•Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 4•

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⚠️Questo capitolo contiene una lemon, io vi ho avvisati⚠️

Kiyomi's pov

Fissai intensamente la scena del mio ormai ex-ragazzo che prendeva i fianchi alla mia compagna di squadra, per poi baciarla. Mi sentivo principalmente delusa, ma cercai di trattenere le lacrime. Non volevo che lui mi vedesse debole.
K:«Mi hai deluso, Atsumu. Sei solamente un bastardo»
Dissi, a voce abbastanza alta, così che lui potesse sentirmi. Udendo le mie parole si girò di scatto, lasciando la ragazza. Corse verso di me, Suna, però, lo bloccò prima, spingendolo.
Volevo vendicarmi. Fargliela pagare.  Ero ancora innamorata di lui, ma il mio cuore non avrebbe tollerato un altro tradimento.
E in quel momento dove sarei andata? Ero fradicia, e doveva portarmi a casa Atsumu.

Narratore's pov

S«Ti porto a casa io, ho la macchina»
La ragazza osservò il suo salvatore, annuendo leggermente. Si incamminò seguendolo e ritrovandosi a pensare, nuovamente, a quanto affascinante potesse essere quel ragazzo. Scosse la testa cercando di eliminare quei pensieri dalla testa. Era appena stata tradita e non voleva fare la figura della poco di buono andando a letto col primo che le capitava.

Lo guardò mentre accendeva il riscaldamento della macchina, per poi passarle la sua borsa.
S:«Avrai freddo, cerca la mia giacca»
K:«Sicuro che a te non serve?»
S:«Si, tranquilla»
afferrò l'indumento dopo aver cercato nell'ordinato borsone del ragazzo e se lo mise sulle spalle infreddolite.
S:«Dove ti porto?»
A:«Mio fratello farebbe troppe domande e devo parlare con qualcuno, sai la strada per andare a casa dei gemelli?»
S:«Ma non ci sarà anche Atsumu?»
A:«Improbabile, stanotte non tornerà a casa»
S:«Adesso te lo ritrovi davanti»
Disse il ragazzo, ridendo con voce roca e facendola sussultare.

S:«Ottimo, arrivati»
A«Grazie, Suna»
S:«E di che?»
Si girò verso il ragazzo. Non l'avesse mai fatto. Gli occhi verdi di lui si puntarono sull'alzatrice, studiandola a fondo. Solo allora Kiyomi si accorse che, a causa della pioggia, la sua maglietta bianca le si era appiccicata alla pelle, facendo risultare il reggiseno nero. Alzò lo sguardo per incontrare quello di lui. Due occhi famelici e colmi di desiderio la fissavano. Sembrava un predatore che aveva appena adocchiato la sua preda, e che non avrebbe esitato a prendersela. Provò in tutti i modi ad evitare pensieri poco casti, a negare l'attrazione che emanava Suna, fallendo miseramente.
Si avvicinò lentamente a lei, baciandola con passione e desiderio. La ragazza lo assecondò, posando le braccia sul collo di lui, mentre il centrale le afferrava i fianchi con poca delicatezza.

Si capirono senza parlarsi quando lei andò a scavalcare quello che divideva i due sedili, andando a sedersi sul cavallo dei pantaloni del ragazzo, continuando a baciarlo e far danzare insieme le loro lingue, che esploravano la bocca dell'altro per la prima volta, sporcandosi della saliva di qualcuno che non apparteneva a loro, macchiandosi di una serata di passione senza praticamente conoscersi, era sbagliato, ma non riuscivano a fare a meno di continuare. Suna si staccò da lei quel che basta per sfilarle la maglietta e la sua giacca, per poi fiondarsi nuovamente sulle labbra umide dell'alzatrice e poggiando le mani sui seni di quest'ultima, cercando di più, voleva averla, lo aveva sempre voluto, anche se, se ne rese conto solamente in quel momento.
Kiyomi, trovando ingiusto che lui potesse vedere e lei no, sfiorò il lembo della maglia di Suna, intimandolo a sfilarsela. Il ragazzo acconsentì, permettendo lei di osservare quegli addominali scolpiti e quelle spalle larghe e possenti.

I capelli bagnati della ragazza gli gocciolavano addosso, facendolo rabbrividire a causa della temperatura gelida che avevano.
Il corpo umido di lei gli scivolava sotto le mani, mentre la ragazza lo baciava aggrappata alle sue spalle, lasciando dei leggeri segni.
Poi, Suna, staccatosi dall'invitante bocca di lei, scese con la lingua, percorrendo il tratto tra mascella e clavicola.
La ragazza, ormai, non ci stava più col pensiero. Gli occhi invasi dal desiderio e il suo corpo che pretendeva di più. Un leggero dolore sulla spalla la ridestò, facendole notare che il centrale aveva iniziato a succhiare avidamente, lasciando leggeri morsi, la sua pelle, e un segno violaceo stava piano piano prendendo forma.

Mentre il ragazzo continuava il suo lavoro lei potè sentire l'erezione di lui premerle sulla coscia. Entrambi si volevano, e ormai non potevano più fermarsi.
La mano di Suna andò a posarsi sul sedere della ragazza, che tanto aveva bramato di toccare, spingendola ulteriormente verso di sè, desideroso di sentire il corpo dell'alzatrice premuto sul suo.

Poi, spostò l'elastico dei pantaloni di lei, insieme agli slip, cominciando a massaggiarle il clitoride, godendo dei gemiti della ragazza, che ansimava a causa sua, ansimava per lui, infilò due dita nella sua entrata, muovendole piano. Non capiva perchè, ma sentirla sua lo faceva sentire più soddisfatto rispetto a quando succedeva con altre ragazze. Forse per il fatto che sapeva che la persona a cui lui stava donando piacere, che la ragazza che ansimava per lui, era stata la fidanzata del suo migliore amico.
K:«Suna sto per-»
S:«Si, vieni Kiyomi»
Il modo in cui parlò, come disse il suo nome, incentivò la ragazza a lasciarsi andare sulle dita del ragazzo.
Lui, guardandola, si leccò via dalla mano il sapore di lei.

Si spogliarono velocemente, strusciandosi l'una contro l'altro, completamente nudi. I loro corpi sembravano completarsi, fatti per congiungersi.
K:«Hai un preservativo?»
S:«Si, sempre»
Suna entrò in lei in un colpo solo, facendola gemere. Cominciò con spinte lente ed estenuanti, per la ragazza, poi aumentò il ritmo, mentre lei gli graffiava la schiena e ansimava il suo nome.
Vennero in contemporanea, abbandonandosi nelle braccia dell'altro, nudi ed esposti agli occhi del compagno, che poco prima bramavano di potersi avvicinare il più possibile.

Quello era solo uno sbaglio? Questa domanda occupava la testa dei due ragazzi, ancora abbracciati, mentre Suna, quasi d'istinto, le carezzava la schiena dolcemente.
Si, non c'erano altre spiegazioni. Kiyomi pensava lo avesse fatto per vendicarsi di Atsumu, o forse per dimenticare le sensazioni spiacevoli di quando aveva visto una sua amica baciarsi con il suo ex-ragazzo. Suna, invece, era convinto di voler semplicemente fare un dispetto al suo amico, forse anche per veder star bene la ragazza.

Tutte loro convinzioni, ovviamente.
K:«Adesso mi sa che devo andare»
S:«Ci rivestiamo e ti accompagno dentro»
K:«Grazie»
La ragazza si rivestì velocemente, sotto gli occhi attenti del centrale, che riviveva con la mente gli attimi di poco prima, chiedendosi del perchè lo avesse fatto.

Suonarono il campanello e un Osamu parecchio assonnato venne ad aprirgli la porta.
O:«Ma che ci fate voi due qui?»
K:«Fammi entrare e ti racconto tutto»
Lui si scostò per far passare i suoi due amici, abbastanza confuso, presagendo una lunga nottata.
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Angolo Autrice

Vi avevo avvisati che questa storia sarebbe stata particolare♡︎・ᴗ・
è la seconda lemon che scrivo, ditemi come vi è sembrata✌🏻
sono ancora sconvolta per quello che ho scritto, ma non importa •́‿•̀
Comunque, com'è questo capitolo?

•Eᴠᴇʀʏᴛʜɪɴɢ ʜᴀᴘᴘᴇɴs ғᴏʀ ᴀ ʀᴇᴀsᴏɴ• 𝑺𝒖𝒏𝒂 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Where stories live. Discover now