17.

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L'aria in questa stanza è così tesa che la fune di un funambolo gli spiccia casa.

Da quando sono qui abbiamo passato tutto il tempo sul divano a guardare la tv e non abbiamo nemmeno pranzato e cenato.

Credo che qualsiasi cosa uscirà dalla nostra bocca non preveda il cibo, anzi sono proprio sicura che non uscirà nulla dalla nostra bocca per i prossimi decenni.

E mi fa male perché io e Nathan abbiamo sempre avuto un buon rapporto e se tempo fa non si metteva contro i nostri genitori lo avremo continuato ad avere però è stato diseredato e cacciato immediatamente.

Non ho mai capito questa avversione nei suoi confronti da parte dei nostri genitori ma non è colpa sua se è quel che è e di sicuro non possono fargliene una colpa.

Martyna è stata la prima a cui l'ha detto perché lei ha sempre amato tutti per chi sono e per come sono senza troppi problemi, e poi lo sanno tutti che a lei frega poco e niente di queste cose. A lei no ma ai nostri genitori a quanto pare interessa molto.

Quella sera è stata orribile dentro casa perché sono stata quasi cacciata anche io per averlo sostenuto e alla fine sono arrivati alla conclusione che era inutile dato che stavo studiando al college e vivevo in dormitorio così sono arrivati alla conclusione che subito dopo aver finito gli studi avrei dovuto iniziare a lavorare per qualche azienda prestigiosa a loro scelta. Ed io ho scelto quella di Liam perché tra quelle che mi hanno proposto era la più lontana da loro.

Martyna era all'ultimo anno di liceo quindi non si sono disturbati di prendere provvedimenti su di lei dato che per loro era ancora una bambina e non sapeva quello che diceva, e poi è sempre stata la loro figlia prediletta.

Invece a Nathan è andata peggio, per loro è morto e tutti i loro amici sanno che è così, quando ricevono ospiti a casa lui non può neanche respirare troppo rumorosamente dato che potrebbero sentirlo.
Però gli hanno dato il permesso di studiare in una scuola d'arte costosissima ma con l'unica clausola che doveva essere dall'altra parte del paese.

Ha finito gli studi a giugno ed ora è tornato a New York per divertirsi o non so dato che ancora non si parla dentro questa casa così provo a intavolare una conversazione, anche se goffamente.

«Allora Nate come va con...?» non mi fa terminare neanche la domanda che risponde subito.
«Ci siamo mollati»
«Perché?»
«Semplicemente non andava»
«Ah...» okay non gli va di parlarne.

Ci riprovo.
Ma non mi viene in mente nulla e notando il mio sforzo mi viene incontro lui.
«Zayn come sta?»
«Molto bene, ultimamente non va benissimo tra noi però è una crisi passeggera»
«L'ho incontrato qualche giorno fa e mi ha invitato a casa sua per parlare...invitano sempre per parlare»

Ma per quale motivo mi ha chiesto di Zayn se lo aveva incontrato?
E perché Zayn non mi ha detto di aver incontrato mio fratello? Lui sa bene quanto mi manca.

«In che senso?»
«Nulla sorellona sta tranquilla abbiamo parlato anche di te e sono sicuro che in fondo ti ama tanto anche lui»
«Ma che diavolo intendi?»
«Oddio Sophia non sono io a doverti spiegare queste cose e in più ero sicuro che lo sapessi anche tu»

«Spiegati ti prego»
«Zayn non mi aveva riconosciuto in principio e mi ha approcciato in un bar dove era con un vostro amico, quello con gli occhi verdi e i capelli lunghi ricci, e sinceramente avrei preferito lui ma vabbè questo è un dettaglio di poco conto»
«Non c'è bisogno che continui»
«Devi lasciarlo lui non è chi si ostenta di sembrare e non sono nemmeno sicuro di doverlo chiamare lui invece di lei»

Lui? Lei? Ma che cazzo...?

«Nate mi stai solo confondendo ulteriormente, se non ti dispiace posso restare a dormire qui? Non me la sento di tornare a casa mia, o da Zayn o da qualsiasi altra parte»
«Puoi dormire in camera mia, stanza in fondo a destra, prendi un cambio nella cassettiera, il bagno è la porta di fronte»
«Tu dove dormirai?»
«Qui»
«No non posso prendermi il tuo letto, dormirò io sul divano»
«Sei un ospite e sei mia sorella non ti farò dormire su questo divano orribile»

«Okay grazie» mi alzo e mi avvio nel corridoio «ti voglio bene Nate e so bene di Zayn»
«Te ne voglio anche io, ti porto della pizza in camera»

Entro nella sua stanza e mi cambio indossando una delle sue magliette, mi arriva al ginocchio e mi sta come un vestito ma ha il suo profumo e mi era mancato mio fratello, da piccolini eravamo inseparabili ed io dormivo sempre con le sue magliette e anche da più grandicelli.

Controllo il telefono e noto che ho vari messaggi e chiamate.

Martyna: Charles è una persona d'oro, non ci ho scopato stai tranquilla.

M: Ah e poi sono successi casini con Niall, appena ci vediamo ti devo raccontare.

Non le rispondo e passo al prossimo.

Harry: Amore sono Zayn, questa sera restiamo io e Louis a dormire da Harry quindi se volevi venire a dormire da me mi dispiace ma non ci sarò. Buonanotte, ti amo.

Gli rispondo che lo amo anche io e gli dò la buonanotte.

Charles:Si ho preso il tuo numero da tua sorella se vuoi denunciami per questo, comunque tu hai già salvato il mio per una sera molto bella che abbiamo passato insieme, comunque volevo avvisarti che mio fratello mi ha tartassato di chiamate e messaggi riguardati te quindi chiamalo appena puoi oppure io lo soffocherò con un cuscino mentre dorme.

Ovviamente non rispondo anche a lui e apro la chat con Liam.

È piena di messaggi disperati che mi chiedono dove sono e che fine ho fatto e si concludono con lui che si scusa perché ha parlato con Wilbur e gli ha detto che sono viva e vegeta.

Lancio il telefono sul letto e lo seguo a ruota.

Nate entra in camera con una pizza e si siede accanto a me, posa il cartone su il comodino e mi abbraccia.

«Domani con Martyna andremo tutti e tre al nostro posto segreto»

Non mangiamo la pizza e ci addormentiamo così.
Senza più dire nulla.

Non è la solita storia d'amore // Liam Payne Where stories live. Discover now