9.

1.2K 33 42
                                    

Ho dormito malissimo perché non riuscivo ad addormentarmi continuando a pensare a Zayn.

Abbiamo litigato pochissime volte noi durante la nostra relazione e non sono abituata a questa situazione tra noi due.

Ma questa volta mi ha davvero dato fastidio.

«Buongiorno Grey»
«Buongiorno signor Payne, la macchinetta del caffè la stanno aggiustando tra poco vado a prenderglielo»
«Tranquilla non preoccuparti l'ho già preso» stava mentendo perché sul suo volto era apparsa per un secondo la sorpresa alla notizia.
«So che non è vero, vado a controllare subito»

Mi rialzo dalla scrivania e esco dall'ufficio.

Ma Liam mi afferra per il gomito e mi ritira dentro chiudendo la porta.

«L'ho già preso»
«Ma non è così»
«Oddio Sophia non voglio farti andare a prendere il caffè e ti voglio qui, resta qua»

Sembra quasi una supplica la sua, come se lo stare troppo lontano da me lo facesse stare male, anche se per un lasso di tempo breve.

Mando giù un groppo che mi si era formato in bocca e faccio per parlare.

Ma Liam mi si avvicina e le parole mi muoiono in bocca.

«Signore...»
«Lo so, il suo fidanzato, la mia fidanzata, l'etica professionale e tutte quelle cose»
«Io e Zayn abbiamo discusso, anzi credo di averci rotto»
«Crede» sorride lievemente e adagia una mano sulla mia guancia, io chiudo gli occhi e mi beo del nostro contatto.

Annuisco e poco dopo le sue labbra sono sulle mie e vi lasciano un bacio a stampo dolce e delicato.

Si stacca di pochi millimetri e sorride.

«Hai delle labbra così belle» le accarezza con il pollice.
«Signore»
«Poi mi fa impazzire quando mi chiami così, mi fa sentire come se ti possedessi»

Resto incastonata nel suo sguardo e lo sento fremere sul mio corpo che vorrebbe approfondire il contatto tra di noi, ma so anche che non lo farà.

«Lei dovrebbe tornare a lavoro, oggi ha quella riunione importante e deve scegliere cosa deve fare»
«Cosa dovrei fare secondo te?»
«Non vorrei prendermi questa responsabilità, anche perché se poi lei la compra e si scopre che era una fregatura sarebbe colpa mia»

Si morde il labbro inferiore e come un riflesso lo faccio anche io, le sue mani mi circondano i fianchi e mi tengono stretta a lui.
Le mie mani sono sul suo petto per cercare di mantenere le distanze.

«Non ti darò la colpa, su dimmi cosa ne pensi»
«Beh è un acquisto valido e porterebbe all'azienda moltissime nuove possibilità di mercato, solo che non c'è scritto nulla nel contratto sui debiti che ha al momento»
«E allora discuteremo di questo in sala riunioni dopo, e sarai proprio tu ad esporre questo nostro grande dubbio»
«Io?» aggrotto la fronte.
«Certo tu, l'hai individuato tu questo quesito che a me era sfuggito e si vede che hai più acume di me e magari riuscirai a giostrarti meglio e capire se stanno omettendo qualcosa»

Quindi sta dicendo che sono migliore di lui...
In effetti un po' lo sono.

«Mi sento onorata della fiducia che sta mettendo in me»
«Te la meriti, ti sei dimostrata all'altezza della situazione e puoi benissimo prendere le redini della riunione»

«Sa signor Payne non è l'uomo orribile che la gente si aspetta leggendo i giornali, anche se non è un Santo lei è una persona per bene»
«Si i giornali mi hanno sempre dipinto come un mostro che fa fuori tutti senza farsi scrupoli»

Mi lascia un bacio in fronte e poi torna alla sua scrivania.

«Sai magari un caffè prenditelo tu per caricarti, dì che è per me così non te lo faranno pagare»
«Me lo posso permettere un caffè»
«Non ho detto questo» sposta lo sguardo su di me «e sarebbe bastato un grazie» mi fa un sorrisino e poi torna su una pila di documenti.

Non è la solita storia d'amore // Liam Payne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora