•Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 2•

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Atsumu, Osamu e Suna, che era un loro grande amico da tempo, stavano seduti sugli spalti, a osservare l'amichevole tra la loro squadra femminile e quella del Fukurodani. Il fidanzato di Kiyomi continuava a complimentarsi indirettamente con la ragazza, elogiando ogni suo minimo movimento. Suna però, da ottimo osservatore qual'era, notò che, in verità, il biondo, non stava per nulla seguendo la partita. Ogni cosa che diceva sembrava la stesse prevedendo, non effettivamente guardando. Strano. Non volle farci caso, così puntò gli occhi sull'alzatrice. Il suo modo di servire la palla alle compagne era proprio perfetto, migliore persino di quello di Atsumu.

S:«Non credi che sia migliore di te?»
A:«Migliore di me? Forse al mio stesso livello, che è già tanto»
O:«Però devi ammettere che saprebbe superarti, ha più tecnica e si preoccupa di più delle esigenze degli altri, osservando anche l'avversario»
La partita venne vinta dall'Inarizaki. Le ragazze esultarono contente. Le semifinali per arrivare ai nazionali si facevano sempre più vicine e loro erano determinate a vincere. Ad ogni costo.
Kiyomi uscì dalla palestra insieme a Mari, l'asso, nonchè capitano, della squadra, e sua migliore amica. In un batter d'occhio la ragazza si ritrovò tra le braccia di Atsumu, che le stampò un bacio sulle labbra, complimentandosi per la vittoria.
Kiyomi si accorse solo successivamente del ragazzo che aveva accompagnato i due gemelli.

Ma perché lo rivedeva ovunque andasse? Atsumu sapeva cosa  pensava lei riguardo a Suna, per questo non capiva il motivo per il quale fosse lì.
Prima che potesse dire qualcosa, però, lui la guardò negli occhi. Sentiva il suo sguardo sfiorarle la pelle, come se la stesse toccando. Puntò anche lei gli occhi su quelli di Suna, cominciando a pensare a quanto fascino possedesse quel ragazzo.
Atsumu la richiamò, poggiandole un braccio sulle spalle e avviandosi verso la stazione. Quel giorno pioveva, per questo i ragazzi decisero di prendere la metro. Mari e Kiyomi parlarono della partita appena svolta, evidenziando gli eventuali punti di forza e le cose che avevano sbagliato.
M:«Oh, lo sai che tra due giorni giocheremo contro i ragazzi?»
Kiyomi si rivolse al suo fidanzato accanto a lei, attirandone l'attenzione.
K:«Non me lo avevi detto, Tsumu»
A:«Volevo fosse una sorpresa, inoltre non era del tutto sicuro, Kita doveva ancora parlare con Mari»

Chiacchierarono tutto il tempo su chi avrebbe vinto, anche Suna, che quel giorno sembrava più sveglio del solito. Le ragazze erano in svantaggio, essendo che la squadra maschile era composta principalmente da giganti, ma avevano già dimostrato di sapersela cavare in ogni situazione.

Dopo un litigio dei due gemelli su chi fosse più adatto per contrastare le ragazze, piano piano scesero tutti dal vagone, lasciando soli Kiyomi e Suna. Lui si era precedentemente messo le cuffie. Tuttavia, a causa del volume leggermente troppo alto, la ragazza al suo fianco sentiva tutte le canzoni. Riconoscendo tra esse la sua melodia preferita, non poté trattenersi dal cantare a bassa voce, senza accorgersi di Suna che la stava osservando. Poco dopo lei si alzò, salutando il ragazzo con un cenno, per poi scendere e entrare in casa.

Trovò il caos. Suo fratello aveva probabilmente invitato il loro cugino, che, data la sua personalità alquanto, come dire, irruenta, lo aveva aiutato a combinare un grosso casino in casa.
X:«KIYOMI»
il ragazzo le saltò addosso, facendola, indubbiamente, cadere sul divano. Non aveva ancora capito di non essere molto leggero. Dopotutto era alto più di un metro e ottanta e aveva due spalle enormi, a causa della pallavolo.
K:«Si, Bokuto, adesso puoi lasciarmi? Dove si è cacciato Itsuki?»
B:«è andato a farsi la doccia. Come è andata la partita di oggi, cuginetta?»
K:«Abbiamo vinto, la vostra squadra femminile non è molto forte»
B:«Non è vero, siete voi che siete brave»
Le rispose scompigliandole i capelli, la ragazza lo maledì internamente per aver distrutto la piega che aveva fatto il giorno prima. Passò una mezz'ora abbondante, in cui i due parlarono del più e del meno, scherzando tra loro e infastidendosi a vicenda.

I:«Sorellina, hai visto il mio pigiama?»
K:«Non ho la più pallida idea di dove possa essere»
Ma dopo uno sguardo attento al fratello, scoppiò a ridere, beccandosi delle occhiate confuse dai due ragazzi. Itsuki, non capendo il motivo della risata della sorella, guardò confuso Bokuto, in cerca di spiegazioni, che però gli vennero fornite dalla ragazza.
K:«Hai ancora la farina nei capelli»
Chiarì lei, tra le risa.
I:«Abbiamo provato a fare la pasta»
K:«Con la farina?»
B:«C'era scritto su Internet»

La ragazza intuì che i due avessero cercato, letteralmente, 'come fare la pasta', senza rendersi conto che probabilmente dovevano prima comprare il pacco e non farla da sé. i ragazzi si fecero una lunga doccia, nel mentre che lei cucinava una pasta seria. Mangiarono tutti insieme, raccontandosi della giornata passata.
Il fratello di Kiyomi, Itsuki, frequentava la stessa scuola della ragazza, solamente che era al terzo anno. Capitano della squadra di basket e proprietario della casa in cui si trovavano in quel momento, dove abitava con la sorella. Conosceva bene i gemelli Miya, considerandoli amici stretti e affidando loro Kiyomi ogni volta che ne sentiva la necessità.

Atsumu, in quel momento, si stava beccando una sgridata dal fratello, che lo aveva visto uscire di casa un po' troppo tardi  senza averlo invitato. Il giorno dopo ci sarebbero stati gli allenamenti doppi e i due gemelli non avevano la minima voglia di farli, anche se probabilmente Kita sarebbe andato a prenderli di peso se non si fossero presentati. Per questo, entrambi, dovettero disdire i loro rispettivi appuntamenti, che molto probabilmente sarebbero finiti con loro in discoteca a divertirsi, dimenticandosi dei problemi. Già, come idea suonava veramente megliore di andare a dormire e svegliarsi presto la mattina dopo per gli allenamenti, ma se volevano essere sicuri di rimanere i migliori, avrebbero dovuto fare questo sforzo. Inoltre, Atsumu, doveva dimostrare a Kiyomi di essere più bravo di lei. Detestava ammetterlo, ma la verità era che la ragazza poteva benissimo superarlo, in bravura.

Suna, steso sul suo letto, pensava a quello che era successo quel giorno durante la partita della squadra femminile. Qualcosa gli puzzava sul comportamento di Atsumu. Era sempre stato una persona molto intuitiva e tutti lo elogiavano per la sua costante attenzione a ciò che succedeva attorno a lui. Probabilmente, Osamu, non aveva notato il fatto che il fratello non guardasse la sua ragazza mentre giocava, commentando a caso per fingere di essere attento. Il problema era che non capiva come mai lo facesse. Decise, così, di cercare di mettere luce su questo dubbio.
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Angolo Autrice

Ovviamente ditemi che ne pensate del nuovo capitolo ・ᴗ・
Sinceramente All of me mi manca già, ma prometto che mi impegnerò anche in questa x reader❤︎❤︎

•Eᴠᴇʀʏᴛʜɪɴɢ ʜᴀᴘᴘᴇɴs ғᴏʀ ᴀ ʀᴇᴀsᴏɴ• 𝑺𝒖𝒏𝒂 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Where stories live. Discover now