mia, tanto stanno tutti ancora dormendo è a questo che serve la sveglia ma è meglio essere prudenti, dove mi faccio una doccia e mi cambio per tornare finalmente a scuola dopo la punizione data da Aizawa.

Diciamo che ho litigato un pò con il nerd di merda, diciamo che sono venute fuori cose spiacevoli, e diciamo che c'entrava anche il mio bisogno di sfogare tutta la rabbia che ormai stavo reprimendo dal giorno della licenza temporanea.

Esco dalla doccia e mi metto l'uniforme, prima di uscire metto il gatto sul cuscino e sbatto la felpa un paio di volte per togliere quei peli di merda per poi indossarla al posto della giacca ed esco con lo zaino in spalla, in silenzio, lontano dagli altri.

Manchi a tutti Niji, la casa è stata incredibilmente silenziosa in questa settimana senza di te, sia per la tua mancanza sia per la paranoia e la paura che il tuo rapimento ha iniettato nella nostre ossa.

Ma sopratutto per la rabbia, rabbia di quanto di abbiamo vista affianco a quei villain alla tv con una maschera che copriva la bocca e due catene ai polsi tenute in mano da quella faccia di merda cicatrizzata, rabbia per il fatto che nonostante l'apparizione pubblica siano riusciti a scappare da tutti quei eroi grazie ai tuoi poteri, e rabbia data dal piccolo spettacolo disgustoso che ci hanno voluto offrire.

<<È lei! È LEI NE SONO SICURO È LEI>> continua a ripetere Kirishima e gli tiro una sberla dietro la testa per farlo zittire, il video mandato dai villain su tutti gli schermi della città adesso era davanti noi sulla tv in soggiorno.

<<Vieni qui>> il ragazzo con i capelli neri tira una catena, che porta in vista te, con una specie di bavaglio alla bocca e catene ai polsi, ti hanno cambiato i vestiti, ma sei la stessa.

Guardi con gli occhi persi la fotocamera con cui ti stanno filmando, che continua a muoversi finché il ragazzo, Dabi, non si incazza dicendo di stare ferma alla persona che sta filmando, una ragazza dalla voce, che si scusa ridendo.

<<Volevamo solo far vedere che niente è come credete, lei è il nostro prototipo certo, il mio piccolo esperimento>> si gira verso di te, prendendoti il mento tra le dita e avvicinandosi pericolosamente. <<Ma se funzionerà, cosa che vi assicuro, niente sarà più come prima, il bene e il male si mischieranno, il bianco e il nero, e come sappiamo tutti, il nero prevale, perché siamo di più, fagli vedere, bambola>>

I tuoi occhi dopo le sue parole diventarono, diversi, meno persi,meri e più divertiti dalla situazione, tanto credibili da farti togliere le catene nel video e rimanere comunque senza protestare affianco a Dabi.

E nessuno aveva idea di ciò che fosse successo.

𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora