•Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 18•

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Per fortuna Satori arrivò in fretta, caricando in macchina i due ragazzi mentre Kiyomi gli spiegava frettolosamente quello che lui già sapeva. Satori Tendō, sebbene potesse sembrare una persona parecchio strana, aveva un'innata capacità nel comprendere le intenzioni della gente che lo circondava, specialmente della sua migliore amica. Aveva già compreso da tempo il fatto che la ragazza provasse qualcosa nei confronti di quel tipo che proprio in quel momento stava entrando nella sua macchina.
I tre parlarono animatamente per tutto il tragitto, discutendo su quali camere dovessero occupare i ragazzi.
Kiyomi insistette per restare nella sua, Satori sarebbe rimasto in quella del fratello di lei, mentre Suna avrebbe occupato quella degli ospiti. Tuttavia, la ragazza, si rese conto solo la sera di quello che aveva fatto. La camera degli ospiti era esattamente di fianco alla sua, quella di suo fratello era al piano inferiore.

Avrebbe dormito nell stanza accanto a Suna.
Anche se Kiyomi non comprendeva bene il motivo di quel imbarazzo, decise di lasciar perdere. Dopotutto non era per lei una cosa nuova. Spesso era stata nello stesso letto con Satori, non per secondi fini, soltanto per avere un po' di compagnia la notte. Aveva dormito anche con Atsumu, sebbene non volesse ricordarlo, ma lui era il suo ragazzo al tempo. Quindi perchè le ormai familiari farfalle cominciavano a svolazzare nel suo stomaco al solo pensiero di dormire nella camera accanto a quella dove sarebbe stato Suna?

Arrivati a destinazione la castana si incaricò di mostrare al nuovo arrivato la casa mentre Satori ordinava la cena. Suna la trovò un posto decisamente molto accogliente, caldo e che sapeva di casa. Diversi quadri erano appesi sopra il corrimano delle scale e la maggior parte ritraeva Kiyomi in compagnia del fratello a diverse età. Ma la cosa che più gli piacque fu sicuramente la camera della ragazza.

Le pareti erano di un grigio nè chiaro nè scuro, il letto matrimoniale era incastonato nel mezzo di una gigantesca libreria, anch'essa grigia, con dei led posti nella parte a vista degli scaffali. Dall'altra pare c'era la scrivania e un armadio. A lato di quest ultimo dei quadri raffiguranti la luna e il sistema solare. Tuttavia, quella stanza, sebbene fosse adornata da colori freddi, trasmetteva una serenità e un calore che Suna, prima di allora, non aveva mai provato.
La camera dove avrebbe alloggiato lui era esattamente di fianco a quella della ragazza ed era a sua volta dipinta da colori tendenti al grigio. In qualche modo si sentì sollevato nell'avere Kiyomi a pochi passi da lui. Sebbene l'imbarazzo, immotivato tra l'altro, non mancasse nella lista dei sentimenti che provava mentre sistemava la valigia, sapere di essere 'al sicuro' lo rassicurava, e non poco.

Improvvisamente il suo telefono vibrò. Osamu. Ma che voleva alle sei di pomeriggio?
S:«Pronto?»
O:«Suna! Allora, volevo informarti che io e Atsumu terremo una festa tra due giorni, a Natale»
S:«Quindi?»
O:«Ho già invitato Kiyomi, che ne dici di venire anche tu? Atsumu vuole chiarire le cose con te e insiste perchè tu venga, inoltre potresti divertirti un po', sarà una cosa in grande, abbiamo invitato praticamente metà scuola. Allora?»
S:«Sai che non amo le feste»
O:«Questa è una bugia. Le adoravi»
S:«Appunto. Adoravo»
O:«Eddai, rinunci all'opportunità di staccare la spina per qualche ora? Ci saranno parecchi alcolici sai, come ad ogni festa che si rispetti. E se te ne sei dimenticato, ho ancora i video di te ubriaco marcio che ti divertivi come un matto»
S:«Non bevo più»
O:«Quando la finirai di dirmi cazzate? Tu ci vieni punto. Anche perchè sennò Atsumu e Aran vengono a prenderti con la forza»
S:«Vaffanculo»
O:«Ottimo, ci vediamo a casa mia alle otto»

Riattaccò senza nessun'altra spiegazione. Che Atsumu avesse in mente di dire tutto a Kiyomi? Forse. Non poteva saperlo, quel ragazzo era veramente imprevedibile. Avrebbe potuto aspettare un anno prima di aprire bocca o farlo direttamente quella sera. Tuttavia lo conosceva e sapeva che prima voleva fare un qualsiasi tipo di mossa per avvertire Kiyomi, cosa che, a quanto pareva, non era accaduta. La ragazza continuava a parlargli e non sembrava per nulla insospettita, quindi Atsumu era stato zitto. Doveva solamente impedirgli di parlare dell'accaduto per il resto della vita. Praticamente una cosa impossibile. O parlava lui a Kiyomi o non lo faceva nessuno. Non poteva permettere che gli venisse tolta l'unica persona che considerava veramente importante.
Era fuori discussione. Ormai non si immaginava nemmeno un mondo senza la costante presenza al suo fianco di Kiyomi.  Ancora si chiedeva come avesse fatto quella ragazza ad insinuarsi in quel modo nella sua testa in un tempo così ristretto. La verità era che lui provava un certo interesse nei confronti dell'alzatrice da un bel po', precisamente da quando lei si era dimostrata infastidita dallo  stare in sua compagnia. Sembrava sentirsi quasi intimorita dal ragazzo, a disagio con la sua sola presenza. Adesso si poteva dire che la situazione era diventata l'opposto. Lo cercava, gli stava vicino, lo sosteneva. Suna aveva ancora il dubbio che fosse nato tutto dentro quella dannata macchina quando l'aveva portata a casa dopo il tradimento di Atsumu. Doveva ammettere che gli era piaciuto, quella sera. Ma era stato diverso rispetto a tutte le altre volte, con altre ragazze. E, in quel periodo, riuscì a rendersi conto che la sua, anche all'inizio, non era solamente attrazione fisica.

Il campanello lo distrasse dai suoi pensieri e la voce di Tendō gli rimbombò nelle orecchie.
T:«è pronto!»
K:«Ma non hai cucinato tu!»
T:«è pronto lo stesso!»
Rise nell'ascoltare quelle frasi così banali ma a lui così poco familiari.

T:«Allora, Mister Apatia, siccome non mi hai detto cosa ti piace mangiare, quindi ho preso della Soba fredda per tutti.»
Kiyomi si stampò una mano sulla faccia a causa del soprannome affibbiato da Satori al corvino, nascondendo una piccola risata.
S:«E va bene, mi accontento razza di pomodoro»
T:«Non chiamarmi in quel modo, Mister Apatia»
S:«E invece ti chiamo come mi pare, non è esattamente quello che fai tu?»
Litigavano come due bambini, con Kiyomi nel mezzo che sorrideva divertita. Suna sarebbe diventato un membro della famiglia a tutti gli effetti, ne era certa.
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Angolo Autrice

News! Siamo a metà della storia♡︎
E ieri sera ho avuto un'idea. Penso che scriverò un'ultima storia, una Sugawara x reader, in cui centreranno le anime gemelle, che però sarà parecchio triste :,)
Ditemi se potrebbe piacervi♡︎♡︎♡︎

(e ditemi anche cosa ne pensate di questo capitolo❤︎)

•Eᴠᴇʀʏᴛʜɪɴɢ ʜᴀᴘᴘᴇɴs ғᴏʀ ᴀ ʀᴇᴀsᴏɴ• 𝑺𝒖𝒏𝒂 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Where stories live. Discover now