ᑕᗩᑭITOᒪO 49 |ᑕI ᖇIᐯEᗪᖇEᗰO ᗩᑎᑕOᖇᗩ...|

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«Ehi! No... non puoi dargliela vinta, capito? Siamo tornati indietro per questo Khatrine, per  cambiare il percorso delle cose.» Ribadisce agitando le nostre mani a ritmo di parole.  «Nelu, devo dirti una cosa.» Lo guardo negli occhi. Doveva sapere. Era arrivato il momento. «Puoi dirmi tutto» Mi convince. 

«Prometti che non ti arrabbi con me?» Lo prego. 

«Mai.» Mi promette.

«Ecco, io ti ho visto al tuo funerale.» Inizio cauta. Lui mi scruta non capendo.  «Il giorno stesso che sei morto, io sono venuta con il primo volo.» Continuo.  «Ma c'è di più.» Lui non sembra spaventato e mi incoraggia a continuare.  «Ti ho portato alla Mads&Mank. Ho fatto tutto io...» Riesco a sputare il rospo.  «Mi dispiace di averti messo su questa strada, impedendoti di riposare in pace.» Lui ragiona  sulle mie parole, poi si allontana e mi spavento. Lui però torna da me e mi porge un sorriso  luminoso nel buio. 

«Tu... hai fatto questo per me?» Mi chiede accertandosi di aver capito.  «L'ho fatto per me, non riuscivo a lasciarti andare, non così.» Riesco a dire. Gli confesso anche che è rimasto sotto terra per qualche ora, poi è stato disotterrato e portato  all'aeroporto, da dove poi sarebbe salito su un volo e avrebbe raggiunto la fredda Svizzera.  Gli parlo di Amanda e di quello che fa lì dentro. Lui non si spaventa e mi sprona a dire tutta  la verità. 

«La Mads&Mank non è quello che credevo però. Fanno certe strane cose in quel posto. Il  nostro cervello viene manipolato e risvegliato in continuazione con scosse elettriche. Lei si  diverte, capisci Nelu?» L'ho spaventato. 

«Ma noi siamo qua, giusto? Insomma, siamo reali! Guarda, sento il dolore.» Dice  pizzicandosi il braccio. Rido e piango allo stesso tempo. 

«Non ne sono sicura, che sia reale!» Confesso. 

«Sai Khatrine, non importa come sono andate le cose nell'altra vita, ora siamo qui e  dobbiamo solo superare l'età della nostra morte. Questa sarà la vera sfida.» Afferma lui  sapendo più di me. 

«Cosa intendi dire?» Mi avvicino insistente a lui. 

«Quando ero nella stanza, la prima volta, ho scelto io di ricominciare. Tu mi hai dato questa  possibilità e avrei potuto scegliere di morire o di continuare a vivere da lì, ma non l'ho fatto  perché la vita di prima non mi aveva dato niente. Ma la seconda volta, è successa una cosa  strana. La stanza era la stessa e le scritte pure, ma avevo come una sensazione... diversa  dalla prima volta. Come se percepissi una presenza dietro quei muri freddi. Era una  sensazione gelida sulla pelle, c'era solo un punto di calore in lontananza e sembrava che  qualcun altro manovrasse i fili. Lì ho capito.» Spiega Nelu pensieroso. Gli chiedo che cosa e lui continua. 

«Che forse non c'è possibilità di superare l'età della mia morte.» Dice con lo sguardo fisso  nel mio. 

«Vuoi dire che moriremo comunque?» Chiedo confusa. 

«Forse è solo una mia impressione, ma... pensaci. Questa potrebbe realmente essere una  scia di ricordi nel nostro cervello e quella Amanda, forse, ora sta giocando con noi.»  «Di una cosa sono sicura, mi sono sbagliata sul conto della Sylass. È la persona più pericolosa che io conosca. Per lei siamo solo dei topolini da laboratorio. Siamo solo carne  da esaminare. Ci ho provato sai, a portarti via da lì, ma non è andata come speravo. Amanda è molto intelligente e si preoccupa sempre che niente e nessuno intralci il suo lavoro.»  Confesso ciò che volevo fin dall'inizio.

«Vuoi dire che tecnicamente da qualche parte, in una realtà parallela che mi sono lasciato  alle spalle, dentro una capsula di vetro c'è il mio corpo immerso nell'azoto e soluzione  salina?» Dice stranamente calmo. Gli faccio cenno di sì e lui ride. Rido anch'io per quanto  possano sembrare anormali le nostre parole, sentite dagli altri. 

99 TᕼIᑎGᔕ I - ᖇITOᖇᑎO ᗩᒪᒪE OᖇIGIᑎIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora